1 Agosto

E anche Luglio era finito, Agosto aveva aperto le sue porte. L'ultimo mese dell'estate.

La situazione era questa: Daniel e io tornammo a essere buoni amici dopo un po' di imbarazzo iniziale, Harry e Jessie erano così innamorati che non si staccavano neanche un secondo l'uno dall' altra. E io e James? Eravamo felici insieme, ma non potevamo stare insieme alla luce del giorno per quella stupida legge di "intolleranza" tra i Vipers e gli Skulls.

Quel giorno iniziavano ufficialmente le prove per lo spettacolo finale che si sarebbe tenuto il 31 Agosto... il giorno del mio diciottesimo compleanno!

Mi diressi nell'anfiteatro un po' in anticipo e vidi che sul palco c'erano tutti e cinque i tutor.

Daniel vestito in un modo alquanto discutibile con una fascetta rosa in testa stava blaterando qualcosa e facendo uno strano balletto, e gli altri lo seguivano anche entusiasti.

«Seguitemi perché sono abbastanza veloce e cinque, sei, sette e otto... E uno, due , tre , quattro, cinque, sei, sette, otto, e James shekera, shekera, shekera e Robert piroette e Michael la spaccata e Harry tu stai esattamente dove sei perché sei Per-fetto» disse schioccando le dita sull'ultima parola.

Tutti lo guardammo scioccati.

Ok! Va bene! Erano pazzi o cosa?

«Perfetto ragazzi» disse Daniel. «Ora voi Skulls andate, a momenti verranno i Vipers e non devono trovarvi qua»

I ciuffi rossi se ne andarono e un'orda di persone dai ciuffi blu arrivò, alla quale mi unii anche io.

Ci sedemmo sugli spalti e Harry iniziò a parlare.

«Allora ragazzi, ora avranno inizio le audizioni per il brano da solista nello spettacolo, chi vuole provare si faccia avanti»

Una ragazza dai capelli neri si salì sul palco e iniziò a cantare "My heart will go on" di Celine Dion.

Povere le nostre orecchie, era davvero stonata!

«Sì sì, va bene cara, le faremo sapere» disse Daniel.

«Avanti il prossimo» urlò Harry.

Continuammo così per circa un'ora e mezza ma nessuno soddisfaceva a pieno i due tutor.

Ora per provare eravamo rimaste solo io e Jessie.

«Jessie, prova prima tu» la incoraggiò Daniel.

«No, ho troppa vergogna a fare il pezzo da solista, preferirei cantare con qualcuno»

«Ma nella scaletta non è previsto un duetto» controllò Daniel in una cartellina che aveva a portata di mano.

«E allora io non canto» esclamò Jessie imbronciandosi.

Daniel sbruffò e mi fece accomodare sul palco.

«Ti prego Daisy, almeno tu!» mi disse Harry.

Feci un piccolo risolino e cantai lo stesso pezzo che avevano provato tutti quanti.

Alla fine del pezzo vidi Louis e Harry che applaudivano e si asciugavano le "lacrime" commossi.

«Abbiamo trovato la nostra star!» dissero loro due in coro.

«Si, ma io canto solo ad una condizione» annunciai.

«E certo, come tutte le star deve fare i capricci» disse Daniel ridacchiando. «Quale condizione?»

«Che aggiungiate un pezzo in cui io canto con Jessie» affermai incrociando le braccia.

Non volevo escluderla, poi lei aveva una voce magnifica, se lo meritava!

«Ma sai che non possiamo!» puntualizzò Harry.

Io rimasi in quella posizione senza dire una parola

«Oh, e va bene» disse Louis gettando le braccia al cielo. «Tanto tre minuti in più o in meno non fanno la differenza»

Jessie corse ad abbracciarmi. La adoravo quella piccola peste.

«Ma almeno diteci che brano avete in mente di fare» chiese Harry.

«Oh, cocco, mi dispiace! È una sorpresa» sussurrò Jessie all'orecchio di Harry, baciandolo di conseguenza.

________________________________

Era passata circa una mezz'oretta dalla fine delle prove e io non ero ancora rientrata in stanza!

Forse ero stata qualche minuto da sola con James, questo sì...

Mi avvicinai alla porta della mia baita quando sentì dei versi alquanto sospetti.

Entrai senza fare alcun rumore e sentii qualcuno, nella stanza di Jessie che... gemeva?

Oh, quei due non l'avrebbero passata liscia!

Aprii di scatto la porta e beccai Harry e Jessie nudi nel letto a... beh, si sa no?

Jessie appena mi vide sprofondò tra le coperte mentre Harry mi disse un più semplice: «Ciao Daisy»

«State tranquilli piccioncini, devo solo prendere il telefono»

Appena uscii dalla baita sentii che stavano ricominciando. Ma non si stancavano mai quei due? Bah.

Neanche il tempo di fare due passi che James mi stava aspettando fuori dall' edificio e mi diede un bacio veloce.

«Ehi Daisy, ti vedo sconvolta, che hai?»

«Ma niente, sono solo Jessie ed Harry che scopano come due procioni di là»

James mi guardò strabuzzando gli occhi e poi scoppiò a ridere.

Mi baciò un'altra volta e mi disse:

«Sai, anche a me è venuta una certa voglia»

«Mi hai letto nel pensiero amore» risposi mordendogli il labbro.

«Dai, andiamo da me» disse James.

E io lo seguii, perché con lui sarei andata ovunque, perfino in capo al mondo.