Francesca's Pov
Sono arrivata sulla spiaggia, ma stavolta non ho la sdraio, quindi vado a sedermi su di uno scoglio che trovo con un po' di difficoltà.
Metto il cellulare nel sacchetto impermeabile, tanto per stare tranquilla, e ascolto il rumore ritmico e rilassante delle onde. Mi sento maledettamente sola, come dice la voce della Michielin.
A quel punto, istintivamente, inizio a cantare proprio quella canzone.
"E ti si legge negli occhi perché
non hai alcun peso da nascondere.
E quel vestito da stringere un po',
buone intenzioni che non bastano.
E tieni a mente le parole,
solo le più belle,
rotta è la tua voce,
mentre il cielo piange!
SEI SOLA, SOLA, SOLA!
TI SENTI SOLA, SOLA, SOLA!
E ti si legge negli occhi perché
sempre più rare le tue lacrime.
La nostalgia per chi non rivedrai
e l'allegria che poi ritroverai.
Nei gesti e nei dettagli,
piccoli e importanti,
anche se oggi vedi,
solo amori infranti.
SEI SOLA, SOLA, SOLA!
TI SENTI ANCORA TROPPO SOLA, SOLA, SOLA!
E CONTINUI A DOMANDARTI QUALE SENSO POSSA AVERE IL TUO... DOLORE!
RISPOSTE TROVERAI, PRIMA O POI, IN FONDO ALL'AMORE,
che ti renderà più forte
E SARÀ UNA BUONA AMICA ANCHE LA SOLITUDINE!
SOLA, SOLA, SOLA!
TU NON SEI SOLA... SOLA, SOLA!"
Accidenti, le parole di questa canzone sono così belle, intense e vere. Io sono innamorata di qualcuno che forse sarà meglio non rivedere, ma mi rialzo ogni volta, anche se con fatica. Inoltre quando sto male ce l'ho letteralmente scritto in faccia e ricordo sempre le piccole cose, che però per me sono importanti!
All'improvviso una voce alle mie spalle dice: "Tu non sei e non sarai mai sola, Francesca!"
È Giorgio! Lo riconosco quasi subito, mi alzo dallo scoglio e corro ad abbracciarlo.
Giorgio's Pov
Non so perché, ma oggi ho molta voglia di andare in spiaggia.
Sono appena arrivato quando vedo una figura con uno zainetto e dei riccioli color castano scuro correre verso uno scoglio. La guardo con maggiore attenzione e capisco di chi si tratta: Francesca!
Si mette seduta sullo scoglio e dopo un po' inizia a cantare la canzone: "Sola" di Francesca Michielin.
Resto immobile ad ascoltarla, escludendo il suo compleanno era da un pezzo che non la sentivo cantare.
Se la chiamassi adesso lei si fermerebbe e diventerebbe tutta rossa, la conosco benissimo!
La lascio continuare e percepisco un'incredibile tristezza attraverso la sua voce che trema leggermente  e le sue parole.
Non riuscendo a trattenermi molto più a lungo del tempo della canzone mi avvicino a lei e le dico: "Tu non sei e non sarai mai sola, Francesca!"
Lei sussulta e volta di scatto la testa.
"Giorgio!" dice per poi riprendersi.
Francesca's Pov
"Mi vuoi dire che ti è successo?" chiede Giorgio.
"Beh... è una storia un po' lunga. Prima ho visto una ragazza spaventata da dei pupazzi e mi è sembrato ingiusto il modo in cui l'ha trattata suo fratello, poi i miei si sono messi in stesta di traslocare."
"In poche parole una giornata di..."
"GIORGIO!" esclamo interrompendolo.
"Di quelle da dimenticare! Perché pensi sempre al peggio?" chiede ridendo. "Okay, saputo tutto adesso cerchiamo di scacciare la tristezza. Su, dammi le mani!"
Faccio quello che mi dice e lui porta le mie mani al suo collo. C'è un laccetto e andando più giù io noto una... BENDA?
"Ma dove l'hai presa?" chiedo.
"Dalla tasca, no? Volevo portarla con me. Chissà, forse sapevo che mi sarebbe servita! A volte capita di avere dei presentimenti!"
"Confermo la mia tesi: sei matto da legare" dico ridendo.
"Dai, tirala su adesso!" dice.
"Cosa? Perché?"
"Perché voglio vedere come vedi tu!" risponde.
"Ma se l'ultima volta che hai messo una benda mi hai chiesto come facessi io ventiquattr'ore al giorno!" gli ricordo.
"Okay, l'ho detto, confesso, ma mica mi devo muovere! Io voglio vedere te!"
"Vuoi vedermi?"
"Ovvio! Vuoi tirare su quella cosa, sì o no?"
"Va bene comandante, la bendo subito!" lo prendo in giro.
Cavolo, lo fanno tutti, se lo faccio anch'io non succede niente, no?
Gli bendo gli occhi e prendo le sue mani per portarle sul mio viso. Non so perché, ma mi ricordo che neanch'io l'ho mai visto in quel senso e mentre lui percorre il mio corpo io faccio altrettanto con il suo.
Arrivati entrambi alla sabbia ci alziamo, (la cosa bella è che io aiuto lui.)
"Puoi togliermela?" mi chiede.
"Sì, subito" rispondo abbassandogli la benda. "Va meglio adesso?"
"Sì, grazie. Che dici, ci gettiamo in acqua?"
"Fammi capire: hai intenzione di buttarti in acqua vestito?" gli chiedo divertita.
"Perché no?" mi chiede. "Se non lo faccio ora quando lo farò?"
"Senti, se provi a gavettonarmi di nuovo te la faccio pagare!" lo avverto io.
"Gavettonarti?"
"Sì, hai sentito bene!"
"È un nuovo verbo per caso?"
"Ma che perspicacia! Sì Giorgio, è un nuovo verbo! Chiedi all'Accademia della Crusca se vuoi!"
Naturalmente sto scherzando e lui lo capisce.
"Va bene, va bene, non ti "gavettonerò", ma a una sola condizione!" mi dice.
"Sarebbe a dire?"
"Che tu vieni con me!" dice lui semplicemente.
"Ehm... Giorgio..." cerco di attirare la sua attenzione, ma lui mi prende per mano e dice: "Dai Francesca, non stiamo facendo nulla di male!"
"Lo so, ma... hai davvero intenzione di tenere quella benda appesa al collo... per tutto il tempo?"
"Ah, giusto, la benda! Ma non fa niente, se si bagna la metto in lavatrice!"
"Un pezzo di stoffa di quelle dimensioni in lavatrice? Oookaaay!"
"Mica solo quello! Dovrò metterci tutto quello che ho addosso!"
Scoppiamo entrambi in una risata e ci gettiamo in acqua. Con questi vestiti sono tremendamente impacciata e sembra che per lui sia lo stesso, ma ci divertiamo in ogni caso. Cavolo, se i miei mi vedessero ora mi truciderebbero con uno sguardo.
"Ehi Bella Addormentata! A cosa pensi?" chiede il mio amico Giorgio.
"Alla faccia dei miei se mi vedessero ora!"
"Ah, classici pensieri da brava figlia, in poche parole!"
"Mmm... diciamo pure così se ti fa piacere!"
Trascorriamo un pomeriggio bellissimo. A questo servono gli amici, mi risponderebbe proprio lui, e non potrei essere più d'accordo.