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38: Non ho fatto niente!

Giorgio's Pov
Sto andando a casa di Ginevra quando sento tante voci unirsi fino a creare una confusione a dir poco assurda. Mi avvicino per vedere cosa succede e... Oh no, un'altra volta no!
Lì in mezzo c'è la mia amica Francesca, priva di sensi e con una bicicletta rovesciata addosso.
Un ragazzo solleva la bici mentre io mi faccio spazio tra la folla e dico: "Vi prego, state indietro, così non la fate respirare!"
M'inginocchio vicino a lei e le prendo il polso: il suo cuore batte ancora ma è ghiacciata.
"Francesca! Francescaa!" la chiamo prendendo il suo viso tra le mani e dandole dei colpetti delicati con le dita. "Oh santo cielo, ti prego Francesca, reagisci!"
Francesca's Pov
Sento una voce che mi chiama e due mani che mi toccano le guance. Quelli che sto ricevendo non sono schiaffi, anzi, chi mi sta toccando è molto delicato. Alla fine riesco a realizzare chi sta cercando di farmi riprendere e mi calmo. È Giorgio, il mio amico Giorgio!
Tossisco leggermente e mi agito tra le braccia del ragazzo che sta cercando di aiutarmi.
"Mi riconosci("
Annuisco e con le dita scrivo il suo nome nell'aria.
"Sì, sono io, Giorgio!" mi dice. "Ma cosa ti è successo?"
Ricordo la scena che ho vissuto pochi secondi fa e ricomincio ad agitarmi tra le sue braccia.
"Sta calma." mi dice lui con molta dolcezza.
Io inizio a tracciare dei segni nell'aria e lui li capisce.
"Come: "Non ho fatto niente"?"
Continuo a scrivere quella frase nel vento, ma lui mi ferma e dice: "Cosa stai gestualmente farneticando?"
Le sue parole mi fanno ridere, ma è una risata breve e quasi impercettibile.
"Tieni" dice mettendomi tra le mani le mie cose. "Scrivimi quello che hai visto."
Gli scrivo tutto quello che mi è successo e lui mi calma dicendo: "Devi aver sognato queste cose mentre eri svenuta perché fino a cinque minuti fa Daniel era con me e più che arrabbiato direi che era preoccupato. Prova ad aprire WhatsApp."
Faccio quello che mi dice e leggo ben quattro messaggi.
Dan: "Piccola, va tutto bene?"
Dan: "Com'è andata con il nuovo professore?"
Dan: "Ehi!"
Dan: "Sei lì?"
Gli scrivo: "Scusa, non ti ho risposto perché ho avuto un piccolo malore, ma ora è tutto a posto."
Daniel's Pov
Leggo il suo messaggio e capisco il motivo dell'agitazione che mi ha scosso fino a poco fa.
Chissà per cosa sta questo "piccolo malore" come lo chiama lei. Giorgio è uscito di qui da poco, magari l'ha incontrata.
Scrivo a Francesca chiedendole: "Giorgio è lì?"
Lei mi risponde di sì ed io le chiedo di spiegarmi dov'è.
Non so se è lei che conosce benissimo la città o Giorgio le ha spiegato dove sono, ma i numerosi dettagli che mi ha fornito mi aiutano a capire dove si trovano i ragazzi. Ho bisogno di vedere come sta Francesca, se le dovesse succedere qualcosa non so come potrei reagire. Lo so, si può vivere senza una persona, ma se quella persona ha preso con sé una parte consistente del nostro cuore o è diventata un tutt'uno con esso è un po' difficile separarsene. A questo punto non prendo nemmeno l'auto, non riesco a concentrarmi né sulla strada né sulle persone. Ah no, ora devo stare calmo altrimenti come potrò mai raggiungere il luogo in cui si trova la mia povera piccola?
Ora basta, basta con i monologhi interiori. Devo stare calmo e concentrarmi sulla direzione che sto prendendo. Eccola lì! Oh poverina, non riesce a reggersi in piedi!
Mi avvicino a Francesca e le prendo le mani per aiutarla a rimettersi in piedi.
Vedo che assume un'espressione terrorizzata e le sue mani tremano a contatto con le mie.
"Francesca! Ma che ti prende?"
Lei mi lascia le mani, crolla in ginocchio e scoppia in lacrime. Io mi siedo davanti a lei per poterla guardare bene in viso e per non metterla a disagio.
"Piccola mia! Ehi! Ma che ti succede?" le chiedo prendendo le sue mani e avvicinandola a me.
Lei trema, singhiozza, si agita... ma perché fa così?
"Tesoro cerca di calmarti, per favore!" le dico cercando di mantenere la calma, anche se non mi piace per niente vederla così agitata. Mi viene sempre in mente quel giorno in cui i suoi genitori hanno avuto un litigio e lei è andata sulla spiaggia del villaggio in cui lavoravo. Non potrò mai dimenticare che l'ho vista sdraiata su un lettino della spiaggia con una mano sulla bocca e da sveglia è scoppiata a piangere, proprio come sta facendo adesso.
"Francesca! Ehi! Adesso calmati, te lo chiedo per favore! Non posso vederti in questo stato... non piangere."
Io ci provo, ma lei non si calma, non ci riesce. Non so che cosa fare, mi fa molto male vederla piangere così disperatamente.
Guardo Giorgio in cerca di risposte, ma quello che mi dice non mi è del tutto chiaro e vedo che più il racconto intricato del mio amico va avanti più la mia Francy si agita.
"Giorgio, credo sia meglio portarla a casa, è sconvolta" dico sollevandola da terra mentre Giorgio si occupa di prendere il suo zaino e la bici.
Mi accorgo che la sua agitazione raggiunge il culmine, i singhiozzi quasi le impediscono di respirare e il suo corpo è scosso da violenti brividi.
"Shh, sta tranquilla, va tutto bene" le dico sottovoce all'orecchio.
Una volta arrivati a casa di Francesca vediamo sua madre: è molto preoccupata.
"Tesoro, ma che ti è successo?" chiede dolcemente. "Dov'eri finita?"
Lei, come sempre, tenta invano di dire qualcosa.
"Ha avuto un malessere mentre tornava a casa" spiega Giorgio mettendo via lo zaino e la bicicletta. Poi si avvicina a Francesca e le chiede: "Vuoi che dica a Ginevra di venire a farti un po' di compagnia?"
Giorgio, sei un genio!
Ginevra è la migliore amica di Francesca, forse con lei riuscirà a calmarsi e sfogarsi a dovere. Non so, ho come la sensazione che una mia possibile reazione a non so cosa in qualche modo la spaventi e non riesco a capire cosa né perché.
Lei annuisce per rispondere a Giorgio e io mi avvicino al suo viso e le bacio la fronte.
"Sta tranquilla piccola mia." le raccomando prima di andare via insieme al mio amico. Destinazione: casa di Ginevra.
Ginevra's Pov
Sono sola in casa quando sento suonare il campanello. Mi avvicino allo spioncino e vedo cbe fuori ci sono Giorgio e Daniel, quindi apro.
Entrambi mi salutano con affetto, poi Giorgio mi dice: "Ginevra... Francesca vorrebbe vederti."
Al suono di quella frase faccio uno scatto verso la porta, ma prima che io vada via loro mi spiegano che la mia amica è molto agitata per un motivo non chiaro, almeno a Daniel, e mi dicono che forse con me lei riuscirà a parlare... beh, almeno a scrivere o a calmarsi.
Vado subito dalla mia amica.
Suono il campanello e mi apre una Francy in lacrime, tremante e spaventata.
"Ehi! Che cosa ti succede, Sister?" È un soprannome che io e lei ci diamo spesso.
Lei non riesce a smettere di piangere, quindi l'abbraccio fortissimo e cerco di consolarla, anche se non ho ben capito da cosa.
Dopo un po' lei si stacca da me, mi dà il suo telefono e con la sua macchinetta scrive: "Non ho fatto niente!"
NON HO FATTO NIENTE? Ma che cosa vorrà dire?

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