76: Sorprese per Serena [parte 2]
Serena's Pov
Sento dei nitriti. Ma che cosa significa?
"Mettiti qui." mi dice Franco facendomi appoggiare ad un muretto.
"Ma... siamo in un maneggio?" chiedo con un mezzo sorriso.
"Sì, proprio in un maneggio!"
"È bellissimo!"
È bellissimo, sì, ma...
"Franco... i-io non posso più andarci!"
"E chi te l'ha detto?" chiede. "Ascoltami: lo sai chi mi ha consigliato questo posto?"
"Chi?"
"Francesca!"
"COOOOSA?" esclamo stupita.
"Proprio Francesca! Qui c'è una sua carissima amica, Giada, che è come lei e come te! Suo fratello Gabriele sa che lei ama molto i cavalli e ha trovato un sistema per addestrarli e istruire i ragazzi. In alternativa..."
"In alternativa?"
"Gabriele!" lo chiama Franco.
"Ciao Franco!"
"Gabriele, lei è la ragazza di cui ti parlavo."
"Ah, tu sei Serena! Piacere!" dice.
"Il piacere è tutto mio!"
"Gabriele, mi daresti una di quelle corde per unire due cavalli?"
"Sì, tieni!"
Detto questo Gabriele mi prende per mano e mi porta con sé.
Siamo vicini ad un box, credo, che lui apre.
"Vieni fuori, Angel!" le dice dolcemente.
Sento degli zoccoli e un destriero mi si avvicina.
"Angel, lei è Serena." dice dolcemente. "Serena, lei è Angel." Mi prende la mano e mi permete di accarezzarla. Angel china subito la testa.
"Ciao, Angel!"
"Lei è molto buona, come te!"
Arrossisco a quel complimento. È molto gentile!
"Vuoi provarla?"
Una lacrima abbandona i miei occhi incapaci di vedere.
"Io... non posso" sussurro.
"Perché non puoi? Se tu vuoi puoi tutto" dice Gabriele.
Sento qualcuno avvicinarsi. Un altro cavallo.
"Chi è?" chiedo preoccupata.
"Sono Franco."
"Franco..." gli dico esitante.
"Ah, vedo che hai conosciuto Iris!" dice Gabriele. "Ora le attacco l'una all'altra, poi potrete fare un giro, va bene?"
Lui avvicina le due cavalle e subito dopo averle attaccate l'una all'altra mi fa montare in sella ad Angel. Ci spiega come funziona, poi ci permette di andare a fare una passeggiata.
"Pronta?" mi chiede Franco.
"Non lo so... e se si sbizzarrissero?"
"Abbiamo il casco, e poi sai che loro sono bravissime" dice lui con calma.
"Va bene, posso farcela!" dico.
Lui inizia ad andare al passo, è tranquillo, e io sento il vento tra i capelli e sul viso. È davvero stupendo.
"Ma... dici che potrei anche nuotare?" chiedo ripensando alla gioia che mi dà l'acqua.
"Io credo che sia possibile." risponde Franco con un sorriso.
Come lo so? Ho imparato ad ascoltare i sorrisi.
"Aspetta, forse c'è qualcuno a cui potremmo chiedere."
Ricordo che Francesca pratica questo sport, quindi forse...
"Potremmo chiedere a Francesca! Ma dobbiamo andare a casa per farlo!"
"Non c'è bisogno..." dice una voce femminile che riconosco subito.
Lei è in groppa ad un cavallo, ma...
"È da sola." risponde Franco ad una domanda che mi ponevo mentalmente.
"Serena, sono qui! Puoi chiedermi quello che vuoi!"
"Ma... come fai ad andare a cavallo da sola? Cioè, senza... accompagnamento da parte di..."
"Beth mi conosce. È la cavalla che mi sta gentilmente accompagnando... Comunque lei è addestrata e conoscendomi bene, mi aiuta."
"E... per l'altra faccenda?"
"Si può fare." mi dice Francesca. "Ora ti spiego: in pratica ci fanno partire con un: "Via" o un fischio, ci muoviamo costeggiando il muro o eventualmente la corsia e quando arriviamo ci toccano in testa con un bastone che ha una pallina morbida sulla punta. Lo strumento in questione ha un nome carino, che mi fa un po' ridere, lo sai?"
"Davvero?"
"Sì, davvero!"
"E come si chiama?"
"Si chiama: "Tapper"!"
"Wow!" dico con un sorriso. "E tu... senti... avresti qualcosa da consigliarmi?"
Lei resta in silenzio per qualche istante, poi la sento sussurrare qualcosa e immagino che sia diretto al cavallo.
"IDEA!" esclama, ma la cavalla sembra non scomporsi.
"Che ti prende, sei impazzita?"
"In un certo qual modo... sì" risponde lei. "Sai, ad inizio luglio io e la squadra di nuoto facciamo una cosa bellissima. L'attività in questione è una sorta di campo estivo in una piscina all'aperto. Che ne dici? Ti va di provarci?"
"Magari!" esclamo felice.
"Va bene, allora parlerò con la squadra e ti porterò con me!" dice Francesca per poi prendermi per mano.
"Lo faresti?"
"Che domanda è questa, Serena? È ovvio che lo farei!"
"Ma lo faresti davvero davvero davvero?" chiedo parlandole come una bimba parla alla sua mamma.
"Davvero davvero davvero" risponde lei con una stupenda risata.
"Non illuderla" dice una voce maschile che non conosco. "Sai meglio di me che quelle come voi non possono fare niente!"
Sento il corpo della ragazza al mio fianco irrigidirsi e la sua voce dire: "Non la sto affatto illudendo, e sai perché? Perché anche io faccio tutto questo, Samuele! E ora è meglio che tu vada... Magari ad infastidire qualcun'altro!"
Sento i passi del ragazzo allontanarsi e mi viene da piangere. Lo faccio perché so che con lei e con Franco non dovrei temere di esternare i miei sentimenti.
"Beth, potresti fermarti un momento?" chiede dolcemente Francesca alla cavalla che la porta in groppa.
Mi accorgo che Beth si è fermata.
"Franco, mi aiuti a scendere?" chiede al biondo davanti a me. (Ricordo com'è fatto, l'ho visto tante volte, l'ultima meno di una settimana fa, e poi... provo qualcosa di speciale per lui.)
Sento entrambi scendere da cavallo e Francesca aiuta anche me.
"Ehi!" dice per poi asciugarmi le lacrime. "Dai, calmati!"
"Ragazze, io riporto le nostre amiche alla loro dimora." ci informa Franco.
Francesca's Pov
Franco ci avverte del fatto che porterà indietro Angel, Iris e Beth, poi si avvicina al mio orecchio e mi sussurra: "Tu sei l'unica che può capirla. Ti prego, stalle vicina, Francesca!"
Gli rivolgo uno "sguardo", (che per me corrisponde al voltarmi verso qualcuno e rivolgergli un'espressione facciale), che sta a significare: "Non preoccuparti, lo farò!"
Lui si allontana con le tre cavalle e Serena appoggia la testa sul mio petto e piange disperatamente. La sento sussultare, scuotersi e singhiozzare, e mi fa male vederla così. È molto doloroso.
"Ehi! Non fare così Sery!" le dico dolcemente mentre le asciugo le lacrime dalle guance. "Stammi a sentire adesso: la prima regola del gioco è non dare mai e poi MAI retta a lui, va bene?"
"E se avesse ragione? E se io non riuscissi a fare quello che fai tu?"
"Serena, adesso ascoltami: se ci sono riuscita io perché non dovresti farcela anche tu? Io non sono una strega o qualcosa del genere, Serena. Tutto si può fare. O meglio: tutto quello che si vuole fare. Un passo alla volta, vedrai che ci riuscirai anche tu."
Lei mi stringe fortissimo a sé, ma mi accorgo che le mie parole sono servite a qualcosa.
"Come va? Stai meglio?" chiedo con calma.
"Molto meglio."
"Meno male! Lo sai, c'è ancora dell'altro che dovresti vedere. Sia chiaro: io non voglio offenderti dicendo "vedere", ma mi sembra ridicolo usare altre parole."
"No, fai bene!"
"Giada!" chiamo la mia amica, la sorella di Gabry.
Lei arriva quasi subito.
"Ehi Francy! Che sorpresa!" dice lei abbracciandomi.
"La porteresti alla panchina dove porti sempre me? Io ho una cosa da fare!" le dico.
"Va bene. Vieni con me." dice Giada prendendo per mano Serena. (So che l'ha fatto perché quando Serena ha lasciato la mia mano quella di Giada l'ha urtata.)
Lei non ha bisogno di nulla per muoversi dato che il maneggio è casa sua. Io, al contrario, non l'ho ancora imparato benissimo.
Tiro fuori il mio occhio a rotelle e vado verso il pulmino della CSC.
"Ehi Dan!" dico a bassa voce. "Lei... può andare al parco dell'ultima volta? Quello della dedica!"
"Sì, i medici hanno detto che si è ripresa abbastanza bene" risponde lui.
"Ah, perfetto!"
"Ora lei dov'è, Francesca?"
"È su una panchina, con una mia amica. Non ti preoccupare, lei conosce il posto, ci vive!"
"Posso andare a prenderla io?" chiede Ginevra.
"Va bene." acconsentono i tre fratelli.
Giada's Pov
"Ciao! Come ti chiami?" chiedo alla ragazza seduta accanto a me.
"Mi chiamo Serena" mi risponde lei.
"Ah! Beh, immagino che tu sappia già come mi chiamo io!"
"Giada, vero?"
"Esatto! Sai... anch'io avevo paura come te... ero piccola e non mi piaceva la mia condizione... ma ora ti confesso che non mi dispiace!"
"Davvero? E come hai fatto?"
"Beh... con il tempo ci si abitua a tutto."
"Vorrei essere forte come te!" mi dice.
"Tu lo sei, ma non sei ancora pronta per dimostrare a te stessa che puoi" le spiego.
"Tu credi?"
"Ne sono convinta."
"Ehi Serena!" la chiama una ragazza che si sta avvicinando.
"Ehi Ginevra!"
La ragazza ora è di fronte a me e io dico ad entrambe: "Tornate a trovarci presto, mi raccomando!"
"Contaci!" dice Ginevra. "Vieni Serena, vieni con me!"
Serena's Pov
Ginevra mi prende la mano e mi porta verso la zona in cui, credo, si trova Francesca. In effetti è vero, ma ci sono anche i miei fratelli, Franco, mia cugina Denise, Matilde, Luke, Cal, Ash e Michael. Ah, e poi... una voce femminile, che io non conosco però!
Anche la ragazza si presenta: si chiama Melissa, è un'amica di mio fratello e a pelle mi sembra una ragazza davvero gentile.
Andiamo tutti a un luna park che Francy, Dan e Ginevra conoscono e ci divertiamo moltissimo. Per un po' dimentico tutto: l'incidente, gli occhi, le parole di quel tizio... Tutto!
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