Dopo un paio di secondi ci staccammo da quel semplice bacio, evidentemente imbarazzati.

«Daisy io...» iniziò a dire Daniel
«No-non ti preoccupare» dissi io con le guance avvampate.

Si stava creando un silenzio imbarazzante tra di noi fino a che non sentimmo uno strano rumore alle nostre spalle, come di un pugno tirato verso qualcosa.

Ed era effettivamente così.

Mi girai subito e vidi una scena tremenda: James aveva tirato un pugno ad un albero e ora aveva le nocche insanguinate.

Ci guardammo un secondo negli occhi, un secondo che sembrò durare un' eternità, e poi se ne andò così, senza dirmi niente.

«Scusami Daniel, devo andare ora. Ci vediamo in giro»

E me ne scappai senza sentire la sua risposta.

Iniziai a correre. «James, James» urlai, ma senza successo. Non aveva nessuna intenzione di girarsi.

«James vuoi starmi a sentire?»

James a questo punto si fermò, ma non si girò neanche di un grado.

«Ok, se non vuoi parlare almeno stammi a sentire. Io non lo so che idea tu ti sia fatto di me, ma di certo è molto lontana dalla realtà. Io non sono una di quelle tue puttanelle che ti fai ogni estate, mettiamo questo punto in chiaro, e quindi come persona con dei sentimenti pretendo di essere trattata come tale. È vero, ci conosciamo solo da alcuni giorni, ma quello che è successo per me non è stato nulla, come di sicuro è stato per te. È anche vero che ho baciato Daniel, ma quella è stata una cazzata, ero arrabbiata con te per averti visto baciare Samantha, quindi mi sono completamente sfogata con lui, so che non dovevo ma è successo. E poi perché diamine tu hai baciato Samantha?
Tu mi avevi baciato quella sera e poi baci lei? Io non ci sto capendo più un cazzo! Ti prego smettila di stare zitto e rispondimi!»

James si girò verso di me e si avvicinò, aveva uno strano sguardo in viso, che non seppi decifrare.
Mi prese dalle spalle e mi sbatté contro il tronco di un albero.

Avevo paura, non sapevo quale sarebbe stata la sua reazione.

Mi guardò negli occhi e mi baciò, ma non era un bacio come il precedente, no, questo era più "violento", dato con rabbia e senza un minimo di delicatezza. E in più mi stava mordendo il labbro inferiore, una cosa che un po' faceva male, ma mi stava mandando su di giri!

Io non sapevo che emozioni provare, se felicità per il bacio, rabbia per non avermi dato una risposta precisa, confusione sul perché l'avesse fatto, oppure paura per la situazione.

James dopo un po' si staccò, abbassò la testa e se ne andò, lasciandomi lì da sola con mille interrogativi in più e nessuna risposta.