1capitolo (I primi passi)
Mi svegliavi con un bacio la mattina,e con viso serio mi invitavi ad alzarmi ...
<<Dai Dai che si fa tardi è ora di andare all'asilo...!!>>
Io sempre stranita guardavo la tua chioma argento, aveva un viso rassicurante eri una donna sicura di sé.
Tutto in ordine, tutto in ottimo aspetto, la colazione già sul tavolo latte con Nesquik e con buoni biscotti fatti in casa oppure il ciambellone bicolore.
Stavi con me fino all'arrivo del pulmino fin quando non si allontanava io ti guardavo e ti salutavo dal finestrino, ma tu eri già scomparsa, io sentivo dentro di me un grande vuoto.
Ti recarvi a lavorare nei campi, la tua umile pensione, non bastava, per crescere una nipote così piccola.
Avevi sofferto molto dopo la morte di tuo marito, ti sei ritrovata con 3 figli ancora giovani l'ultima 25 anni e poi il suomatrimonio da affrontare.
Ma nonostante le difficoltà mi hai tenuta con te, un educazione rigida fatta di semplici cose.
Vivevamo in una piccola casa di 70mq, io fino ai miei 8 anni ho dormito nel lettone matrimoniale, coccolata dalle tue carezze e abbracci eri il mio rifugio.
Fin quando un giorno con una voce piena di gioia mi hai gridato.
<<È arrivata la cameretta!!!!>>
Bella tutta in legno massello quel profumo che si sente appena apri la porta.
Ora potevo sistemare tutte le mie bambole infatti le prime ad aver posto furono quella di Candy Candy e Ciccio bello.
Avevo una scrivania e una libreria dove mettere i miei libri di favole e di testo.
Ma la sera nonostante avevo un letto tutto mio, sapevo che avevi la porta della tua stanza da letto aperta, e quindi io ne approfittavo per venire nel lettone, tu anche se dormivi mi stringevi forte forte tra le tue braccia.
E io mi sentivo sicura dopo qualche istante già ero nel mondo dei sogni.
Una educazione sana e rigorosa di sani principi dovevo capire il significato e il valore di qualsiasi cosa mi si veniva dato.
Andavo a scuola e vedevo che i miei compagni, avevano il jeans e io andavo ancora con la tuta mi piaceva così tanto il jeans, ma tu non potevi comprarli, ho dovuto aspettare la Pasqua di quell'anno per avere il mio primo jeans, ma l'ho amato fino alla fine dei suoi giorni.
Ricordo la mia prima comunione, con molti sacrifici lo hai reso il giorno che non ho mai dimenticato, hai colmato quel vuoto di presenze che non c'erano..
Un semplice ma gustoso pranzo fatto a casa, con pochi parenti, e poi un rinfresco con amici...Mi sono sentita una principessa.
I miei compleanni per te erano eventi che non si potevano dimenticare la torta classica con crema e cioccolato fatta da te doveva essere presente,
altrimenti non era un compleanno,volevi che tutti fossero presenti.
Qualunque cosa per vedere il mio sorriso a 360 gradi, anche se c'era qualche finestrella sulla mia bocca, mi dicevi tanto ricrescono.
Ti piaceva venirmi a vedere alle mie recite scolastiche, ero sempre in ansia..... chi sa se verrà??? Ma tu ceri, anzi arrivavi mezz'ora prima perché dovevi portate i dolcetti per le maestre e i bambini.
Mi avevi proibito di andare a giocare a pallavolo, non volevi che mi facevo male, ma io ho insistito e ho continuato a fare di testa mia, la pallavolo la sentivo dentro di me, non era la stessa emozione della danza, che tu avresti voluto che continuavo a fare.
Ma poi una domenica mattina ti ho visto eri venuta a vedermi te l'avevo chiesto tante volte, sapevi che desideravo vederti almeno una volta a una mia partita, da quella domenica non mi hai mai detto "brava'" ma non hai più perso una mia partita, anche nella trasferte.
Quello era il modo di dirmi che eri orgogliosa di me.
Una sera di ottobre, silenziosamente te ne sei andata, avevo 15 anni e ancora bisogno di te, ma per Qualcuno era arrivato il momento di portarti con sé .
Lei era la Donna che mi ha insegnato i primi passi a rispettare e a saper vivere la mia vita. Lei era mia nonna.
Grazie nonna(mamma)
Dove ho usato immagini dell'artista fan art credito dell'autore.
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In questo mio primo capitolo vi parlo della mia nonna.
La donna che mi ha cresciuto e allevato come una figlia.
La donna che dico grazie per quello che ha fatto per me con i suoi sacrifici e i suoi principi, mi ha reso una Donna.
Per questo le dico infinite volte GRAZIE ❤️❤️❤️❤️❤️
Seguitemi nel prossimo capitolo vi continuerò a parlare di me...,😘😘😘😘
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