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Capitolo 20

Pov Daisy

Era già buio fuori, ma io non avevo nessuna voglia di rientrare in camera, avevo bisogno di un momento per pensare, e quale miglior luogo se non il lago per schiarirsi le idee?

Virai il mio percorso e mi diressi verso la meta destinata, lì iniziai a parlare da sola, tanto nessuno mi avrebbe sentita.

«Daisy, mi spieghi che cosa ti sta succedendo? Tu sei felice con Daniel vero? E allora perché dentro di te sai perfettamente che ti manca James?
Sì, Daniel è un bravissimo e bellissimo ragazzo, ma non è James.
Lui, con quei suoi occhi color cielo quasi ghiaccio che ogni volta che si incontrano con i miei non mi fanno capire più niente, con quei suoi sguardi quando ci incrociamo nel vialetto aspettando che uno saluti l'altro ma che però non succede mai. Lui, con quella sua risata che non si confonderebbe con nessun'altra su questo pianeta, con quel suo sorriso che sfoggia ogni volta che siamo a mensa quando si accorge che lo stavo fissando da un po' troppo tempo.
Lui e quei suoi fottutissimi modi di fare, così enigmatici, misteriosi e un po' da stronzo»

E lì mi misi a gridare.

«Esattamente, da stronzo. Perché cazzo mi sono dovuta innamorare di uno stronzo?»

Detto questo mi girai, non so perché, ma lo feci.

Due occhi color cielo a fissarmi.

Merda.

Ehi, ma stava sorridendo... perché cazzo stava sorridendo?

«James, da quanto tempo sei qui?» dissi visibilmente agitata.

«Da abbastanza tempo se consideriamo il fatto che io abbia sentito, per caso si intende, tutta la tua auto-conversazione» disse lui sghignazzando.

Io sospirai colpevole.

«E così saresti innamorata di me?»

«Cosa ti fa pensare che io stessi parlando di te?»

«Amo quando fai la stronza»

«Ho imparato dal migliore»

James si avvicinò a me e mi baciò come non aveva fatto mai. Cavolo se mi erano mancate le sue labbra, mi era mancato tutto di lui.

«Ti fidi di me?» disse James ancora sulle mie labbra.
Io annuii.
«Allora mi sa proprio che dovrai spogliarti, dobbiamo andare in un posto» disse facendomi l'occhiolino.

«E perché dovrei spogliarmi?» dissi staccandomi bruscamente da lui.
«Perché tu non vuoi certo fare il bagno vestita, o sbaglio?»

Sorrisi a quella sua affermazione e mi spogliai rimanendo in biancheria intima, stessa cosa fece lui, aveva un fisico perfetto!
Mi trascinò in acqua e iniziammo a nuotare giocando come i bambini di cinque anni.
Ad un certo punto andò sott'acqua trascinando pure me, una volta lì mi diede un piccolo bacio, poi riemerse e io con lui.

«Ora dobbiamo ritornare sotto, di lì dobbiamo proseguire per un canale subacqueo di circa cinque metri e poi riemergeremo, pensi di potercela fare?»
«Ma per chi mi hai preso? Per una dilettante? Avanti fammi strada!» dissi io dandomi un po' di arie.

James rise scuotendo la testa.

«Ok, al mio tre prendi un respiro profondo: uno, due, tre!»

A quel punto ci immergemmo e facemmo il percorso descritto. Una volta emersi uno splendido paesaggio si presentò davanti a noi: una grotta subacquea con un grande vuoto d'aria e una piccola "spiaggetta" dove potersi rilassare.

«Benvenuta nel mio posto segreto!»

Io rimasi sbalordita.

«Chissà quante altre ragazze avrai portato qui prima di me» dissi abbassando la testa.

«In verità» disse rialzandomi il viso. «Tu sei la prima»

E lì mi baciò.

Davvero ero la prima? Allora voleva dire che ero importante per lui. Ma aspetta? Che stavo combinando? Io stavo con Daniel. Non potevo fare quello che stavamo sicuramente per...Ah, fanculo!

James continuò a baciarmi e piano piano ci spostammo verso la spiaggia. Passò dalle mie labbra al collo, iniziandolo a mordicchiare lasciando un piccolo e livido viola che subito prese a baciarmi. Iniziò a slacciarmi il reggiseno, visto che degli altri vestiti ci eravamo liberati precedentemente e iniziò a massaggiarmi il seno, emettendo un piccolo gemito quando James iniziò a scendere sempre più giù con la mano.

Decisi di fare la stessa cosa, ma capimmo quello non ci bastava, volevamo unirci completamente.

James mi guardò sinceramente negli occhi e mi disse:

«Sei sicura di volerlo fare?»
«Sì James, voglio essere tua»

James mi diede un piccolo bacio sulle labbra e così facemmo l'amore tutta la notte, con infinita dolcezza e con sottofondo il rumore delle onde che si infrangevano sulle pareti.

Giunti all'apice del piacere scoppiammo a ridere e James mi diede un piccolo bacio sulle labbra, prima di sdraiarsi e permettermi di accoccolarmi su di lui, potevo sentire il battito del suo cuore. E fu proprio con questo suono e con una lieve ninna nanna canticchiata da lui che mi addormentai tra le sue braccia, che mai e poi mai avrei lasciato andare di nuovo.

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