Captitolo 17♤
~Ciel Pov
Non so da dove iniziare.
È morto e io non posso farci nulla.
-Sebastian, uccidi questi mostri
-Yes, my lord
In pochi attimi tutti annegano nelle pozze del loro stesso sangue.
Vi chiederete "Non hai pietà?".
In questi casi no, come quando Elizabeth è stata uccisa.
Ho massacrato tutti gli uomini.
Ma non capisco come possa accadere a me, sono morte le uniche due persone a cui io abbia mai provato sentimenti, per di più davanti ai miei stessi occhi.
Il conte Y/N intanto tra le mie braccia, ad occhi chiusi, soffre in silenzio.
Gli tasto il polso e non sento nulla, passo poi al collo e mi si riaccende un fiamma di speranza.
-Sebastain! Basta giocare
Con ancora le ultime lacrime scendere, a fatica mi alzo con il conte in braccio.
-Dobbiamo portarlo da un dottore, è ancora vivo
-Lo sarà per poco, Signorino, il battito è molto debole
-Stai cercando di complicarmi le cose e mettermi ansia per vedermi piangere come un bambino di 6 anni?
Lui fa un cenno con la testa come di scuse e prende il conte con delicatezza.
Con una corsa veloce ma allo stesso tempo delicata per non peggiorare la situazione di Y/N, corre verso qualche ospedale vicino lasciandomi da solo in mezzo ai cadaveri.
Avrei dovuto uccidere io l'uomo che ha ucciso Y/N.
Nelle vene mi passa l'ira omicida che ogni umano contiene nel corpo anche se nascosta.
Sfilo la pistola dalla tasca e sparo tutti i colpi al cadavere dell'assassino.
Come descrivere l'odio di questa situazione?
Sentendomi osservato comincio la mia camminata verso l'ospedale.
Mi vergogno a piangere in pubblico ma trattenersi è difficile.
Le persone mi fissano ad ogni passo che faccio, come fossi un bambino indebolito e abbandonato come un cane.
Quando è morta Lizzy non avevo provato questa sensazione, ma ora mi rendo conto che forse le mie emozioni per lei non sono forti e sincere come quelle provate con lui.
Forse il destino è sempre stato questo, incontrarlo e innamorarmi di lui.
Ma ora è morto per una mia colpa, e non c'è nulla che io possa fare.
-Ciel... svegliati...
Una voce soave mi sveglia mentre un raggio di sole si posa sui miei occhi.
-Devi alzarti o dovrò farti compagnia tutto il giorno...
Apro gli occhi e sopra di me c'è Y/N con la camicia da notte con i primi bottoni aperti lasciandomi vedere il suo bellissimo torace.
-Y/N...
I suoi occhi fondono bellezza e pace nella mia anima, tanto che credo Sebastian la sputerebbe all'istante.
Piano piano tiro fuori la mano dalle coperte come per metterla sulla sua guancia e accarezzarla.
In quell'istante il suo volto svanisce e appare quello di Sebastian.
-Signorino...?
-Rovini sempre tutto... *sospiro* come sta lui?
-Non ci sono novità
Con quelle parole il mio futuro ormai grigio, diventa nero come l'inchiostro e la sagoma di T/N non la si distingue da nessuna parte.
Sono passati due giorni e di lui neanche una piccola speranza.
Sono venuti a farmi "compagnia" Lau con sua sorella, per quale ragione non so e i miei servitori sono così preoccupati che quasi mi sembra facciano tutto meglio del solito.
E io dovrei andare oltre a questa situazione, ma mi sembra impossibile.
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Spazio Autrice
Purtroppo sono stata molto impegnata in questi giorni e avviso che le pubblicazione saranno più lente di come lo erano prima, scusate.
Ma intanto grazie davvero per le 280 letture! Sono davvero felice :)) devo festeggiare, pensavo facesse schifo.
Grazie davvero♡
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