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44: Buon compleanno Francesca!

Francesca's Pov
Mi sveglio e mi rendo conto che la casa è molto silenziosa. Mi alzo dal letto, convinta di dover andare a scuola e di aver dimenticato di mettere la sveglia. No, aspetta! Se così fosse uno dei miei genitori mi avrebbe svegliata, no? E poi... Ma che dico? Oggi è sabato santo e... ed è il mio compleanno! Oh accidenti, sono proprio andata!
Ah, finalmente l'hai capito!
Senti, non darmi ai nervi oggi!
Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a Francesca l'irascibile, tanti auguri a te!
Ignoro le provocazioni della mia coscienza.
Prendo il telefono e la macchinetta per leggere e scrivere e noto che mi sono arrivate diverse notifiche di auguri.
Linda: "Auguri bellissima!"
Ginevra: "Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri amica del cuore, tanti auguri a te!"
Oh, ma che care che sono la mia cuginetta e la mia amica del cuore! Aspetta, c'è un'altra notifica.
Dan: "Buon compleanno principessa!"
Oddio, a Linda e Ginevra ho già risposto, ma a lui che cosa potrò mai dire? Mentre ci penso mi arriva un secondo messaggio.
Dan: "Lo so che stai elaborando una risposta, ma non è necessario! Sappi soltanto che oggi verremo tutti a trovarti. Ho una piccola sorpresa per te!"
Accidenti, ma non è carino?
Sì, è carino! È incredibilmente carino con me!
Mi arriva una sfilza di messaggi nel giro di poco e la cosa mi rende davvero felice.
Decido di rimettermi a letto poiché ho un po' freddo e nel giro di pochi minuti mi riaddormento.
Vengo svegliata a giorno fatto dalla caduta di un oggetto, probabilmente non molto leggero per produrre un rumore simile.
Mi alzo per andare a vedere e i miei, dopo avermi dato un bacio sulla guancia, mi dicono: "Auguri piccola!", e mi danno un pacco.
Lo apro e ci sono dei libri. No! Non ci posso credere: è il libro che più desideravo: "Jane Eyre" di Charlotte Bronte. Ringrazio i miei con un abbraccio e sollevo da terra lo scatolone facendo un po' fatica a tirarlo su. Non vedo l'ora di sapere cos'abbiano pensato i miei amici! Se la sorpresa dei miei è stata bella... come sarà la loro?
I miei dicono sempre che diciassette anni si compiono una volta sola e che in quest'occasione devo divertirmi.
Beh, tanto per iniziare bene la giornata metto nel lettore DVD il dischetto del cabaret 2014 della CSC. Un saggio che però non è tra le mie conoscenze dice che la risata allunga la vita e ridere appena svegli ci permette di iniziare bene la giornata.
Una scampanellata interrompe i miei pensieri. Corro ad aprire e trovo mia cugina Matilde sulla porta che mi abbraccia e grida: "AUGURI CHECCAAAAAA!"
Ricambio il suo abbraccio e lei dice: "Indovina un po' chi c'è qui fuori?"
Non ho il tempo di risponderle perché fanno irruzione in casa quattro persone che mi salutano. Riconosco subito le voci: Luke, Ashton, Calum e Michael.
Quei quattro matti fanno anche partire la registrazione della voce di un bambino che dice: "Buongiorno principessa!"
Li abbraccio e tutte cinque iniziano a cantare: "Tanti auguri a te", ma in questo caso sarebbe meglio dire: "Happy birtday to you", dato che la interpretano in inglese.
Faccio una sorta di inchino per ringraziare tutti, poi Ash mi dice: "Cosa ne diresti di andare a prepararti, principessa? Ci sono delle persone che ti aspettano!"
Per fortuna me l'ha chiesto lui dato che stavo per congedarmi io stessa.
"Ricordati di mettere un costume da bagno sotto i vestiti!" grida Ashton dalla mia stanza.
Pur non capendo il motivo di quest'avvertimento entro in bagno e trovo tutto già pronto.
Faccio una doccia a velocità supersonica, mi vesto e, su richiesta di mia madre, metto un frontino per tenere il più possibile a posto i miei capelli ribelli.
"Sapessi chi ti aspetta!" dice.
Matilde mi prende per mano, gli altri mi sollevano come per portarmi in trionfo e così scendiamo le scale. Chissà cosa penseranno di me le persone che mi vedono?
Almeno oggi che compi gli anni potresti evitare di essere sempre la solita Francesca... la Complessata?
E tu perché continui a darmi fastidio nonostante sia il giorno del mio compleanno?
Arriviamo a destinazione e i ragazzi mi mettono a terra.
"Ehi principessa!" mi saluta Daniel.
Aspetta... cosa ci fa lui qui?
Lo saluto con un sorriso a trentadue denti e lui mi fa mettere seduta sulle scale. All'improvviso parte un video ed io sento una voce che canta: "Festa e balli, fantasia..."
Questa voce mi è familiare... troppo familiare! Mi alzo in piedi e, con voce tremante ed esile, dico: "M-ma sono io!"
La riproduuione del video viene interrotta e io mi sento troppo osservata.
"F-Francesca... ma... ma tu... tu  hai parlato!" sussurra Calum.
"Cal..." dico a bassa voce, "oh Cal, io ce l'ho fatta! IO CE L'HO FATTA, CAL!"
Scoppio in lacrime e inizio a cantare. Lo desideravo da un pezzo!
"Fe-sta e bal-li, fan-ta-sia, è il ri-cor-do d-di se-em-pre e-d un ca-a-n-to vo-la vi-ia qua-an-do vie-ne di-ce-em-bre..."
Sento due braccia cingermi la vita da dietro e una voce familiare che mi sussurra all'orecchio: "No, no piccola mia, no... Non devi piangere!"
Mi volto verso di lui e lo abbraccio forte.
"Non sono triste... piango perché... Sono troppo felice!"
"Angelo mio..."
Quelle parole mi fanno sentire bene. È bello essere chiamati: "Angelo mio" dai nostri cari.
Lui mi abbraccia più forte e la sua testa è a poca distanza dalla mia. Nascondo il viso sul suo petto e lui alza una mano e avvolge i miei capelli intorno alle sue dita... è un gesto così rilassante da farmi smettere di piangere.
"Ti rendi conto piccola mia? È meraviglioso! Tu puoi parlare di nuovo! Ce l'hai fatta! Ce l'hai fatta!"
Ha ragione lui!
Finalmente sono riuscita a buttare giù quel muro di cemento armato che m'impediva di parlare.
Anche mia cugina mi si avvicina e mi stringe forte.
"Tesoro mio, ti abbiamo fatto molti regali di compleanno, ma tu ci hai fatto un regalo più grande: quello di farci sentire di nuovo la tua voce! Anche per te questo è un grande regalo cuginetta, no?"
"Sì, è un grande regalo!"
"Bentornata!" mi dice Giorgio avvicinandosi e allontanandomi dagli altri per stringermi tra le sue braccia. "E voi, lasciate che anch'io goda di un abbraccio di questa ragazza!"
"Ah, scemo! Ti voglio bene!" gli dico stringendolo a me e dandogli un bacio sulla guancia.
"Anch'io ti voglio bene, mia piccola rossa!"
"Perché rossa?"
"Perché arrossisci spesso."
"E che diamine, ma non ti basta quel: "Piccola" unito a: "Francesca"? Adesso anche: "rossa"? Oddio, MA PERCHÉ?"
"Non offenderti Francesca, io lo faccio per affetto!" si difende lui. "Sono un pagliaccio che ha bisogno di molte coccole!" E improvvisa un pianto a dir poco disperato.
"Oh, Giorgio!"
Io e Ginevra stringiamo forte quel pagliaccio un po' suonato.
"Ragazzi, non mi sembra il caso di restare davanti ad un condominio sulla strada, non tutti gli automobilisti si preoccupano di guardare la strada!" ci dice Salvatore. "È meglio andare."
"Andare dove?" chiedo sorpresa.
"Lo scoprirai!"
La risposta sbrigativa di Salvatore mi stupisce: i miei amici mi hanno già fatto il più grande regalo del mondo aiutandomi a ritrovare la forza di utilizzare la mia voce, quella voce che credevo di aver perso per sempre, quindi cos'altro hanno intenzione di fare?
Sento che qualcuno mi mette qualcosa sulla testa e io capisco che si tratta di un paio di cuffie, quelle che io chiamo: "Le cuffie dei marziani". Provo a camminare, ma non riesco a mantenere un equilibrio stabile. Sembro una di quelle persone che si bendano solo per fare cose particolari. Se io bendassi qualcuno quella persona molto probabilmente si sentirebbe spaesata. Beh, a me capita quando mi vengono tappate le orecchie. Mi aggrappo alla prima persona che incontro e vengo condotta non so dove. Saliamo su di un'automobile e ci dirigiamo verso una meta a me ignota.
"Eccoci!" dice una voce che non riesco a distinguere.
Due braccia mi cingono la vita, mi sento sollevare e sento il Sole battere sul mio viso.
Mi ritrovo seduta su di una sdraio e sento che qualcuno mi toglie quelle cose dalla testa.
Il rumore ritmico delle onde mi fa illuminare il viso e io capisco perché Ash mi ha avvertita di indossare il costume da bagno.
"Allora? Vogliamo andare o no?" ci esorta Giulia. "L'acqua è limpida e c'è un Sole che potrebbe sciogliere il Polo Nord in un secondo!"
"Da noi si dice: "Che spacca le pietre"!" la informa Alice.
"Ahahah, giusto! Ma io vorrei sapere: che cosa stiamo aspettando a gettarci nella mischia?"
"Ha ragione Giuly" dico elettrizzata. Poi mi rendo conto che mi è stato dato il costume a due pezzi e arrossisco per la vergogna.
"No, scusate, non è il caso" dico tristemente ai ragazzi. "Con questo coso che ho addesso mi vergogno troppo."
"Ma dai che non hai nulla da nascondere!" mi dice Linda.
"Sarà, ma mi vergogno lo stesso Lì" dico abbassando la testa fino a farla scontrare con il mio petto.
"Aspetta Francy, vieni con me" dice Ginevra prendendomi per mano.
Andiamo dietro uno scoglio e lei mi fa togliere la maglietta e i leggins.
"Tranquilla, io non ti guardo!"
Mi passa una fascia e dice: "Infila questa, falla passare tra i due pezzi del costume e vedrai che potrai stare più tranquilla. Te lo garantisco!"
Faccio quello che mi dice e adesso in effetti va molto meglio.
Usciamo dal nostro "nascondiglio" e Ginevra dice: "Stai benissimo Francy, fidati!"
Daniel's Pov
Ma che fine hanno fatto Francesca e Ginevra? Io capirei Ginevra, ma la mia piccola non è il tipo da grandi preparativi. Sto iniziando a preoccuparmi quando vedo la sua testolina piena di riccioli color castano scuro spuntare da dietro uno scoglio. Indossa quel costume che lei tanto detesta e una fascia che le circonda perfettamente la parte del busto che prima sarebbe stata scoperta. Ricordo che al villaggio, quando qualcuno le si avvicinava, lei si copriva con le braccia e solo in quel caso desiderava avere dei capelli lunghissimi che le facessero da copertura per il busto. La cosa più bella, però, è quel sorriso luminoso che le segna il volto. Era da tanto, anzi, potrei addirittura dire troppo tempo che non la vedevo sorridere in questo modo.
"Stai benissimo Francy, fidati!" le dice Ginevra.
Io le vado incontro e la stringo tra le mie braccia.
"È vero, Francesca. Stai benissimo" dico per poi sfiorare con un dito la parte frontale della sua fascia. Lei rabbrividisce e le sue guance si colorano di rosso.
"Non aver paura piccola, non voglio farti del male" cerco di rassicurarla.
"No, no, tranquillo. Questo lo so" balbetta lei, "è che... beh, ecco, io... cioè, per me tutto questo è nuovo."
"Anche per me lo è, piccola... non ho mai avuto accanto una ragazza meravigliosa come te!"
"Non credo di essere..." dice, ma io la blocco avvicinandomi a lei e lasciandole un delicato bacio sulle labbra. Lei è speciale, crede nel vero amore e nonostante siano passati mesi dal nostro primo bacio la vedo ancora arrossire, che ci troviamo davanti agli altri come adesso o da soli, sotto un cielo stellato o in una stanza di quella casa di montagna. Mi riferisco a quella notte in cui lei ha avuto un incubo e abbiamo finito per dormire insieme, lei con la testa sul mio petto e io che le tenevo una mano e guardavo la sua espressione tranquilla.
"Sai dov'è l'acqua, no?" le chiedo.
"Sì, lo so" risponde lei dirigendosi verso il suono delle onde. Questa spiaggia è isolata e tranquilla, quasi nessuno sa che esiste ed è per questo che l'ho scelta. So benissimo che lei non sopporta che troppa gente sconosciuta la osservi.
Giulia's Pov
Sto per entrare in acqua e Francesca mi ha appena preceduta quando sento una mano prendermi delicatamente un braccio.
"Ehi Giuly, che ne dici di correre insieme fino all'acqua?"
Quella voce mi provoca dei piacevoli brividi. È la voce dell'uomo che ha conquistato il mio cuore, del mio capo, di Salvatore!
"Oh... beh... ecco, io..." gli dico balbettando come una ragazzina alle prime armi.
"Tranquilla, ti assicuro che non ho alcuna intenzione di gettarti in acqua!" mi dice.
Io gli sorrido: "E sia!" dico.
"GRANDE!" dice Salvatore, più che elettrizzato all'idea di correre, almeno credo.
Mi prende per mano e stiamo per scattare in avanti quando lui mi prende sulle sue spalle e inizia a correre. Io rido come una bambina, sono felice di essere così vicina a lui. Sento che il suo corpo si abbassa e i miei fianchi iniziano a bagnarsi. Sento Salvatore fare dei movimenti e mi ritrovo a fare un lungo giro nell'acqua.
"Dai Sal, ora fammi scendere!"
"Ehm... fammici pensare... no?"
"Come no? Dai, ti prego, fammi scendere!"
"Okay, ma solo a patto che tu mi dia un bacio. Sulla guancia, voglio dire."
Resto un po' interdetta. Non che non l'abbia mai salutato così, ma ora come ora provo un po' d'imbarazzo nel dargli un bacio.
"Giulia..." mi richiama lui. "Giulia, stai bene?"
"Sì... sì... va tutto... bene."
"Giulia, se non vuoi..." cerca di rassicurarmi, ma io d'istinto mi avvicino al suo viso e sto per dargli un bacio sulla guancia, ma lui, evidentemente non rendendosene conto, volta il viso verso di me e, prima che me ne renda conto io stessa, non riuscendo a fermare i miei movimenti, mi trovo a baciare le sue labbra...
Sono morbide e vibrano leggermente, ma prima che me ne renda conto mi ritrovo in acqua, sdraiata sul fianco essendo in una posszione un po' scomoda. Lui mi cinge la vita con un braccio e mette l'altra mano sulla mia guancia.
"Giulia, stai tremando!" dice.
Ora capisco che cosa intendeva Francesca quando mi parlava delle emozioni che provava con Daniel solo attraverso la sua voce. Anche a me sta capitando lo stesso. Ho avuto altre storie, non molte, ma non mi sono mai sentita così. È assurdo... e al tempo stesso... MERAVIGLIOSO!
"S-Salvatore... i-io... io..."
"Calmati adesso Giuly." dice a bassa voce. "Va tutto bene, tranquilla."
Ci tiriamo su e lui mi accarezza la guancia sinistra senza lasciarmi andare. Adesso mi sento meglio e lui lo nota.
Lui mi calma, mi tranquillizza ed è dolce, tanto dolce.
Francesca's Pov
Sono in acqua, immersa fino alle spalle. Mi sento così bene qui! Mi sembra tutto un sogno.
Mentre sono immersa in questi pensieri noto che fa particolarmente caldo e qualcuno dev'essersene accorto perché sento dell'acqua che mi viene gettata addosso.
"Spero vada un po' meglio, Francesca" dice Giorgio.
"Se tu potessi evitare di farmi prendere un colpo ogni volta potrebbe essere molto, molto più divertente!"
"Scusami, ma eri così assorta che non ho resistito!"
"Ah, sei un gavettone-dipendente!" gli dico.
"Evidentemente sì" risponde lui ridendo con me.
"Beh, allora vediamo se ti piace questo!" dico schizzandogli un po' d'acqua.
"Ti piace anche questo?" chiedo senza smettere di ridere.
"QUESTA ME LA PAGHI!" grida teatralmente lui per poi venire verso di me come una tigre che punta una preda.
Prima che lui possa fare qualcosa, però, sento uno schizzo e Giorgio scivola per la sorpresa rischiando di finire di sotto.
Me ne accorgo dal suo: "Ah, caaavolo!", e mi avvicino a lui.
"Dai, vieni!" dico prendendo le sue mani e aiutandolo a rialzarsi. "Tutto bene?"
"Abbastanza" mi risponde lui, "ma quei due sono impazziti o cosa?"
"Quei due?" gli chiedo, un po' interdetta.
"Sì, quei due!"
"GIORGIO DE MARTINO, MI POTRESTI GENTILMENTE METTERE AL CORRENTE DI QUELLO CHE STA ACCADENDO VISTO CHE IO NON CI STO CAPENDO PIÙ NIENTE?"
"Allora, quelli che mi hanno schizzato sono i nostri compagni" dice Giorgio.
"Così impari a gettare l'acqua addosso alla mia migliore amica" dice Ginevra.
"Eh no signorina, questa non te la faccio passare liscia!" esclama Giorgio.
"Ehi, che hai intenzione di fare ancora?" chiede Daniel.
Ginevra si nasconde dietro di me e s'immerge nell'acqua afferrandomi le caviglie.
"Ti prego, vieni ad aiutarmi!" dico voltandomi in direzione del mio ragazzo.
"Ovvio piccola" dice lui raggiungendomi e mettendosi dietro di me, credo per coprire Ginevra.
Giorgio è proprio davanti a me e all'improvviso inizia a farmi il solletico, ma poiché ho una fascia rigida il gesto non mi fa troppo effetto.
"Puoi anche smetterla" dico.
"Ahahah okay. Ginevra, guarda che dovunque tu sia puoi anche uscire." dice tranquillamente.
Ginevra, per uscire, si aggrappa alle mie caviglie facendomi quasi cadere con la faccia in acqua.
"Ah, eri là!" dice Giorgio. "Vieni qui, principessa!" E lei obbedisce.
"Che carini!" mi dice Daniel.
"Si stanno abbracciando?" chiedo sentendo che probabilmente Giorgio sta strofinando una mano sulla schiena di Ginevra.
"Sì, esatto" mi risponde lui, "e se volessi... anche noi potremmo fare lo stesso: ti va?"
Gli lascio finire la frase, poi, un po' infreddolita e un po' desiderosa di un suo abbraccio, "ma soprattutto la seconda", mi getto tra le sue braccia. Lui è pronto ad accogliermi e strofina una mano su e giù per la mia schiena.
"Hai freddo?" mi chiede.
"Sì... un po'."
"Allora andiamo piccola, anche perché hai le labbra viola e sei gelata" dice aiutandomi ad uscire dall'acqua.
"Quanto tempo è passato da quando siamo qui?" chiedo.
"Tre ore" mi risponde lui, "ma non dobbiamo andare via subito, quindi sta tranquilla."
"Non ho mai trascorso una giornata simile al mio compleanno, anche perché non capita mica in estate" gli dico. "Mancano solo i ragazzi della CSC che mi fanno la dedica in spiaggia!"
"No, non manca neanche questo" mi comunica lui.
"Non ti seguo."
"Aspetta e vedrai!" mi dice prendendomi le mani e lasciando un tenero bacio sulla mia fronte.
Gli sento appena dire: "Linda, dai il segnale!", poi tutto diventa silenzioso a livello di voci.
Tempo qualche secondo, poi una voce dice: "Abbiamo saputo che oggi è il compleanno di una ragazza molto, molto speciale! E allora... UN GRANDE APPLAUSO E TANTI AUGUri ALLA NOSTRA AMICA... FRANCESCA!"
Tutti i ragazzi iniziano ad applaudire e, sfilando come dei modelli probabilmente, mi passano davanti dandomi ognuno un bacio per parte su entrambe le guance.
"Non sapevo che da voi si usasse così!" mi dice Giorgio.
"Beh, invece da noi si fa così" gli spiego io per poi dargli un bacio per parte sulle guance.
"Lo terrò presente!" dice.
"Cosa ne direste di portare Francesca nel posto segreto?" propone Mirko.
"Credo sia anche ora" risponde Gaia avvicinandomisi.
Lei e Alessandro mi prendono le mani e torniamo in acqua. Loro iniziano a nuotare e io contribuisco poiché detesto essere un peso, poi Gaia copre la mia fronte con il dorso della sua mano. Questo gesto mi ricorda il giorno in cui, al villaggio, mi sono ammalata e Daniel mi ha ha appoggiato una mano sulla fronte. A quel ricordo un brivido percorre la mia schiena.
"Scusami tesoro mio, ma stavi per battere la testa contro un palo" mi spiega.
"Ah, d'accordo" le dico. "Ma... un palo? Perché?"
"Metti le mani avanti!" mi dice Alessandro e io gli do ascolto. "Ora ti aiuto ad arrampicarti, va bene?"
Sono così felice di aver ritrovato la parola che invece di annuire gli rispondo: "Sì!"
Alessandro mi aiuta a salire e Gaia ci raggiunge. Arrivano anche gli altri e Valeria, appena arrivata, mi fa toccare con mano, "nel vero senso della parola".
Hanno preparato un picnic ben allestito, con una grossa tovaglia liscia e molti piatti tutt'intorno.
"Se vuole sedersi, signorina?" mi dice Luke. "No, non all'angolo, qui, al centro!"
"E va bene signor biondino" dico imitando una voce rassegnata, "farò come dice, può stare tranquillo."
Mi siedo al centro e vengono serviti i pasti come al ristorante. Il cameriere, però, non è il nostro folle Giorgio, bensì Michael!
Impieghiamo un po' di tempo per svuotare i piatti e le bottigliette con le bibite, "che non comprendono birre o cose simili", e per il tempo restante ci prendiamo un po' in giro a vicenda.
Verso le 4 del pomeriggio Denise propone: "Perché non entriamo in acqua per il Gran Finale?"
Tutti facciamo come dice, io sono al centro e gli altri, intorno a me, circondano la mia testa con le braccia e, battendo le mani verso il cielo, iniziano a cantare.
"TANTI AUGURI A TE,
TANTI AUGURI A TE,
TANTI AUGURI A FRANCESCA,
TANTI AUGURI A TE!"
"Che ne dite di fare una foto?" propone Calum.
"Ehi, così non vale!" dico. "E io poi come faccio a ricordare?"
"Facciamo un movie-selfie!" propone Denise.
"Sì, ma come?" chiede Matilde.
"Io ho un'app per fare i video in automatico" dice Ginevra, "vi riprendo con quella! Anzi, visto che è automatica la imposto e corriamo in acqua facendo qualcosa che trasmetta allegria, okay?"
"Sei grande Ginevra!" dico, abbracciandola.
"Potremmo fare quella cosa tipica dell'Italia 1 o qualcosa del genere." propone Alice.
"Okay" assentiamo tutti insieme e la mia amica va ad impostare il suo cellulare per le riprese.
"Sai qual è il gesto che devi fare?" mi chiede Daniel.
"No, non me lo ricordo..." dico con timidezza.
"Va bene. Dai, vieni che te lo faccio vedere!"
Mi avvicino e lui mi prende la mano per farmi vedere cosa devo fare. Provo ancora dei piacevoli brividi quando i nostri corpi entrano in contatto.
"Io sono pronta! Voi ci siete?" ci chiede Ginevra.
"SÌÌÌÌÌ!" rispondiamo in coro.
"E allora uno... due... tre... ORA!"
Ci disponiamo tutti in varie file e, prima di prendere la rincorsa, prendiamo tutti un bel respiro e facciamo quello che abbiamo deciso.
Dopo il grido con tanto di gesto corriamo verso l'acqua. In quel momento sembriamo dei birilli, cadiamo l'uno sull'altro e ci ricopriamo di sabbia. Ahi maledizione, brucia tantissimo, ma... ma sì, per una volta lo accetto perché sono troppo felice per arrabbiarmi per una sciocchezza.
"Stai bene?" mi chiede Daniel.
"Sì, sto bene e sono tanto felice!" rispondo per poi abbracciarlo.
Entriamo in acqua liberandoci della sabbia e gridiamo un: "EVVIVA!", collettivo.

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