Capitolo 4 - Destino
Nel corso della vita incontriamo parecchie persone, ma solo alcune di queste lasciano un segno nella nostra esistenza. Se si è destinati ad incontrare una persona, la incontri e basta. Al mondo le cose che devono succedere, succedono, non importa cosa. Si dice che il primo incontro è per casualità. Mentre il secondo è provocato da una forza superiore a noi chiamata Destino. Il Destino non può essere alterato in nessun modo, è scritto fin dalla nostra nascita. Lo dobbiamo accettare nonostante tutto. Fa parte di noi ed è la cosa che ci distingue dagli altri. Ognuno al mondo ha un Destino diverso che però si può intrecciare con quello di un altra persona. Questo intreccio può portare ad incontri fortunati, ma allo stesso tempo potrebbe anche non farlo. L'aver incontrato Emily in questo periodo sfortunato della mia vita è sicuramente opera del fato. Lei è incredibilmente pazza, rude è non ha un minimo di buon senso, ma nonostante tutto ciò grazie a Emily sto imparando quanto sia importante avere una persona al proprio fianco.
Quella sera sono riuscito ad accompagnarla a casa senza problemi. Dopo il nostro discorso si è addormentata sulla mie spalle, e non si è svegliata finché non siamo arrivati vicino alla porta della sua abitazione. Visto che si era fatto tardi, è dovuta entrare di nascosto salendo sulla grata che porta alla finestra della sua stanza. Spero che i suoi genitori non l'abbiano scoperta. Cosa potrebbero pensare di una ragazzo che ha tenuto la loro figlia fuori di casa per tutto questo tempo? Sicuramente mi giudicheranno come un poco di buono. Se sentono anche che Emily puzza di Alcool crederanno a chissà cosa abbiamo fatto. Sto arrossendo e inizio a sentire più caldo del solito, ma che pensieri mi sfiorano la mente? Siamo solo dei ragazzini...
Questa mattina la scuola è più movimentata del solito. Oggi c'è la gita scolastica e tutti quanti sono esagitati per questo motivo. La destinazione è stata scelta dal comitato studentesco. Inizialmente si era pensato di visitare qualche museo, ma l'idea non piaceva alla maggior parte degli studenti. Per questo alla fine dopo una accesa discussione con i professori, si è optato per andare al Parco dei Divertimenti. Chissà se anche lei parteciperà?
L'autobus incaricato per accompagnarci fino a destinazione è finalmente arrivato. Si tratta di quei vecchi catorci che si usavano circa una ventina di anni fa. Speriamo che non succeda nulla per la strada, perché sicuramente non vendono più i pezzi per questo modello. Entro nell'Autobus per prendere posto. Appena entro, come sempre si incominciano a sentire i primi bisbigli.
- Metti la borsa sul sedile. Non si sa mai. Potrebbe provare a sedersi accanto a noi -
- Speriamo di no. Ho paura di quel ragazzo. Ha uno sguardo strano -
Per un momento mi sento veramente a disagio ascoltando quelle parole, ma poi continuo a camminare per cercare un posto libero dove sedermi. Dalla parte finale dell'autobus incomincio ad udire una voce.
- Justin, sono qui. Ti ho occupato un posto. Sbrigati -
Eccola. La sua voce è inconfondibile. Emily mi ha appena invitato a raggiungerla. Mi dirigo verso di lei il più in fretta possibile. Oggi indossa una maglia rossa e dei pantaloni stretti. Ha un paio di converse bianche e una collana abbastanza stravagante appesa al collo. La catenina ha un ciondolo molto strano. Credo sia un piccolo gufo con gli occhi verdi.
- Che collana particolare. Dove l'hai presa? -
- Ti piace? Non saprei. Era di mia madre. Me l'ha regalata un paio di anni fa per il mio compleanno. La trovo davvero carina. -
- Infatti è molto bella. Tua madre ha un ottimo gusto. Comunque da quando sei qui dietro? Non ti ho visto entrare a scuola questa mattina-
- Non lo sai che gli ultimi posti sono i più ambiti? Ho semplicemente fermato il Bus prima che arrivasse a scuola e mi ci sono fiondata dentro. Inizialmente il conducente mi ha detto di scendere, ma poi gli ho fatto credere di avere un problema alla gamba e mi ha gentilmente fatto rimanere. In questo modo ho preso gli ultimi posti per noi due -
- Sei veramente una donna dalle mille risorse -
- Sono una donna da sposare. Lo so -
- Comunque hai portato il lettore Mp3? -
- Certo. Lo porto sempre con me. Non potrei vivere senza -
- Menomale. Ho saputo che il viaggio è lungo. Almeno in questo modo il tempo passa prima -
Il conducente avverte tutti di sedersi ai propri posti e inizia a dare gas all'acceleratore. Tiro fuori dallo zaino il lettore Mp3 e porgo una cuffia nelle mani di Emily.
- Cosa vuoi ascoltare? -
- Per me va bene qualsiasi canzone. L'importante è sentirla insieme -
Come dovrei interpretare queste parole? Mi fanno battere il cuore.
- Perfetto, allora metto qualche canzone della lista "I need Romance" -
- Mi piace molto questo titolo. Tutti abbiamo bisogno di romanticismo nella vita. Un giorno voglio incontrare un uomo e amarlo con tutto il mio cuore -
- Ma cosa dici? Una donna deve stare con un uomo che la ama più di quanto lei ami se stessa. Deve conoscere qualcuno che sia disposto a sacrificare tutto per lei. Quindi non dare mai il tuo cuore tanto facilmente. Pensaci bene e analizza l'uomo che ti è accanto -
- Una donna deve stare con un uomo che la ama più di quanto lei ami se stessa? Hai ragione. Allora farò proprio come dici tu. Devo trovare un uomo di questo tipo -
Inizia a guardarmi con un sorrisetto sul viso. Pronuncia una cosa a bassa voce. Non riesco a sentirla.
- Cosa hai detto? -
- Nulla -
- Mi sembra di averti sentito parlare -
- No, ti sbagli. Non ho detto nulla, Justin -
Finalmente siamo arrivati a destinazione. Il parco di divertimenti dove siamo è il più grande della nostra città. I professori ci permettono di formare delle coppie da due e andare a visitare il luogo. Per fortuna questa volta non sono rimasto escluso e sono riuscito a formare una coppia anch'io insieme ad Emily. Nelle gite precedenti mi capitava di restare solo. Perché avevano tutti paura di accoppiarsi con me.
- Justin, quale attrazione proviamo per prima? Io avrei pensato alle montagne russe -
- Perfetto. Anche io avevo pensato proprio a quelle - Invece non è vero. Ho una paura matta dell'altezza.
Le montagne russe sono il male. Tutti si divertono a salirci sopra, ma io non sono uno di questi.
- Stiamo per scendere. Mantieniti forte Justin -
Da questa altezza sembra tutto più piccolo. Ho una paura tremenda. Per adesso stiamo andando abbastanza lentamente. Mi aggrappo ad un lato della maglia di Emily è inizio a stringerla. La velocità sta iniziando ad aumentare. Sto sudando freddo.
- Hai paura? -
- No, per nulla - Invece mi sto letteralmente facendo sotto
- Chiudi gli occhi Justin -
- Li ho chiusi -
- Pensa a qualcosa di piacevole. Il mare, le onde. Qualcosa del genere -
- Lo sto pensando - Sto pensando al nostro bacio al parco.
- Adesso puoi aprire gli occhi. E'tutto terminato -
- Veramente? Il giro è finito? -
- Si, da un pezzo. Siamo gli ultimi. Dobbiamo scendere -
Tutte le persone ci osservano divertite. Più che altro staranno ridendo di me che avevo gli occhi chiusi e tremavo come un cane.
- Andiamo a bere qualcosa. Che ne dici? -
- Prendiamoci due Frappé al Bar. Ok? -
- Perfetto. Ci vuole - Ho perso dieci anni della mia vita.
- Andiamo a gustarcelo dove sono tutti quegli alberi. Mi sembra un posto davvero carino -
- Va bene. Andiamo -
Mi prende la mano e inizia a trascinarmi.
- L'aria qui è davvero piacevole. Non trovi? -
- Si, è veramente rinfrescante -
Sta stringendo ancora la mia mano. Il cuore inizia a palpitarmi. Sembra mi stia uscendo dal petto. Bum, Bum. Questo è l'unico suono che percepisco in questo momento.
- Mi piace davvero tanto passare del tempo insieme a te -
- Già me l'hai detto ieri e l'altro giorno prima ancora. Justin anche a me piace passare del tempo con te. Lo sai -
- Rispetto a ieri, oggi mi piace 1000000 volte di più. Credo che tu mi piaccia davvero tanto. In questo momento mi stai stringendo la mano, e l'unica cosa che riesco a pensare e che vorrei farlo più spesso. Tutti i giorni, in ogni momento -
- Sei sincero? Pensi veramente tutto questo? -
- Si, ne sono sicuro -
Un altra persona si intromette nel discorso.
- Ragazzi è ora di andare. Si è fatto tardi. Salite tutti sull'autobus -
- Continueremo il discorso un altra volta Justin -
Si avvicina a me e mi stampa un bacio sulla guancia destra.
- Questo è un incentivo per quello che mi hai detto. Hai reso la mia giornata più bella. Grazie -
- Se continui in questo modo non rispondo più di me -
La prendo per un braccio. La stringo tra le mie braccia e avvicino le mie labbra alle sue. Sento il suo respiro a distanza ravvicinata.
- Adesso, finiamola qui - mi allontano di qualche centimetro.
- Cosa stavi facendo? - La sua faccia è diventata rossa.
- Ho fatto semplicemente quello che fai tu con me ogni volta che ci vediamo -
- Cioè? Cosa faccio? -
- Sconvolgermi e rendere la mia vita un completo casino -
Mi da una sberla sulla testa. Non una, ma due volte.
- Perché mi hai dato questi ceffoni? -
- Così, volevo farti provare quello che ho provato io in questo preciso momento. L'essere attraversati da qualcosa che non ti aspettavi e che è venuto come un fulmine a ciel sereno -
Questa ragazza mi piace da impazzire.
È una persona che sta riuscendo a trasformare la mia vita da grigia a colorata. Un vulcano di colori che mi sta travolgendo con la sua potenza.
Fine Capitolo...
Le Parole dette nel Bus da Emily: "Credo di averlo trovato. Nanetto!!!"
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