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15. Sono viva

Riassunto delle puntate precedenti:

Una dolce ragazza, che risponde al dolce nome Olanda Ztuppazzoni, vive un'esistenza delle più banali: ha un migliore amico gay, Geco, ha la cotta per il figo della scuola, il mitico e unico Barry Spyles signori, ha la nemica-cheer-leader-cretina, Tomma Hanks, e i genitori che vanno, ma anche, attenzione, vengono.

Vive nella ridente cittadina di San Giovannino di Matrira, in cui si fa fieramente finta di essere in America, perché basta con le ragazzine che vanno a Los Angeles e poi frequentano il liceo Giosuè Pascoli ed è tutto dannatamente simile a Catanzaro, ribaltiamo gli stereotipi!

Ma non è finita qui! Un misterioso ammiratore, M, le scrive dei biglietti tanto strani quanto intriganti, almeno per lei, e una ragazza dannatamente figa sotto tutti i punti di vista, Hermale Metale, le provoca delle strane reazioni, tipo che se la mangia con gli occhi, ma questo Olanda, non lo sa o fa finta di non saperlo, almeno fino a qualche minuto fa.

Dimenticavo, c'è una voce fuori campo che fa quello che le pare, sono io.

"Ti sei persa in bagno?" mi chiede Hermale appena mi vede... come posso rispondere per non sembrare cretina, ma anzi brillante?

"Sì."

Geniale, soprattutto continua a sorridere come un'ebete, stai andando alla grande.

L'ho spiazzata, mi maledico per la risposta da celebrolesa, mentre la osservo. I suoi occhi chiari illuminano la stanza, la sua bocca, color di rosa, mi invita a sorridere e la sua pelle mi chiama, mi spinge lo sguardo verso punti solitamente nascosti, ma oggi visibili grazie a quella maledetta canottiera striminzita. Vorrei averle io quelle...

"Va tutto bene Olanda, sul serio?" mi interrompe la sua voce. Mentre sto per risponderle, sento vibrare il cellulare nella tasca dei pantaloni. 

Chi ci ha salvato dalla perla di risposta che stavi per dare?

Geco! Ma non ha teatro a quest'ora?

G: "OMMIODDIO OLLI! Barry è al corso di teatro! La prof l'ha chiamato per spiegarci come funziona il pony visto che ci sarà una scena così!"

Lo so che è una scusa pessima per tirare in ballo il buon Barry, ma lo spettacolo di teatro della San Giovannino di Matrira American High School è PROPRIO incentrato sullo sport del pony, come High School Musical e il basket praticamente. 

G: "Mado amo, sarà una bitch ma è così figo!"

Ma poi non l'avevano visto tipo mezz'ora prima?

Barry!  Colui che gioca con il cuore di Tomma e... con il mio? 

"La prof mi ha chiesto di venirti a chiamare, ma se vuoi ti lascio sola ancora un po', hai l'aria abbastanza..." comincia a dire Hermale.

"No!" urlo, interrompendola. 

Urla che ti passa, dai. 

"Allora andiamo?" mi chiede insicura.

Annuisco e mi avvicino a lei, verso l'uscita del bagno. Mi fissa, come al solito, con un sorriso compiaciuto ma anche adorabile, ma come fa a piacermi una ragazza? Io sono persa di Barry, ne sono sicura. Quando passo davanti a lei, che finora non si è mossa, mi accompagna verso la porta appoggiando la mano sulla parte bassa della mia schiena. Chiudo gli occhi, involontariamente, e rallento, per dilatare questo momento, sentire meglio il contatto tra le nostre epidermidi, ma poi sento le sue dita allontanarsi, dolcemente. 

Mi rendo conto che sono ferma. 

"Dai Olanda, di questo passo non arriveremo mai in classe!" mi dice scherzando, ma sento un velo di preoccupazione nelle sue parole. 

"Scusami, sono un po' confusa..." cerco di rassicurarla e ancora una volta incateno i miei occhi ai suoi, e dire che cinque minuti fa stavo ridendo come una cretina da sola in bagno!

Sì, sei un po' altalenante come mood, in effetti.

"Senti, non sarò Geco, ma se hai bisogno di parlare un po' possiamo fare una pausa, poi dirò io a Corealove che stavi male."

Distolgo lo sguardo, con uno sforzo sovrumano, di cosa voglio parlare del resto? Del fatto che sono innamorata di un ragazzo che piace a tutte le etero della scuola? O del fatto che mi perdo costantemente a contemplare una tipa che fa girare la testa già a quelli del college, per non parlare dello stesso Barry? Una che suona in una band fantastica, è un'ottima amica perfino con quella stronza di Tomma, ha un fisico da paura e dei capelli che muoio dalla voglia di toccare? Sento che mi sto arrabbiando con me stessa, per la mia mediocrità, che mi consente al massimo di essere elogiata da qualche creep anonimo che si fa chiamare M, e banalità di gusti.

"Ehi, guardami, per piacere..." mi accarezza il viso e mi ritrovo ad osservare i suoi occhi impensieriti. Prima che abbassi la mano, le prendo il polso, per continuare a sentire le sue dita, ora sul mio collo. 

Mi guarda improvvisamente con stupore, come se mi vedesse per la prima volta. 

"Olanda..." 

Non dico nulla e, improvvisamente, mi rendo conto dell'esistenza di una possibilità che non avevo ancora considerato...

Dai, dai, dai!

E se anche a lei piacesse Barry?

Ma cazzo, ma la zappa sui piedi proprio! Ma anche George Michael sta porconando! Vabbè non è una novità...

"Hermale, cosa ne pensi di Barry?" le chiedo con voce tremante.

Le sue iridi si velano immediatamente di delusione. 

Di bestemmie vorrai dire, si velano di bestemmie. 

Si allontana di colpo, strattonando il polso che stavo ormai stringendo. 

"Abbiamo un'altra vittima del capitano Spyles?" mi domanda nervosa, quasi amareggiata. Per lei sono solo un'altra vittima? Un'altra oltre a Tomma la superficiale? Ma che cazzo vuoi?

Eccallà

"Non sono fatti tuoi. O sei gelosa?" le rispondo male anch'io.

Veramente sei te che l'hai tirato in ballo.

"Gelosa di chi? Di un bellimbusto che canta due canzoni che mi piacciono?"

"Beh, non sono le sue uniche qualità!" Perché lo sto difendendo?

"Ah sì, dimenticavo il fatto che fa il cascamorto con tutte e che gioca al meraviglioso sport del pony, sai che roba!"

Non insultiamo il pony per piacere.

"Tu non lo conosci abbastanza!" urlo con voce acuta.

"Te di certo non conosci me abbastanza, Barry non potrà mai interessarmi. Io torno in aula, te fai quello che ti pare, dirò che non ti sentivi bene. Ciao." mi risponde con voce ferma e mi abbandona lì. 

Vorrei fermarla, gridarle di aspettarmi, correre ad abbracciarla, ma non posso, non ha senso, sono una stupida, non la merito. Appena vedo la sua silhouette sparire dentro la porta dell'aula, mi avvio anch'io. 

Pazzesco.

Mi siedo in silenzio. 

"Ti senti meglio Olanda?" mi chiede con gentilezza la professoressa. 

"Sì, grazie." sussurro senza alzare gli occhi dal mio banco. 

"Finisci con calma il tuo ritratto, sta venendo un capolavoro, ne sono molto contenta, te e Maurizia vi state superando, davvero!"

Maurizia, ovvero Hermale, sta zitta e rimane concentrata sul suo lavoro. Passiamo il resto del tempo così, fino alla fine dell'ora, quando Corealove ci sfila i fogli dal banco e annuncia di volerli appendere, anche se non sono finiti. 

Eccoci allora l'una accanto all'altra, anche se solo sulla carta. Lei svetta sul mio foglio, fedele à sé stessa, bella e intensa, così come, innegabilmente, la vedo io. Poi osservo la mia immagine e rimango a bocca aperta: mi appare una ragazza affascinante, ma che mi somiglia, tantissimo, disegnata a mezzo busto, con tratti netti e delicati allo stesso tempo, circondata da quelli che, secondo Hermale, sono i miei pensieri: libri, strumenti musicali, pennelli, colori. 

Sento l'estremo bisogno di parlarle, ma quando mi giro è sparita. 

Mmm mmm M M M qualcuno ha capito qualcosa forse? Secondo me Olanda è come l'ispettore Clouseau, che onora questo capitolo con la sua foto, non capisce un cazzo ma alla fine ci arriva. 


(questo capitolo non sarà il top, ma volevo riprendere a scrivere e questa storia non mi crea tanti problemi, anzi mi rilassa)














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