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Epilogo

Due anni dopo...

Paolo aspettava impazientemente lo scattare del verde all'incrocio fra St James's Rd and Strathnairn St in zona Bermondsey. Era in ritardo, tremendamente in ritardo, e il traffico londinese non gli era affatto d'aiuto facendolo imprecare mentalmente.

Doveva esporre in una galleria quella sera e non poteva permettersi di arrivare tardi; era stato raccomandato con la curatrice della galleria dalla sua ex fiamma Kim ed era un'occasione d'oro. Le sue fotografie sarebbero potute finire nelle case delle famiglie bene di Londra e dintorni e loro non guardavano al risparmio.

Non gli era ancora chiaro cosa avesse portato la donna a offrirgli quell'opportunità, additava la sua scelta al senso di colpa per il modo in cui era sparita, ma non se ne dispiacque, accettando l'offerta più che volentieri.

Le sue dita tambulleravano sul volante al ritmo di Press di Cardi B, ultimamente si era dato al rap; non lo aveva mai reputato il suo genere musicale, ma doveva ammettere che quelle musiche dai ritmi sferzanti gli davano una certa carica e in quel momento gli serviva per restare concentrato.

Il traffico finalmente si sbloccò e Paolo premette il piede sull'acceleratore tentando di recuperare il ritardo accumulato.

Gli ospiti della serata sarebbero arrivati fra circa venti minuti e lui doveva cercare parcheggio, anche se l'organizzatore dell'evento gli aveva garantito un posto al suo arrivo.

Cinque minuti dopo faceva cenno a uno degli addetti alla sicurezza del lussuoso palazzo chiedendogli dove potesse lasciare il veicolo accennando di essere uno degli espositori. L'uomo annuì e gli indicò una discesa diretta verso il garage sotterraneo avviando l'apertura dei cancelli automatici perchè Paolo facesse il suo ingresso.

Il ragazzo ringraziò con un cenno della mano e ripartì tentanto di fare il prima possibile. Come promesso dall'organizzatore, il parcheggio sotterraneo era quasi vuoto e non fece fatica a parcheggiare. Scese immediatamente dall'automobile, afferrando il blocchetto di biglietti di vista e si avviò verso l'ingresso della galleria.

Non appena mise piede nella sala venne stravolto dalla velocità e vivacità dei camerieri e addetti alla sala che si muovevano da un angolo all'altro sistemando il catering e disponendo le luci.

«Oh hello! You must be Paolo» lo salutò una donna con marcato accento inglese, di quelli così posh che mettevano subito in chiaro che non fosse mai uscita dal Royal Borough di Kensington & Chelsea.

Il giovane annuì timidamente e la donna lo prese a braccetto conducendolo verso il corridoio da dove sarebbero passati nelle altre due sale comunicanti in cui sarebbe avvenuta la mostra.

«So all your photos are here» gli comunicò allargando le braccia in gesto estremamente teatrale per indicargli le sue gigantografie raffiguranti i suoi primi piani e alcune delle vedute delle strade di Londra.

Aveva passato notti insonni a scegliere le sue fotografie per quella mostra, ne aveva persino scattate delle nuove. Sapeva che ne avrebbero ricavato delle gigantografie e si sentì in dovere di scegliere il meglio dei suoi lavori per onorare quella grandissima opportunità.

Aveva immaginato che l'emozione nel vedere i suoi soggetti, appesi alle pareti, a grandezza naturale, sarebbe stata fortissima, ma ciò che provò andò ben oltre l'immaginato.

Le pupille si allargarono in preda all'estasi e al piacere, aveva vissuto probabilmente tutta vita per quel momento.

«Hope you like the way we have set them up. I believe this is the best order to introduce the visitors to our photos. It's like a crescendum» spiegò appassionatamente la donna.

Paolo annuì con un sorriso a trentadue denti.

«This is more than perfect» confermò ringraziandola per l'ottimo lavoro.

La donna, a quel punto, si congedò dicendogli che lo avrebbe chiamato nel corso della serata per presentargli alcuni degli ospiti e fermò un addetto dandogli delle istruzioni e seguendolo a ruota.

"In bocca al lupo! Andrà benissimo, vedrai!"

Era un messaggio di Alessia.

Nonostante si fossero lasciati da circa un anno, erano rimasti in buoni rapporti e si sentivano di tanto in tanto per raccontarsi le ultime novità.

Erano sicuramente buoni amici, cosa non smetteva mai di sorprenderlo, mai avrebbe immaginato che sarebbe potuto restare amico con una sua ex. Tuttavia, la storia con Alessia era sempre stata un po' fuori dalle righe.

Si erano divertiti un sacco: per circa un anno avevano riso, pianto per le troppe risate e fatto anche due vacanze insieme, in Vietnam e nello Sri Lanka, dove Paolo aveva scattato alcuni dei primi piani che ora adornavano le pareti della raffinate galleria.

Era stato al ritorno dallo Sri Lanka che affrontarono il discorso sul loro futuro come coppia, capendo con sollievo da ambe le parti che nessuno dei due era più convinto dell'altro.

Nonostante si volessero un gran bene e si stimassero come persone, non si amavano e non sembrava che ci sarebbero mai riusciti. Non vi fu alcun dramma, entrambi accettarono la rottura come se fosse un evento naturale e andarono avanti.

Alex si stava frequentando con un ragazzo di origine danese da qualche mese, che aveva persino presentato a Paolo quando si erano incontrati per caso un sabato pomeriggio al centro commerciale di Westfield.

Anche Paolo si era fidanzato di nuovo e stava appunto aspettando la sua fidanzata che gli aveva appena scritto comunicandogli di essere arrivata.

Il suo nome era Julie ed era una londinese doc; nata e cresciuta infatti nella capitale inglese, trascinava Paolo dappertutto, facendogli scoprire nuove parti della città in continuazione e lasciandolo sempre stupito della quantità di posti ancora lui sconosciuti, nonostante abitasse nel Regno Unito da ormai cinque anni.

«Ciao amore» lo salutò con il suo forte accento inglese spuntando alle sue spalle.

Paolo si voltò verso di lei con un grosso sorriso e si scambiarono un veloce bacio a stampo.

Anche lei era protagonista di alcuni degli scatti selezionati. Julie si era rivelata un'eccellente modella, aveva la passione per la fotografia anche lei e quando si prestava per qualche servizio si portava persino dietro qualche cambio di vestiti.

Era così che si erano conosciuti: la ragazza lo aveva contattato tramite il modulo contatti del suo blog chiedendogli di scattarle qualche fotografia. Alla fine, però, quella commissione finì per trasformarsi in una relazione e il giovane scoprì dopo qualche mese che Julie lo avesse scelto come suo fotografo personale non per il suo talento, bensì perchè si era presa una cotta per lui dopo aver visto le sue fotografie nella sezione "Su di me".

Si trovavano molto bene insieme e Paolo sentiva di aver trovato finalmente la ragazza giusta; vi era un unico momento del mese in cui i toni si facevano un po' più accesi fra di loro ed era quando il giovane avvocato rivedeva le statistiche degli scatti più visualizzati del suo sito.

Un solo scatto, infatti, continuava a svettare in alto nelle classifiche ed era l'inimitabile "Ragazza che sta per essere baciata", causando un po' di tensione in Julie che non riusciva a capire cosa avesse di così speciale.

«Tonight we will finally beat it» disse infatti riferendosi alla fotografia in questione.

Fece un occhiolino d'intesa al ragazzo che ridacchiò posando un bacio sulla sua guancia.

«I am sure we will».

Fine

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Mi odiate? Non ve lo aspettavate?

Lo so, é un finale un po' diverso da quello che solitamente si legge su questa piattaforma, ma dal primo momento in cui ho iniziato a scrivere questa storia, ho capito che Alex e Paolo erano "una" coppia ma non "LA" coppia :)

Spero che capiate il significato di ció che intendo :) non tutte le relazioni sono fatte per durare per sempre e Alex e Paolo ne sono la dimostrazione. Tuttavia, spero che questa storia vi abbia divertito, che abbiate apprezzato l'intento di creare qualcosa di diverso (anche se non so se ci sono riuscita!).

Vi vorrei dire che torneró presto con altre storie, ma l'ispirazione é momentaneamente finita, ma chissá magari fra qualche mese ci risentiremo!

Inutile ribadire che Paolo e Alex non torneranno piú, loro ora andranno avanti con le loro vite, cosí come le ragazze: Ida, Sveva, Valentina, Mia e Flavia.

Sappiate che saranno tutti molti appagati e avranno una bella vita :)

Di nuovo, grazie per avermi letta (e soprattutto commentata @Rob_Granger! Sei sempre carinissima!) per avermi dedicato parte del vostro tempo e scusate se gli art attack sono finiti, ma purtroppo il tempo scarseggia! :(

A prestissimo (spero!) <3

Con affetto,

Anto 

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