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Capitolo 48 - La lettura del copione

ALEXANDRA

La stanza per la lettura del copione è davvero grande e imponente. Al centro di essa, c'è un'enorme tavolo rettangolare, e tantissime sedie tutte attorno. La maggior parte dei posti a sedere sono occupati dagli attori del film e dallo staff della produzione. Appena sono arrivata ho avvertito subito che l'aria è molto tesa. Sembrano tutti quanti scalpitanti ed impazienti di iniziare. L'unica persona che manca ancora all'appello è Damien. 

- Ehi stagista, quando hai detto che arriva il tuo datore di lavoro? -  Mi chiede innervosita la sceneggiatrice, guardando il suo orologio da polso. 

- Il Signor Evans dovrebbe arrivare a momenti, comunque provo a chiamarlo - Le rispondo cercando di prendere tempo. 

Tiro fuori  il cellulare dalla tasca dei pantaloni e mi allontano di qualche metro. Il telefono squilla, ma lui non risponde. Continuo a chiamare, fino a quando risulta occupato. Cavolo! Che fine avrà fatto? C'è la prima lettura del copione con il resto del cast e lui non è ancora arrivato. Mi aveva detto di andare avanti e che sarebbe venuto in tempo. Adesso cosa dico alla sceneggiatrice? Sembra davvero arrabbiata. 

- Non risponde? - Domanda la donna, scuotendo la testa e picchiettando la penna sul tavolo.

- Il cellulare sembra essere spento. Adesso riprovo a chiamarlo -  

- Non possiamo scegliere un altro attore? Non voglio che lo faccia Damien Evans - Dice seccata la sceneggiatrice rivolgendosi al regista. 

- Per quale motivo non lo vuoi nella produzione? È perfetto per il ruolo del protagonista - Mormora l'uomo, in tono poco convinto, alzando le sopracciglia.

- Motivo? Lo sappiamo tutti quanti in questa stanza che non è portato per la recitazione. Rovinerà sicuramente l'intera produzione con la sua totale assenza di talento - Sembra molto infastidita dalla presenza di Damien in questo progetto. 

  - Damien Evans è un attore famosissimo. Una Star Mondiale. I suoi ultimi film hanno guadagnato tantissimo al botteghino. Non possiamo farlo uscire dalla produzione. Abbiamo assolutamente bisogno di lui -  Il regista sta cercando di convincere la sceneggiatrice a cambiare idea. 

- Non sai cosa vuole il pubblico? Gli spettatori desiderano vedere volti nuovi. Ne possiamo trovare a bizzeffe di attori migliori di Damien Evans per le strade della città. Inoltre anche un cane reciterebbe meglio di lui. Ho ancora i brividi per il suo ultimo film. Durante la visione sembrava che stesse leggendo la rubrica telefonica. Ha una totale mancanza di espressività e la sua dizione è pessima. Non lo voglio nella nostra produzione - Ribatte lei.

- Gli investitori sono assolutamente decisi ad avere lui nella produzione. Sai benissimo che i soldi non crescono sugli alberi. Senza i loro fondi non possiamo andare avanti con questo progetto. Inoltre lei è una delle migliori sceneggiatrici della zona. È capace con le sue opere di modificare completamente il modo di recitare di un attore. Sono sicuro che ci riuscirà anche questa volta - Dice il regista cercando di adularla. 

Sento aprire la porta della stanza e pochi attimi dopo Damien fa la sua entrata trionfale. Lascia tutti quanti a dir poco interdetti. Cammina con il portamento di un modello e sfoggia un elegantissimo completo nero di buona sartoria. Sulla testa indossa un paio di occhiali da divo del cinema sollevati sui suoi capelli scuri. 

- Ben arrivato, siediti pure - Dice il regista indicandogli la sedia davanti a lui. 

Damien si accomoda e si toglie la giacca, la lancia sullo schienale della sedia e si arrotola le maniche della camicia. 

- Portatemi un Caramel macchiato freddo con doppia panna. Ho la gola secca come il deserto. Ho bisogno di bere qualcosa - Dice Damien sfogliando il copione. 

- Che state facendo? Portategli subito quello che ha chiesto - Il regista probabilmente sa che Damien non ha un carattere facile e sta cercando di accontentarlo.

La sceneggiatrice sembra davvero irritata dalla situazione. 

- Vogliamo cominciare? Abbiamo già perso troppo tempo - Dice la donna guardando in malo modo Damien. 

La lettura del copione è finalmente iniziata. Tutti sono sistemati attorno al lungo tavolo e stanno provando le loro scene. Non avevo mai assistito ad una cosa del genere. È davvero bello vedere il lavoro che c'è dietro alla produzione di un film. Il mondo dello spettacolo è molto interessante. Ora sembra essere arrivato il turno di Damien. Ha appena cominciato a provare la sua parte. Il suo ruolo è quello di un figlio accusato dell'omicidio della propria madre. Spero che vada bene. 

- Cosa? Non sono stato io. Non avrei mai fatto una cosa simile. Come potevo uccidere la mia stessa madre? Perché non mi volte credere? Sono innocente. Lasciatemi and... - Dice lui recitando la parte scritta sul copione. 

 - Damien, sei stupido? Ti ho detto un milione di volte che non devi farla così - Lo interrompe la sceneggiatrice davvero scocciata dal suo modo di recitare.

Gli altri attori lo stanno guardando un po' con impazienza e un po' con ironia. Sembrano felici di vederlo in difficoltà.  

- Cosa ho sbagliato? - Chiede lui cercando di trovare un modo per rimediare. 

- La domanda dovrebbe essere: cosa non hai sbagliato? Non stai girando una commedia. Devi metterci il cuore nella tua recitazione  -  La donna assume un comportamento e un linguaggio pressoché sfacciato e da persona snob. Vuole proprio ridicolizzarlo. 

- Sto recitando adesso. Non mi sembra di star pelando le patate - Risponde innervosito Damien.

- Hai almeno controllato il copione in questi giorni? Se l'hai fatto, significa che non hai proprio talento. Non ti vergogni? Stai macchiando il nome di tutti i bravi attori su questa terra con la tua pessima recitazione. Sei proprio senza pudore - Dice lei in maniera sgradevole. 

- Senza pudore? Pessima recitazione? Stammi un attimo a sentire, molto prima che lei entrasse nel mondo dello spettacolo, io già avevo vinto migliaia di premi con il mio modo pessimo di recitare. Forse è il suo copione che non è all'altezza di un attore come me - Lui la risponde a tono senza peli sulla lingua. 

- Ho sentito bene? Il mio copione non è all'altezza? Non farmi ridere. Sei abbastanza conosciuto nell'ambiente per la tua mancanza di talento. Vieni scelto soltanto per il tuo bel faccino. Dovresti stare zitto e accettare i tuoi limiti -

- Credo di non aver sentito bene. Chi avrebbe dei limiti? Volevo essere educato, ma non riesco più a trattenermi. Il tuo copione fa schifo. Avevo accettato di essere il protagonista soltanto per il cachet che mi è stato offerto. Ma non ho più intenzione di girare questo film. Ho una reputazione da mantenere. Non posso mischiarmi in progetti di Serie B. Alex, andiamo via. L'aria in questo posto è inquinata. Non riesco più a respirare - Dice, invitandomi a seguirlo con un cenno.

Sono d'accordo con lui. Stranamente devo dargli ragione. Ha cercato di essere educato, ma purtroppo quella sceneggiatrice è troppo prevenuta nei suoi confronti. Meglio ascoltare le sue parole e andare.   

- Dove vai? Non ho ancora finito di parlare!!! - Urla la sceneggiatrice presa da un attacco d'ira.

Damien non risponde. Esce dalla stanza con passo deciso e non si volta nemmeno per guardarla. A volte vorrei essere come lui. È una persona risoluta e sicura di se. Un ragazzo davvero dal carattere forte. Come riesce a farlo? 

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