Paul era a casa solo essendo che i suoi genitori erano partiti per Firenze per lavoro.

Stranamente non riusci' a prendere sonno, pensava ad Eleonora, ai suoi occhi,era come se ne stesse innamorando. Continuava a girarsi nel letto nel tentativo di prendere sonno ma niente. Riusci' ad addormentarsi solo verso le 3 di notte.

Stava sognando, ma non era un sogno normale,era più particolare. 

C'era una donna, con gli abiti stracciati e sporchi di sangue con le spalle girate a lui.Paul la chiamava ma nessun risultato,lei non si girava. Poi, la donna si girò e comincio a fissarlo con i suoi occhi bianchi. Aveva la pelle tutta rinsecchita,con varie feriti su cui gli occhi che perdevano sangue, il petto squarciato da cui non si vedeva il cuore ma solo un buco nero, come se al suo interno non ci fosse altro che il nulla.

La donna chinò il capo e inizio a ridere,ridere, ridere in maniera molto spaventosa e iniziò ad avvicinarsi a Paul. Man mano che si avvicinava le sue unghie si allungavano sempre di più fino ad diventare delle lame molto affilante. Paul cercava di svegliarsi, ma niente, quell'incubo non voleva finire.

La donna rimase a fissarlo con un sorriso inquitanta per poi avventarsi su Paul con un grido disumano.

Paul riusci' a svegliarsi. Era tutto sudato a causa della paura ed respiravaa fatica, ma il terrore non fini'.

Si accorse che la porta della sua camera era aperta con la luce del corridoio che entrava dall'apertura della porta.

"m-mamma sei tu?sei tornata" disse Paul.

Ma niente, non ci fù nessuna risposta. Lui rimase a fissarla impaurito.

All'improvviso la porta si apri' e la donna che sogno si avventò su di lui ridendo, sporcandogli la faccia di sangue che gli usciva dalla bocca.

"tu e i tuoi amici sarete nostri, prenderemo le vostre anime portandole all'inferno dannandole per sempre" disse la donna.

La donna gli afferrò il braccio con una tale forza che Paul era difficile uscire dalla presa. Lo guardò dritto negli occhi e li graffio il braccio.

"un ricordo,per non scordarti di questa notte"

Paul urlò dal dolore e accese subito la luce del suo comodino facendo sparire la donna.

Paul iniziò a tremare come mai e iniziò a ripetere che tutto ciò che aveva vissuto era stato solo un incubo  finchè non guardò il braccio. Sanguinava molto e il dolore era molto forte.

La madre di Paul era un medico per cui' insegnò a Paul a medicarsi in caso di emergenza con la cassetta che si trovava a casa.

Paul controllo la ferita. Era molto grave, ma per fortuna non prese nessuna vena. Era molto profonda. 

Paul scese in bagno e prese il dissifettante che era nella cassetta. Prese la fascietta e se la mise in bocca per tenerla mentre si versava il dissifettante sulla ferita. Strisse i denti per il dolore ma il peggio doveva ancora arrivare, aveva bisogno di punti per chiudere la ferita. Si mise i punti con fatica e poi si fasciò la ferita.

Pensò molto a quella donna e a quella frase e riusci' a collegare questi avvenimenti a quella chiesa, in qualche modo avevano evocato le tre sorelle e ora non li avrebbero più lasciati andare come aveva detto la strega.

Tornò nel letto e cercò di addormentarsi ma la paura ormai lo aveva avvolto e per tutta la notte non lo lasciò più fino all'in domani mattina.

La mattina si doveva incontrare con Jack ed Eleonora a casa di Jack verso le 9.

Usci' da casa con l'inquetudine su di lui, il senso di avere qualcuno alle sue spalle non lo lasciava più.

Quandò arrivò Eleonora gli saltò addosso abbracciandolo forte. 

"ragazzi, voi avete avuto incubi per caso?" domando Paul.

"per fortuna no" rispose Eleonora

"io si, e non era più di tanto un'incubo,ma qualcosa di molto più pauroso"

"mi stai spaventando" disse Eleonora

"non so come spiegartelo, ma qualcosa o qualcuno è entrato in casa questa notte procurandomi un taglio sul braccio" disse Paul monstrandogli il braccio.

"cazzo amico, se te lo sei fasciato è sicuramente grave"

"lo è, era una donna, molto malandata, con uno squarcio nel petto, gli occhi bianchi e dalla bocca perdeva sangue"

" la seconda sorella, la prima che fu colpita al cuore" disse Jack

" o ma che cazzo, parlate come se fosse in fottuto film horror, potrebbe essere stato pure un incubo e quel graffio te lo potrebbe aver fatto il tuo gatto" disse Eleonora

"il gatto?quello non farebbe del male neanche ad una mosca, abbiamo evocato qualcuno e non si lascerà andare finchè non avrà le nostre anime" disse Paul

"ma che cazzo" disse Eleonora con una risata forzata mentre si metteva le mani nei capelli

"el calmati" disse Jack

"NO CHE NON MI CALMO JACK CAZZO, IERI SERA SIAMO ANDATI IN QUELLA FOTTUTA CHIESA E ABBIAMO EVOCATO CHI SA CHI, E ORA CI VUOLE PRENDERE, MA VE NE RENDETE CONTO O NO, E COSI' FOLLE MA ANCHE IO IERI HO PERCEPITO QUALCOSA MA HO LASCIATO PERDERE PENSANDO CHE FOSSE SOLO UNA MIA IMPRESSIONE E ORA GUARDA, HANNO FERITO PAUL" disse sedendosi su un gradino.

"ci sarà pure una soluzione" disse Paul

"mia madre è appassionata di occultismo e ha vari libri e articoli di giornali, magari troviamo qualcosa li su questa leggenda, possiamo salire ora, non c'è nessuno in casa,mia madre è andata da mia nonna e mio padre è a spassarsela con qualche puttana"

"ancora non si è risolta la tua situazione?" disse Eleonora

"no per niente, ma ora lasciamo perdere, dobbiamo risolvere questa situazione"

" si è alla svelta" disse Eleonora.

FINE DEL TERZO CAPITOLO