7 capitolo (Nuovi Orizzonti)
Subito dopo il diploma trascorsi l'estate al mio paesello.....
Ecco il paesello non ancora Ve ne ho parlato, Tollo è il mio paese, situato nella provincia di Chieti Abruzzo.
Tra le splendide colline teatine a pochissimi km dal mare e dalla montagna,quei paesini dove tutti si conoscono e sanno un po' di tutto e di tutti, ma dove al momento della solidarietà ci sono tutti.
Tollo è un paese dove senti i profumi della campagna, della natura, la sua ricchezza sono i suoi vigneti, i contadini ogni giorno danno il loro meglio, la loro anima per arrivare al raccolto con un ottimo Montepulciano, e trebbiano, i vini della cantina Tollo spesso sono stati premiati dal vini in Italy a Verona.
Tollo
L'estate Tollo, grazie alla sua vicinanza al mare e alla montagna si popola di turisti, ma anche a i tanti eventi dedicati al vino e feste di gastronomia.
Il suo evento più importanti case la prima domenica di agosto in onore della Madonna del Rosario.
Con la sua revocazione storica sulla battigia dei turchi che risale al 1566
Una revocazione spettacolare, dove io all' età di cinque ho avuto la fortuna di rappresentare l'angioletto, è una sensazione da provare per ogni bambina, sentì una grande gioia in te
La prima domenica di agosto Tollo, è un paese unito, nessun color politico, nessuna distinzione tra persone, i pensieri cattivi, svaniscono, solo sorrisi e preghiera, tutti sotto quel caldo sole d'Agosto alle 11 del mattino a vedere questa stupenda revocazione, che per circa un'ora unisce tutti i tollesi, tutti ad onorare la nostra protettrice Madonna del santissimo Rosario.
Trascorsi un estate veramente rilassante, le piene giornate al mare nella piccola spiaggetta di Lido riccio a 4km da casa.
Piccola, una piccola oasi, anche qui incontri i propri paesani e qualcuno dei paesini limitrofi.
Restare tutto il pomeriggio distesa al sole con gli amici bagni e gavettoni . E poi la sera al nostro bar preferito Ketty, oppure come piaceva a noi chiamarlo, " Caterin " ( il nome della titolare)
Andare allo chalet, a ballare era il nostro ritrovò.
Quando finisce l'estate è momento incerto, si va sempre alla ricerca del nuovo, mi informai per conseguire i miei studi, sarei voluta andare all'università,
L'università da frequentare era Rimini, un esame da sostenere per entrare, ma non era la mia paura, tante erano le spese da affrontare, una casa l'affitto, quando avevo già una casa con delle spese, ero sola, non avevo nessuna aiuto da parte di una famiglia, le spese l'avrei affrontate da sola.
Tornata in collegio con l'impegno insieme a Suor Natalia ad aiutarla con i bambini, decisi di restare lì per un po' di tempo, senza la scuola sentivo in grande vuoto.
Mi trovai per caso nell'agenzia di viaggi che avevo svolto il mio stage con la scuola.
E lì mi fu offerto di sostituire, una delle segretarie Rosella nel periodo della sua maternità.
Fu una grande gioia per me, finalmente avevo un lavoro , un vero lavoro per me.
Avevo la responsabilità di compilare, biglietti per il treno, aereo, e per i traghetti delle isole Tremiti.
Ma soprattutto uno stipendio tutto mio la somma era di 600 E al mese , per me era più che sufficiente, potevo comprarmi, qualche vestito, nuovo, dei trucchi , ma soprattutto fare qualche regalo a fine mese ai bambini del collegio, quella era la mia grande soddisfazione, per me era una grande gioia ❤️
Oltre a compilare, i biglietti dei treni, e aereo, la domenica facevo qualche extra, la parte più bella di questo lavoro, la guida turistica, accompagnavo gruppi di persone che venivano a visitare la città di Lanciano.
La città, del miracolo Eucaristico, la sua storia è molto ricca, famosa per le sue chiese, e la sua arte dei palazzi stile novecento, una città che sento mia.
Feci un anno a lavorare in quella agenzia, mi piaceva, era il lavoro per cui avevo studiato, ma sentivo in me di non essere ancora completa.
Dopo alcuni mesi Rosella fece rientro dopo la sua maternità, il mio lavoro era finito.
Lavorai saltuariamente in un altra agenzia ma non mi sentivo a casa che me nella agenzia Rosato
Ormai vent'anni, sentivo il bisogno della mia indipendenza, in collegio nonostante ci fosse l'affetto da parte delle suore e mi piaceva la compagnia di quei bambini, mi sentivo soffocare, dovevo vivere la mia vita da sola e capire il valore della vita.
Così nella metà di agosto feci ritorno al paesello.
Passata una tranquilla settimana a rilassarmi, l'estate era alla fine e non mi andava di restare senza far niente,non né potevo più.
La noia mi affliggeva, era giunto il momento di trovare un lavoro, dovevo contare sulle mie forze.
Era di tardo pomeriggio, ma il sole era ancora alto, uscii di corsa dovevo cercarmi un lavoro.
Da premettere che al nostro paesello, le possibilità lavorative sono veramente scarse.
Non avevo per niente chiaro cosa volevo fare le uniche speranze erano le camicerie e maglificio.
Mi sentivo il cuore in gola avevo studiato tanto e finire in una camiceria, non era il mio obiettivo.
Ne girai un paio ma senza una risposta positiva.
Giunsi in un piccolo laboratorio di maglie, con pochissime operaie, la titolare una donna con uno sguardo severo e rude una persona molto schietta.
Mi disse che aveva bisogno di personale ma nello stesso tempo mi fece capire che lì dentro non si scherzava, e se avrei fallito me ne potevo benissimo andare il mio stipendio sarebbe stato sulle ottocentomila lire al mese il mattino dopo alle 8 si iniziava.
La sua voce così severa mi mise tanta paura e ansia ma il pensiero di avere uno stipendio tutto mio mi dava forza, il mio primo lavoro.
Il mio compito sarebbe stato il controllo delle maglie, vedere se ognuno di essa era perfetta.
Fu veramente un grande incubo lavorare lì dentro non mi ero per nulla sbagliata le mie sensazioni erano giuste, io ero la più piccola e l'ultima arrivata, tutte ti guardavano in modo critico e severo.
C'era un aria pesante e di nonnismo si parlavano male tra di loro molte erano le loro facce, e maschere, parlavano male anche della titolare, a volte tornavano a casa con tanta voglia di piangere.
Ho resistito in quel posto per circa tre mesi volevo andar via di lì, ma dovevo trovare un lavoro ma dove??
Un presto mattino di fine ottobre,prima di recarmi a lavoro decisi di fare colazione al bar dove passavo tutte le mattine, Ketty Bar.
Al banco una giovane donna capelli neri e degli occhi nocciola e profondi un sorriso stampato sulle labbra.
Con molta cura mi preparò il mio latte schiumato con cioccolato e mentre mangiavo la mia broche al cioccolato....
Con voce morbida<<Che viso triste che abbiamo, non hai voglia di andare a lavorare??>>
Sorrise di nuovo.
Io non sapevo proprio cosa rispondere, alla fine annuì con la testa, finii la mia colazione e sempre in silenzio pagai .
Ero arrivato davanti alla porta e di nuovo quella calda voce.
<<A mezzogiorno passa vorrei parlarti!!>>questa volta era seria.
Io ero del tutto stupita risposi con un semplice <<Si>>
Lei era Caterina, la mia seconda mamma, la donna che mi ha insegnato e fatto amare il lavoro che ora svolgo.
Ve ne parlerò nel prossimo capitolo.
❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️
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