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Capitolo 23

Il risveglio è traumatico. Un dolore lancinante alla testa continua incessantemente, senza darmi neanche il tempo di capire dove mi trovo, perchè so certamente che questa non è la mia camera.
Mi giro sbuffando, trovando sul comodino accanto al letto un paio di cornici, tutte con Xavier Foster e i suoi amici.
Ed è in questo momento che inizio a ricordare: Hiroto e Regina che si baciano, io che bacio Heath e poi sempre io che vado a pregare Xavier di fare uno scambio di stanze per quella notte.
Mi tiro su a sedere ignorando i capogiri, e nello stesso momento la porta si apre.

'Oh ti sei svegliata! Ti ho preso un aspirina per il mal di testa' me la porge, seguita da un bicchiere d'acqua.
'Grazie Elliot, mi stai salvando' sorrido grata, buttando giù la pastiglia aiutandomi con l'acqua.
'Ieri sera è successo un bordello' mi sfrego una mano sugli occhi, mentre con l'altra poso il bicchiere.
'Dovevi vederti, sembravi una furia. Oggi gli vado a parlare' incrocia le braccia, sedendosi accanto a me.
'Non fare nulla, ti prego. Ci penso io' lo guardo, facendolo annuire poco convinto.
'Io però vengo con te, e non voglio un no come risposta' questa volta, sono io ad annuire poco convinta.
'Okay, tralasciando tutto questo casino, come stai?' domanda preoccupato.
'Mi gira un sacco la testa e ho un po' di nausea' poggio la testa sul cuscino, emettendo un grugnito poco femminile.
'Non stare sdraiata che è peggio, tirati su e fai qualcosa'

Quel "fai qualcosa" includeva uscire a fare un giro, e dopo un ora, ritorno finalmente agli alloggi, dirigendomi a passo spedito verso la camera di Elliot. Una volta davanti, però, sento due voci maschili urlarsi addosso: Elliot e Hiroto.
Poggio l'orecchio contro la porta, per ascoltare meglio quello che si stanno dicendo.
'Sei un coglione, Hiroto! Ma come ti è saltato in mente?'
'Io... non lo so va bene? Ma comunque non sono affari tuoi' sbotta, con tono incazzato
'Si invece, perché a lei ci tengo. Non la puoi trattare così cazzo! La stai solo facendo soffrire' urla di rimando il grigio dai capelli lunghi. A questa frase, Hiroto esita un attimo, prima di parlare.
'Dov'è lei ora?' domanda, calmandosi. Perciò decido di uscire allo scoperto, aprendo la porta.
'Sono qui'

Hiroto

La sua voce giunge alle mie spalle, facendomi voltare all'istante.
'Thalia...' sussurro, facendo un passo verso di lei, bloccato dalla sua mano che si allunga in avanti.
'Non ti avvicinare' risponde fredda, facendo un passo indietro.
'Fammi spiegare' provo a dire, ma il suo sguardo mi fa capire di non replicare.
'Non c'è nulla da spiegare, dovevo capirlo che non dovevo fidarmi di te' questa frase, devo ammetterlo, mi fa male, ma so di meritarmelo.

'Sul serio, io-' provo a dire, interrotto nuovamente
'Ti ho detto che non ho intenzione di ascoltare le tue stupide scuse, sono solo parole!' mi punta il dito contro, incrociando i suoi occhi con i miei. E vederli lucidi, con le lacrime che quasi escono, mi forma un nodo alla  gola. Anche  Elliot, che è rimasto a guardare tutto il tempo, li nota, perchè decide di intervenire.
'Esci da questa stanza, hai già fatto troppo. Sei mio amico e ti voglio bene, ma non  accetto tutto il dolore che le stai causando' indica la porta, e per una volta faccio come mi viene detto, oltrepassando la porta.

Thalia

Dopo dieci minuti di silenzio, seguo il suo esempio, uscendo  dalla camera.
Mi dirigo a passo spedito verso la mensa, avendo parecchio fame. Quando apro la porta,  mi trovo solo un paio di persone davanti: Caleb che si lamenta con la faccia spiaccicata sul tavolo, Byron accanto a lui che si tiene la testa tra le mani,  Adriano che parla con Sonny, e infine lui.
E no, non parlo di Hiroto.
Prendo qualcosa da mangiare, camminando poi verso il suo tavolo.
'Posso sedermi?' domando titubante.
Improvvisamente alza lo sguardo, puntandolo su di me.
'Certo, siediti pure' dice  un po' frettolosamente, facendomi ridacchiare.
'Grazie, Aiden'

'Io...' abbassa lo sguardo, mordendosi il labbro.
'So quello che hai fatto, e nonostante non sia una cosa bella, sei quello  che ha fatto di meno. Non dovevo arrabbiarmi  così tanto'
'L'ho fatto perchè mi piacevi, e ti volevo solo per me. Ma adesso mi è passata, mi sono accorto  che non sei la ragazza giusta per me, e che era solo una cotta' mi guarda sorridendo, contagiandomi.
'Ne sono felice, non volevo ferirti. Possiamo provare a tornare amici, se vuoi' rispondo semplicemente.

Aspettando che gli altri arrivino per mangiare, spiego al rosso tutte le cose accadute in questo periodo.
'Io lo sapevo che era una putt-' lo interrompo, tirandogli uno schiaffetto dietro la nuca.
'Aiden!'
'Una persona  poco affidabile, si intendevo questo' trattiene una risata, iniziando  a mangiare poichè arrivati  tutti.
Nel bel mezzo di un discorso poco serio, pochi minuti dopo, il rumore di una sedia che sfrega sul pavimento  ci fa zittire, alzo lo sguardo giusto in tempo per vedere Hiroto uscire sbattendo la porta.
'Ha fatto così  da quando ci ha visti parlare' mi informa Aiden, alzandosi.
Provo  ad ignorare ciò che detto, guardandolo von le sopracciglia inarcate.
'Dove stai andando?'
'A parlarci, mi pare ovvio' scrolla le spalle, correndo verso la porta.

Hiroto

'Hiroto, fermati, devo parlarti' la voce di Aiden alle mie spalle risulta più irritante del solito, dopo la scena di poco fa.
'Non perdere tempo a farmi la predica, me l'ha già fatta Elliot' mi giro verso il ragazzo, ormai di fronte a me.
'Non sono queste le mie intenzioni, in realtà. Cioè più o meno, ma non per quello che pensi  tu' dice solo, facendomi  confondere.
'Vai parla' incrocio le braccia, fissandolo.
'Volevo solo dirti che sei un coglione. E non per quello che hai  fatto ma perche io ti avevo  lasciato il campo libero, e tu te la sei fatto scappare. L'unica cosa che ti dico, è di muoverti e cercare di riprendertela, perchè so che siete fatti per stare insieme'
'L'ho ferita troppo, non penso  di riuscirci' abbasso la testa sconfitto, aprendo la porta della mia camera.
'E invece no, io te l'ho detto come la penso. Sta a te, adesso' inizia ad allontanarsi.

'Aiden' lo blocco, facendolo voltare.
'Si?'
'Se io non ci dovessi riuscire, fammi un favore. Falla sorridere sempre, non si merita altro dolore' con queste parole, entro in camera, chiudendomi la porta alle  spalle.

Angolo Autrice

CIAO GENTEE
Scusate per il ritardo, sono 9 giorni che non aggiorno.
Che ne pensate  del capitolo?
Io non ne sono molto soddisfatta :(
Cosa succederà d'ora in poi? Riusciranno a far pace?

Mancano circa 7 capitoli alla fine, al massimo qualcuno in più e l'epilogo, e io non sono pronta a lasciarla andare (anche  se ho già in progetto due nuove storie eheh)
DETTO CIÒ IO VI SALUTOO❤

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