Her sweet smile last

Se mi ami non piangere!
Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo,
se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sento in questi orizzonti senza fine,
e in questa luce che tutto investe e penetra, tu non piangeresti se mi ami.
Qui si è ormai assorbiti dall’incanto di Dio, dalle sue espressioni di infinità bontà e dai riflessi della sua sconfinata bellezza.
Le cose di un tempo sono così piccole e fuggevoli al confronto. Mi è rimasto l’affetto per te: una tenerezza che non ho mai conosciuto.
Sono felice di averti incontrato nel tempo, anche se tutto era allora così fugace e limitato.
Ora l’amore che mi stringe profondamente a te,
è gioia pura e senza tramonto.
Mentre io vivo nella serena ed esaltante attesa del tuo arrivo tra noi,
tu pensami così!
Nelle tue battaglie,
nei tuoi momenti di sconforto e di solitudine, pensa a questa meravigliosa casa,
dove non esiste la morte, dove ci disseteremo insieme, nel trasporto più intenso alla fonte inesauribile dell’amore e della felicità.
Non piangere più, se veramente mi ami!
P

adre G. Perico – Sant’Agostino

Grandi occhi azzurri, pieni di allegria.
I suoi stranissimi capelli castani, che ricordavano due vortici.
La sua incredibile passione per il calcio.
Il suo grande talento.
La sua risata cristallina.
La sua determinazione a salvare il calcio.
La sua tenacia a non molare mai.
La sua allegria contagiosa.
Il suo grande cuore d’oro.
I suoi timori di non essere un buon capitano.
I suoi piccoli difetti.
Kyosokue lo amava con tutto il suo cuore.
Tenma l’aveva salvato fino alla fine.
L’ho aveva tirato fuori dal vortice buio in cui era caduto.
L’ho aveva aiutato a rialzarsi.
Della prima volta in cui i loro occhi si erano incrociati, i loro destini si erano intrecciati.
Poi, finalmente, la tanto attesa dichiarazione.
Il loro primo bacio.
La prima notte assieme.
Gli abbracci caldi.
Le spalle d’altro su cui piangere.
I “ ti amo “ sussurrati nel buio della notte.
Le loro risate.
Le notti passate in bianco, abbracciati, per gli incubi di Kyosokue.
Incubi diventati realtà.
Dopo due anni la proposta di matrimonio.
La gioia nei occhi di Tenma.
Il sì tanto atteso.
Le lacrime di entrambi.
La promessa, piena di speranza, per un futuro insieme.
Erano legati dal filo rosso del destino.
Ying e Yang.
Due facce della stessa medaglia.
Kyosokue era il buio, Tenma la luce.
Tutto distrutto in pochi istanti.
Una sera d’inverno.
Il paesaggio tinto di bianco.
Un camion.
Il suo coraggio.
Il suo sacrificio per salvare la persona amata.
<< Kyosokue, io e Ibuki andiamo >>.
Passi nella neve che si allontanato.
Le mani infilate nelle tasche dei pantaloni neri.
La pioggia che si mescola alle lacrime.
Un ragazzo distrutto da dolore.
Un ragazzo rimasto solo.
Una tomba grigia, piena di fiori.
Una pallone da calcio firmato.
La foto di un ragazzo da strani capelli castani.
Di un ragazzo dai grandi occhi azzurri.
Lo rivede ancora nella sua mente.
Il suo ultimo dolce sorriso.
La scintilla che si spegne lentamente dentro i suoi occhi.
Il nome Kyosokue mormorato come ultima parola.
Il suo ultimo respiro.
Il corpo che si raffredda.
Il cuore immobile.
Occhi vitrei fissi nei suoi ambrati.
Una vita finita troppo in fretta.
Ed era solo colpa di Kyosokue.
Solo sua.