3. Occhi verdi e non somiglia a Hermione Granger
è Hermale Metale, per chi non si ricordasse!
"No ma che ne sai sul serio di quando si allena Barry? L'hai già stalkerato?"
Adoro questi neologismi, mi ha detto Olanda.
"Ma ti piace o no?"
"Geco basta fare il misterioso con me!" gli urlo sottovoce mentre rientriamo.
"Dai che ora dobbiamo separarci, arrivederci mia adorata!" mi prende in giro, ma ha ragione, ora in effetti seguiamo due corsi diversi, lui teatro, io pittura.
"Fottiti, attorucolo da strapazzo che non sei altro!"
Attingerei spesso e volentieri dagli insulti e dalle frasi di Topolino, ma cercherò di non mettere troppo in mostra la mia sconfinata cultura...
"Bye bye baby!"
Le ore di arte sono comunque le mie preferite, anche se non c'è Geco.
Entro in classe e mi viene in mente perché chiamo Hermale Maurizia. La prof di arte la chiama sempre così.
Ma perché? Il mistero si infittisce, restate con noi, cari amici telespettatori, è di vitale importanza risolverlo. Che dite? Meglio Maurizia che Hermale Metale?
Certo che Hermale è proprio diversa durante le ore di arte, per quello facevo fatica a riconoscerla. Si toglie il ciondolo gigante che porta al collo per evitare di macchiarlo e si lega i capelli lucenti e setosi. Lucenti e setosi come se il vello d'oro fosse invece la seta d'oro, cioè invece dell'ariete gli argonauti cercavano un baco da seta... ok la smetto!
Poi come tutti, è obbligata a mettersi un grembiulaccio per non sporcarsi. Mentre andiamo a cercare i grembiuli nell'armadio, cerco di osservarla da vicino.
Sono così discreta, ovviamente, che si accorge subito di me e mi guarda con occhi tristi.
Ma che vuoi? Ci hai anche occupato il posto!
"Ragazzi, oggi basta con la tecnica, passiamo alla pittura da modello! Ormai avete imparato a dosare i colori, sfruttare i tipi di pennelli, creare sfumature ed è ora di passare a ritrarre qualcosa dal vero!"
Sempre così entusiasta, la prof Corealove...
"Cominceremo con una natura morta" dice tirando fuori un cesto di frutta.
"Avete solo queste due ore, la frutta dopo la darò alla mensa dei poveri di Matrira. Vediamo come ve la cavate!"
Metto le cuffie e faccio partire la mia solita boy band. Quella preferita, devo ancora trovare un nome degno di nota.
Mi perdo nella musica e mi isolo dal mondo, mentre dipingo tutto svanisce come orme sulla sabbia quando passa il mare.
Finiscono le due ore, tolgo le cuffie e guardo il mio risultato, gli altri se ne sono già andati... ehi! Non è male francamente!
Sento una presenza, accanto a me c'è Hermale. Mi giro, si scioglie i capelli, una cascata. Un'ondata di profumo di shampoo mi assale, è lo stesso di Tomma, quello alla camomilla e rosa della marca Fikeira.
Anche per lo shampoo Fikeira scrivetemi in privato. Se Olanda ha una capacità, è quella di riconoscere fragranze di shampoo e profumi.
Non mi piace come odore, mi ricorda troppo Tomma Hanks. Mi alzo e getto un'occhiata quasi sprezzante a Hermale, allontanandomi da quella nuvola di camomilla e rosa.
Anche Hermale mi guarda, visibilmente impacciata.
Che cazzo vuoi?
Non immaginatevi Olanda come Giovanni quando Aldo lo fissa dal taxi...
...o come il macellaio che dice "ma che cazzo ne so?" dei meme...
oops troppo tardi.
Tiro fuori il cellulare.
Geco: "Dove seeeei scemaaa?"
Olanda: "Arrivooooo"
Geco mi aspetta alla fermata del bus fuori, c'è un bel po' di gente, il bus è in ritardo.
"Oh come è andata il teatro amo?"
"Bene dai, stiamo inventando uno spettacolo."
"Ah sì e te che parte fai?"
"Non so, non c'è ancora un personaggio abbastanza figo per me... te con la pittura?"
"C'è quella Hermale che mi guarda in modo strano e poi se la tira un sacco, spero di non avere addosso l'odore del suo cacchio di shampoo."
"Sai però che suona proprio bene? Peccato che da quando è ricominciata la scuola, non si sia più sentito parlare di concerti..."
"Meglio così, così non vedi tu sai chi..." Jack lo squartatore?
"Già!" e mi schiocca un bacio sulla fronte.
"Senti io torno a casa a piedi, qui c'è troppa gente e devo dar da mangiare a Genni"
"Ok, amo, salutamela!"
Indovinate cosa fa mentre torna a casa a piedi?
Rimetto le cuffie e finisco di ascoltare per l'ennesima volta l'ultimo album della mia boy band preferita. Ancora non ho il nome, mi dispiace.
Anzi, no, ascolto i Tippete Brothers, come se Geco fosse con me. Fregati!
Arrivata a casa, passo accanto alla cassetta della posta, c'è una lettera che sporge.
Mi aspetto che sia per i miei, invece è per me.
UNA LETTERA PER ME???
La carta è profumata, ma non capisco di cosa.
E si vede che la capacità di Olanda non è così sviluppata!
Entro in casa e dopo aver dato da mangiare a Genni, la apro, con mani tremanti.
Il profumo è più intenso, ora.
Signori preparatevi, perché, citando il grande maestro Ferretti, viva la merda.
Divoro con lo sguardo quelle parole scritte in una grafia semplice e pulita.
"Ogni giorno ti cerco, sei il mio primo pensiero quando mi sveglio. I miei occhi non sono mai sazi della tua immagine, mentre i tuoi non si sono mai soffermati su di me.
Mi consolo dicendomi che, così, posso guardarti senza disturbarti, posso sorriderti quanto ti meriteresti, posso posare i miei occhi dove vorrei che tu mi dicessi di accarezzarti, senza che la mia persona ti deluda.
Ma non posso più restare nell'ombra, vorrei che almeno i miei pensieri arrivassero al tuo Olimpo, per farti sapere che, nella moltitudine, c'è qualcuno a cui piaci da morire.
Se solo..."
Mi fermo un attimo, prendo il respiro.
Ero tentata di scrivere la migliore catchphrase di sempre ("Che cazzo vuoi?" ) ma forse qui era di troppo.
Non so perché mi salgono delle lacrime agli occhi. Questa lettera non può essere per me, sto leggendo i segreti di qualcun altro. La ripiego senza finirla.
Argh che stratagemma infimo farle chiudere la lettera prima che finisca...
Questa lettera è per qualcuno come Barry Spyles.
O come Tomma Hanks.
p.s. ditemi di cosa preferireste saperne di più:
A. la filantropia della professoressa Corealove
B. la profumeria di San Giovannino di Matrira
C. la storia del baco da seta d'oro
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