Capitolo 24 - Consigli
JUSTIN
La serata non è delle migliori. Il cielo appare aggrovigliato da nubi scure e minacciose. Iniziano a sentirsi i primi grappoli di fulmini scendere su di esso. Il vento è molto forte, e per questo motivo si sentono degli spifferi anche all'interno del cinema. Sono fermo davanti al bancone con in mano una tazza di caffè caldo. Ho molto sonno e non vedo l'ora di tornare a casa. Voglio stendermi nel mio letto e dormire per una giornata intera. Sono stanchissimo. Non c'è neanche uno spettatore nei paraggi. Probabilmente e tutta colpa del cattivo tempo. Sta iniziando a piovere, e il vento si sta facendo più intenso. Sarà meglio accostare la porta principale. Mi avvicino all'ingresso e la spingo verso l'interno. Torno al bancone e inizio a fare l'inventario. Dopo circa una quindicina di minuti, una ragazza appare come una fantasma davanti a me. Indossa una felpa e un paio di jeans. Sono fradici di pioggia. Il suo viso è pallido per il freddo. Sta tremando. La osservo bene, e la riconosco. Si tratta di Alexandra. La ragazza che frequenta la mia stessa scuola, e che mi ha aiutato la scorsa volta con quella truffatrice.
- Siete chiusi per caso? Ho visto la porta semichiusa e sono entrata -
- No, non ti preoccupare. Siamo aperti. Il cinema il mercoledì sera chiude alle due di notte. Sei venuta per vedere un film in particolare? Aspetti qualcuno? -
- No. Sono da sola. Che film mi consigli? -
I suoi vestiti sono tutti bagnati, e non riesco a non fissarla.
- Non ne sono usciti tanti in questo periodo. C'è un film d'amore, uno drammatico e un altro d'azione in programmazione. Tu che genere preferisci? -
- Non ho voglia di vedere qualcosa di romantico. Odio i film d'azione. Vada per quello drammatico. Quanto viene il biglietto? -
- Nulla. Offro io. Prendilo come un ringraziamento per l'aiuto della scorsa volta -
- Non posso accettare. Non mi sembra giusto. Non l'ho fatto per avere qualcosa in cambio -
- Insisto. Volevo già ringraziarti quel giorno, ma a causa dell'appuntamento che avevo, non ho potuto farlo come si deve. Ti prego d'accettare la mia sincerità -
- Va bene. Se la metti in questo modo. Accetto. In che sala dovrei andare? -
- La sala tre. Si trova in fondo al corridoio vicino ai distributori di merendine -
Sta ancora tremando. Credo che senta molto freddo. Cosa potrei fare per aiutarla?
- Non hai freddo? Vuoi che ti dia un asciugamano? La vado a prendere nello spogliatoio . Aspettami un attimo -
- Non preoccuparti. Non mi serve -
- Torno tra un minuto. Non muoverti. Aspettami qui -
Corro verso lo stanzino. Apro il mio armadietto, e tiro fuori un asciugamano pulito. Lo prendo e torno da lei.
- Scusa se ti ho fatto aspettare. Ecco l'asciugamano -
- Ti ringrazio. In questo modo mi farai sentire indebito verso di te. Non dovevi. Il tuo carattere è molto simile a quella persona -
Queste ultime parole le dice a bassa voce. Con un tono di tristezza.
- Di chi stai parlando? -
- Scusa. Di nessuno. Non preoccuparti -
Sembra sul punto di piangere, ma cerca di trattenersi. Si volta dall'altra parte, e si asciuga gli occhi. Ora è girata di spalle.
- Scusa se te lo chiedo. Hai litigato con qualcuno? Magari con il tuo ragazzo? -
Si volta di nuovo verso di me. I suoi occhi sono rossi.
- No, non ho litigato con il mio ragazzo. Non è una cosa del genere -
- Magari ti piace qualcuno e non riesci a confessare i tuoi sentimenti? Un mio amico si trova nella tua stessa situazione. C'è una ragazza che da poco è entrata nella sua vita. A piccoli passi si è fatta spazio nel suo cuore e nella sua mente. A lui piace tantissimo. Però non riesce a confessarsi. Ha paura di essere rifiutato -
- Stai parlando di te? -
L'ha capito? Pensavo di essere stato molto vago. Come ha fatto?
- No, di un mio amico. Sta cominciando a fare caldo. Vero? -
Mi sposto in un lato per non farmi vedere. Sto arrossendo per la vergogna. Fingo di sventolarmi. Adesso sta sorridendo.
- Sono curiosa. Posso farti delle domande sul tuo amico? Intendo sulla relazione tra lui e la ragazza -
Dovrei rispondere alle sue domande? Devo aprirmi con lei? Non penso che sia una persona cattiva, e poi potrebbe darmi dei buoni consigli.
- Va bene. Dimmi -
- A questa ragazza piace lui? -
- Credo di si. Sembra che anche lei sia presa da lui. Gli ha detto che lo trova illegale con gli occhiali. Gli ha chiesto di indossarli solamente in sua presenza -
- Capisco. Passiamo alla seconda domanda. Il tuo amico è buono con lei? -
- Cerca di fare il possibile. La vuole davvero bene. Farebbe di tutto per vederla sorridere -
- Terza domanda. Cosa gli piace di questa ragazza? -
- I suoi occhi, la sua bocca, il suo profumo, la sua voce... Tutto. Non c'è una singola cosa che non gli piaccia di lei -
- Ultima domanda. Quante volte al giorno pensa a lei? -
- Non c'è un singolo momento in cui non la pensi. Almeno è questo che mi ha detto -
- Justin, il tuo amico è innamorato perso. Dovrebbe confessarsi. Almeno questo è il consiglio che posso dargli -
- Davvero? Dovrebbe farlo? Se poi viene rifiutato? -
- Un rifiuto? Essere rifiutati non è una cosa così terribile. Il tuo amico sembra davvero preso, ed è un ragazzo d'oro. Almeno si capisce questo dalle tue risposte. Se la ragazza non lo accetta, e lei che ci perde -
Dovrei confessarmi? Se poi mi rifiuta? Quando ti piace davvero qualcuno, è difficile dirlo ad alta voce. Non riesco ad esprimere a parole i miei sentimenti. Dovrei seguire il consiglio di Alexandra?
- Comunque stavamo parlando di te. Perché abbiamo parlato del mio amico? -
- Non saprei. Com'è entrato nel discorso? -
Credo di essere stato raggirato. Volevo sapere il perché delle sue lacrime, e alla fine gli ho raccontato dei miei sentimenti verso Emily. Il film dovrebbe essere già iniziato. L'ho trattenuta troppo.
- Scusa, ti ho rubato un sacco di tempo. Il film è iniziato. Meglio che ti sbrighi -
- Non preoccuparti. L'ho fatto con piacere. Spero che il tuo amico possa essere felice con quella ragazza. Augurargli buona fortuna da parte mia -
Si dirige verso la sala. La osservo andare via da dove mi trovo. Non sembra essere felice. Credo che abbia scelto una film drammatico per sfogarsi. Alexandra a tratti sembra essere simile a me. Non vuole mostrare le sue debolezze ad altre persone. Ha un dolore interno che la sta divorando. Sono sicuro di questa cosa. Anche se non lo dice a parole. Alcuni cuori si capiscono reciprocamente anche nel silenzio.
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