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UN ULTIMO ABBRACCIO

I minuti passavano veloci, senza riuscire a trovare una soluzione per andare in quel misterioso regno se non ipotizzare l'aiuto di Plue, ma dello spirito non c'era stata traccia. Decidemmo di parlarne davanti a qualcosa da mangiare, visto che non toccavamo cibo da ore, quindi andammo in una pizzeria e ce la mangiammo seduti al parco. Mi rattristai quando mi resi conto che Lucy non poteva mangiare nulla se non guardare e chiedersi quanto fosse buona, al suo posto sarei impazzito.
Si era fatta sera ed eravamo arrivati al parco delle tre corone quando ebbi un'idea.

-E se chiedessimo aiuto alla regina d'oro?-
-Ma è un monumento-
Disse Gray con la fronte aggrottata. Alzai gli occhi al cielo e sbuffai.

-Grazie, quello lo so anche io. Ma se le voci che dicono sul suo conto siano vere?-
-Quali voci?-
Chiese Lucy.

-Dicono che se desideri intensamente qualcosa davanti al monumento, quella lo esaudisce-
Le spiegai. Alla ragazza si illuminarono gli occhi, avendo un'idea.

-E se desiderassi il mio corpo e i miei ricordi?-
-Non è detto che funzioni, è solo una storiella-
Come Lucy si incupì, Erza diede a Gajeel un colpo alla nuca, facendogli bhesclamare un imprecazione.

-Le hai messo il malumore, bestia!-
-Ma senti chi parla! E poi è la verità-
-Mi dispiace dirlo-
Continuò Zeref.

-Ma non è solo questo il problema. Anche se fosse reale, se Lucy riavrebbe i ricordi e il suo corpo, Acnologia se ne accorgerebbe di sicuro e come minimo ci ammazza seduta stante. Non possiamo correre questo rischio-
  Lucy annuì piano con lo sguardo basso. Proprio perché non avevamo idea della forza di Acnologia e delle sue capacità, non potevamo rischiare di trovarcelo davanti da un momento all'altro. Però, pensai, provare a rivolgerci alla regina d'oro non poteva essere una cattiva idea. D'altronde quali altri piani avevamo? Nessuno.
Riproposi di provare a chiedere l'aiuto della regina d'oro, che sia una storia vera o meno.

-Non abbiamo una pista da seguire, quindi... e sia-
Erza mi diede il suo appoggio e con lei anche gli altri. Il cielo iniziava a farsi più scuro quando arrivammo davanti al monumento, ma chi trovammo ci lasciò senza parole.


-Finalmente, pensavamo di non trovarvi più-
Lisanna mi guardò con un lieve sorriso, per lo più triste. Ai suoi lati c'erano Mirajanee ed Elfman, entrambi seri che mi scrutavano come se stessero cercando di capire un indovinello. Tutti e tre non indossavano più gli abiti di quella mattina, ma si erano vestiti con qualcosa di più comodo e, nonostante fossero benestanti, erano abbastanza modesti.

-Lisanna, cosa ci fate qui?-
Chiesi con il timbro della voce che tradiva le mie emozioni, facendomi apparire nervoso. L'albina più piccola sembrò accorgersene, rispondendomi con una limpida risata.

-La tua spiegazione sull'altare mi ha fatto pensare molto-
Poi rivolse il suo sguardo su Lucy, curiosa.

-Sapevo che non provavi qualcosa per me, te lo si leggeva in faccia tutte le volte che uno dei nostri genitori parlava di unione tra noi due-
Il suo sorriso iniziò a sgretolarsi quando le sue labbra tremarono. Mi faceva male vederla soffrire in questo modo e pensai che si fosse messa a piangere da un momento all'altro, invece fece qualcosa che mi stupì. Alzò il mento e mi guardò dritto negli occhi, fiera e forte, mantenendo quel controllo che chiunque non sarebbe riuscito a fare, compreso io.

-Conoscendoti ho capito quanto io fossi fortunata anche solo a essere considerata una tua amica. Anche se le nostre vite non saranno unite, continuerò guardarti da lontano e sperare che tu sia felice, perché è quello che voglio davvero-
"Io sono fortunato"
Avrei voluto dire, ma non riuscì a emettere un suono se non continuare a guardarla e pensare a quanto fosse forte. Ancora una volta stavo facendo soffrire qualcuno per le mie scelte.

-Nonostante io non pensi di meritarmi queste parole, ti ringrazio dal profondo del mio cuore. Quando tornerò ti darò una ragione per essere fiera delle mie scelte-
-Ne sono più che certa. Anzi, lo siamo-
Lisanna sorrise ai suoi fratelli, e come anche loro sorrisero mi feci qualche domanda:
Perché non mi volevano picchiare per aver lasciato Lisanna all'altare? Cosa stavano pensando? Dai loro sorrisi mi sembrava che sapessero tutto. Forse mio padre aveva già parlato con la loro famiglia, probabile, ma conoscendolo non avrebbe mai detto niente sul motivo per il quale io e Zeref avevamo deciso di andarcene di casa.

-Anche io vorrei dire qualcosa-
Iniziò a parlare Mirajane, distogliendomi dai miei pensieri.

-Quando ci è stato detto a cosa stavate andando incontro, siamo rimasti basiti. Non potevamo crederci-
Lanciai un'occhiata veloce a Erza, visto che era la sua migliore amica, ma la rossa fece capire con un cenno del capo che non le aveva detto nulla al riguardo.
Mira si avvicinò a Lucy e la fissò a pochi centimetri, facendola sentire a disagio.

-E per giunta con uno spirito. Cavolo, sai che neanche si nota più di tanto? Ti devo proprio fissare da vicino-
-Non hai paura?-
Chiese Lucy sgomentata, un po' come tutti.
Come cavolo sapevano di Lucy?

-Perché dovrei averne? Sei così carina!-
Lucy distolse lo sguardo per l'imbarazzo. Essendo un fantasma non poteva arrossire, ma la sua faccia diceva già tutto, facendo ridere l'albina più grande.

-Però...-
Mira perse ogni traccia di allegria dal suo sorriso.

-Ho paura per voi, ragazzi-
Nessuno di noi sapeva cosa dire. Rassicurarla e dire che saremmo tornati sani e salvi mi sembrava stupido, anche se prima avevo detto a Lisanna che sarei tornato.
Ora tutto era diverso. Sapevano cosa dovevamo fare e dove stavano andando, anche se non avevo idea di come avessero fatto a saperlo.
Erza le andò vicino e le fece segno di venire tra le sue braccia. Mira si lasciò avvolgere dalle braccia dell'amica e restarono così per svariati secondi.

-Vorrei tanto venire con voi-
Mormorò l'albina ed Erza la strinse più forte.

-Lo so-
Da quello che sapevo erano sempre state migliori amiche. Mira era stata la prima dei fratelli Strauss a conoscere proprio grazie a Erza durante uno scontro di Kendo. All'ora sul campo di battaglia erano rivali, forse anche adesso, ma al di fuori erano come sorelle.
Io ero stato fortunato ad avere i miei amici accanto in questa missione, invece Erza non poteva dire altrettanto.

-Tornate da veri uomini, ragazzi!-
Esclamò Elfman, facendoci sorridere.

-Poi starne certo! Ghihi! Ma non sappiamo come andarcene-
Disse Gajeel facendo una smorfia.

-Per quello ci sono io-
Non avevamo idea di chi avesse parlato, quindi ci girammo intorno per capire chi fosse. Elfman si scostò e vedemmo tutti una ragazzina dai capelli castani, legati in due codini, con un vestito arancione e le scarpe marroni chiaro. A occhio e croce avrà avuto dodici anni.

-E tu chi sei?-
Domandai alla ragazzina che si fece avanti venti di noi.

-Il mio nome è Zera, sono venuta a prendervi per andare nel mio mondo. Spero abbiate finito con i saluti-
-Non sembri molto simpatica-
Commentò Gajeel e la piccoletta gli lanciò un'occhiataccia rovente.

-Come ho detto, sono qui per portarvi nel mio mondo, nonché quello di Lucy-
Continuò cercando di lasciar correre il commento del mio amico, anche se si vedeva piuttosto bene che ne era rimasta irritata.

-Sei stata tu a dire tutto a Lisanna e i suoi fratelli?-
La castana mi rivolse il suo sguardo e annuì.

-Sì, pensavo che venissero anche loro visto che vi stavano aspettando. E poi lei ha un bel potenziale-
Zera indicò Mirajane, sorprendendoci tutti.
Di che potenziale parlava?

-Di che parli?-
Chiese Erza che stava ancora cingendo Mira con un braccio dietro la schiena.

-Se ve lo spiegassi ora non capireste, quando sarete giunti nel mio mondo tutto vi sarà chiaro-
A nessuno andava giù questa risposta, ma per il momento ci accontentammo.
Mira guardò i suoi fratelli e poi, con un sorriso triste, tornò a guardarci.

-Non posso lasciare i miei fratelli, per quanto io voglia venire con voi-
Aveva la voce strozzata per il pianto, ma cercò di mantenere il controllo e fece un crosso respiro per riprendersi.

-Mi dispiace, Zera. Ma se mai ci fosse bisogno di qualcosa, in futuro, ti prego di cercarmi-
La castana scosse il capo, poi le rivolse un tenero sorriso.

-Non scusarti, è comprensibile. Ora però dobbiamo andare-
Annuì, rivolgendo un ultimo sguardo a Lisanna.
Zera tenne le distanze da noi e, tenendo gli occhi chiusi, restò con i palmi delle mani uniti. Quando riaprì gli occhi e iniziò a separarle, un filo sottile di luce tendeva ad allungarsi, fino a raggiungere l'estensione delle sue braccia. Nessuno riuscì a sentire cosa disse, ma al suo termine quel filo si separò dalle sue mani e un fascio di luce ci costrinse a chiudere gli occhi.

-Prima che voi arrivaste, ho eretto una barriera per non farci vedere e sentire. Altrimenti sarebbe stata dura da spiegare-
Ci comunicò Zera mentre tenevo gli occhi chiusi in piccole fessure. Come mi abituai a quella luce, non potei credere ai miei occhi: Un vortice nero come un'ombra era apparso da un semplice filo di luce, che ora lo rifiniva dando quel bagliore così intenso. Era meraviglioso, ma allo stesso tempo pauroso. Guardai attraverso quel buio, ma non vidi nulla, dandomi dei brividi in tutto il corpo.

-E noi dovremmo attraversare quel coso?-
Chiese Gray indicando il vortice. Sicuramente anche lui se la stava facendo addosso.

-Che c'è di strano? A già, certe volte dimentico dove sono. È normale che la magia vi spaventi, infondo non avete mai visto nulla di simile e tanto meno nulla di così fantastico e misterioso-
Un sorriso fiero apparve sul volto della ragazzina per le sue capacità.
Gajeel si mise una mano sotto il mento e fece un grugnito.

-Il tizio ombroso mi ha colpito di più-
Zera lanciò una seconda occhiataccia a Gajeel e questo la colse in pieno.

-Non ti offendere, piccoletta-
-Stai sicuro che non si è offesa-
Disse ironico Zeref dopo aver notato il tic all'occhio di Zera. Mi sarei aspettato che gli facesse qualche magia, invece cercò di mantenere il controllo e lo ignorò.

-Prima che faccia qualcosa di cui pentirmi, forse, che ne dite se andiamo?-
-Sì, scusaci se ci stiamo mettendo tanto-
Disse Erza per poi girarsi verso Mira.

-Ci mancherete-
-Anche voi-
E si strinsero in un ultimo abbraccio. Elfman ci salutò con una stretta di mano e una pacca sulla spalla, augurandoci di tornare integri e pieni di orgoglio per aver compiuto la nostra missione da veri uomini. Aveva provato anche a prendere quella di Lucy, ricordandosi dopo averla trapassata che non poteva. Lisanna abbracciò Erza, poi si diresse da me dopo dei fugaci saluti con Gray, Gajeel e Zeref.

-Guai a te se ti fai sopraffare-
-Non succederà-
Lei sorrise e mi abbracciò.

-Ho paura per voi... per te-
Mi sussurrò all'orecchio, facendomi spuntare un lieve sorriso sul volto

-Ti fidi di me?-
Lei si scostò per guardarmi in viso e annuì.

-Allora non ne devi avere. Chiunque si metterà sulla nostra strada riceverà calci in culo!-
Lisanna scoppiò a ridere e si asciugò una lacrima da sotto gli occhi.

-Ne sono certa-
Poi si girò verso Lucy e le sorrise.

-Mi hai portato via il mio promesso sposo-
-Ecco... io...-
Iniziò a balbettare, sentendosi in colpa. Lisanna ridacchiò per il suo comportamento e il suo sorriso si fece più luminoso.

-E ti ringrazio. Senza il tuo intervento, Natsu non sarebbe riuscito a decidere il suo destino, rischiando di legarsi a una vita monotona e infelice-
-Lisanna, con te non sarei rimasto infelice-
Mi intromisi, ma lei alzò un braccio per zittirmi.

-E invece sì. Non sono la donna che ami, e tanto meno quella non era la vita che volevi. È vero, sarai lontano in chissà quale posto a rischiare la vita, ma sarai libero. Non è quello che hai sempre sognato?-
Non seppi cosa dire, dandole così una risposta.
Lucy, che era rimasta a sentire, piegò il capo in basso e si mise una mano sul cuore, sorprendendo Lisanna.

-Giuro sul mio nome e sul mio spirito che farò di tutto per farli tornare a casa-
Lisanna fece per metterle una mano sulla spalla, ma la lasciò sospesa e la ritrasse, ripensandoci.

-Lo apprezzo infinitamente, Lucy. Abbi cura di lui-
-Lo farò-
Zera si scostò dal passaggio e ci indicò dì attraversarlo.
Dopo qualche secondo di esitazione, Erza fu la prima a piantarsi davanti al vortice. Zeref fu il secondo a sentirsi davvero pronto e dopo di lui anche Gajeel e Gray. Guardai Lucy e le sorrisi.

-Sei pronta a tornare nel tuo mondo?-
Lucy mi sorrise a sua volta.

-Sì. Lo sono-
Camminammo insieme verso il vortice e dopo che tutti fummo pronti lo varcammo a testa alta.
Poi il nulla.

*Angolo autrice*
Ecco che sono riuscita a pubblicare💁🏻‍♀️ domani vedo di togliere eventuali errori di battitura o altro.
Sono stata indecisa fino all'ultimo se mandare o meno Mira insieme a loro, ma conoscendola non lascerebbe mai indietro i suoi fratelli. Però non posso lasciarla in disparte fino a fine storia, è ovvio che prima o poi apparirà. Ceh, se non metti Mirajane non sei nessuno.
Ora dormo. Ditemi un po' se non vi ha fatto schifo questo capitolo.
Ciao ciao🌝✨

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