35: È il colmo!
Francesca's Pov
Denise è seduta accanto a me sul letto. È bello da parte sua e di suo cugino ospitarmi qui ed occuparsi di me.
"Hai bisogno di qualcosa(" mi chiede dolcemente.
Nego con la testa e cerco di farle capire che non sono un'ingrata, ma in questi momenti mi manca tanto la mia voce!
"Non sforzarti" dice Denise. "Se e quando te la sentirai di parlare io sarò qui, d'accordo?"
Annuisco e le sorrido.
"Perché non ti riposi un po'?" chiede Denise.
Ha ragione, mi sento stanca, ma non ci riesco. Ho una brutta sensazione, come se stesse per succedermi qualcosa.
All'improvviso sento suonare il campanello e il mio cuore perde un battito. Oh no, fai che non sia la persona a cui sto pensando!
"Calma, sta calma, vado io."
Denise si alza e lascia la stanza.
Denise's Pov
Vado alla porta e guardo nello spioncino. NO, NON PUÒ ESSERE LUI!
Il "professore" che tormenta la mia amica è qui fuori! Ah no, se crede che gli aprirò la porta si sbaglia di grosso! Questa volta non gliela darò vinta, no!
Prendo un mobile e lo piazzo davanti a quella porta, è il caso di fare qualcosa per la mia amica.
"Questa volta non me la farai, vecchio pazzo!"
Sarà meglio coprire tutta la porta di mobili, in modo che quel tipo non entri.
Meglio chiudere anche le finestre, non si sa mai! Chiudo tutto e chiamo mio cugino. Il telefono non squilla a vuoto neanche per un secondo per fortuna.
"Pronto?"
"D-Dan... i-il supplente... la porta... la mia amica..."
"Denise, adesso calmati e cerca di spiegarti un po' meglio, per favore!"
"Il supplente è qua fuori! Ho barricato le entrate, ma non credo che questa barriera durerà ancora molto... Ora Francesca è di là ed è molto agitata... ti prego, vieni il prima possibile!"
"Okay, okay, ma tu stai calma e vai da Francesca, io arrivo subito!"
"Va bene, a dopo."
Lui chiude la chiamata ed io corro da Francesca che sta delirando per la febbre e la paura.
"Ehi Francy, è tutto okay, sta calma" le dico.
Cerco di calmarla, ma è un'impresa ardua visto che quel tipo continua a tirare pugni contro la porta.
All'improvviso sento un rumore di vetri rotti e capisco che lui è entrato. Oh no! E adesso che cosa faccio?
Lui entra e mi prende per un braccio.
"Denise, esci!"
Non sopporto il suo tono da dittatore, mi dà ai nervi!
"MA COME SI PERMETTE? CHI CREDE DI ESSERE?" chiedo gridando.
"Ti ho detto di andartene!" dice stringendo i denti.
Guardo la mia amica che si agita sul letto.
"Va bene, ma non si azzardi a torcerle un capello!"
Esco dalla stanza e corro a vedere se mio cugino è arrivato. È qui fuori, meglio togliere questa barricata!
Francesca's Pov
"Credevi di farla franca?" mi chiede. "Non ti è servita la tua finta febbre! E non ti servirà continuare a fare la Muta di Sorrento! Tu puoi prendere in giro chiunque, ma non me!"
Sento uno spostamento d'aria e capisco che lui sta per colpirmi, ma lo afferro per un polso e stringo la sua mano con tutte le mie forze. Non so se lo faccio per difendermi o per fargli sentire il dolore che sento io.
"Ah, allora non è vero che non mi vedi! Sei una bugiarda!" mi urla contro. "E adesso parla! PARLA!"
Non parlo, ma con un salto scendo dal letto, corro alla porta e la prendo a pugni e calci per farmi sentire da qualcuno. Come può dirmi una cosa del genere?
La porta viene aperta e una mano afferra la mia, poi sento la voce di Daniel gridare: "MA CHI SI CREDE DI ESSERE LEI PER TORTURARLA IN QUESTA MANIERA, EH? COME PUÒ METTERE IN DUBBIO UNA COSA CHE CHIUNQUE POTREBBE CONFERMARLE?"
"Questa ragazza ha plagiato anche lei, vedo!"
Ma per chi mi ha presa, per una fabbrica di bugie vivente? Cosa vuole da me quest'uomo?
Daniel's Pov
Ah no, questo è il colmo! Non è possibile che lui pensi che Francesca sia tanto contorta! Le opzioni sono due: o è matto da legare o è un uomo pieno di pregiudizi e sta cercando di annientarla psicologicamente. Se è così non gli permetterò di continuare a farle del male!
La mia piccola è rannicchiata in un angolo del pavimento e sta tremando! Ne ha passate tante nella vita e se lui dovesse farle nascere un altro complesso io non resterei qui a guardare.
"Adesso lei gira i tacchi ed esce da quella porta... immediatamente!"
"Ma la smetta!"
"Le ho detto di uscire da qui!"
Gli indico la porta e cerco di farlo uscire. Per fortuna dopo un po' cede e si allontana.
Io mi avvicino a Francesca e l'aiuto a rialzarsi, non le fa certo bene restare lì sul pavimento, ancor meno con questa febbre. Riesco a farla stare in piedi con un po' di fatica: è in un pessimo stato, poverina!
Francesca's Pov
Lui mi prende in braccio e mi fa sdraiare sul letto per poi mettersi accanto a me. Appoggio la testa al suo petto e percepisco il suo frenetico battito. Riesco a stento a non scoppiare in lacrime e lui lo capisce e dice: "Va tutto bene tesoro, non sei sola e lo sai!"
Questa frase me l'ha detta in un'altra occasione, anche se avevo la febbre anche allora.
Mi fa sdraiare su di lui completamente e mi stringe forte a sé per farmi sentire sicura.
"Riposati che stai già male" mi dice con dolcezza, "e non posso vederti soffrire così."
È sempre così carino con me! Peccato che ora non posso neanche dirglielo!
Il suo modo di scompigliarmi i capelli mi fa rilassare e piano piano mi addormento tra le sue braccia.
Daniel's Pov
Si è appena addormentata. Il suo braccio, quasi per un movimento riflesso si solleva e la sua manina le copre la bocca. Chi può averla messa in soggezione su questo punto?
Accidenti, se prima era così silenziosa solo quando dormiva ora lo è tutto il giorno. Forse neanche ricorda come sia la sua voce o peggio: ha anche il dubbio di non averla affatto.
Denise entra in camera e chiede sottovoce: "Sei riuscito a calmarla?"
"Sì, ma non sai come stava quando quel... quell'uomo le ha detto l'impossibile!"
"Ehm... ecco... i suoi genitori sono qui fuori" mi avverte lei.
"Okay, allora è meglio che vada a vedere come stanno!" dico. "Ci manca solo che facciano un'altra scenata."
Mi alzo facendo attenzione a non svegliarla e la metto sul letto per poi rimboccarle le coperte. Lei si scuote appena, ma io la fermo e le dico: "Stai tranquilla, non preoccuparti, è tutto a posto!"
Le lascio un bacio sulla fronte ed esco dalla stanza chiudendomi la porta alle spalle.
"Buongiorno" dico rivolgendomi ai suoi genitori.
"Dov'è Francesca?" mi chiede suo padre.
"È in quella stanza, ma vi prego, per ora non entrate, è riuscita ad addormentarsi dopo un momento terribile."
"Lo vedi? È colpa tua!" dice la madre di Francesca indicando suo marito. "Se non avessi fatto quella scenata ora lei sarebbe a casa e non le sarebbe successo nulla!"
"Colpa mia? Casomai la colpa è tua!" ribatte lui. "È colpa tua se è iniziato tutto!"
"Adesso basta!"
Reagisco prima che il mio cervello possa realizzare quello che sto facendo.
"Maledizione, è davvero il colmo che due genitori si scontrino in questo modo mentre la figlia ne sta passando di tutti i colori! Il professore è venuto qui ad insultarla, ora voi due a momenti vi saltate addosso, non vi sembra di esagerare? Se proprio non volete smettere di litigare andate ad accapigliarvi da un'altra parte, ci manca solo che quella povera ragazza senta che vi state dando di nuovo contro!"
Credo che loro siano rimasti un po' sorpresi, ma di questo mi occuperò dopo. Ora la cosa più importante per me è che lei abbia almeno un minuto di pace.
Mi fa male vederla così e la cosa peggiore è che per ora sfogarsi è molto difficile. Mi manca così tanto la sua vocina tremante, mi manca sentirla parlare e anche cantare, ma non le chiederei mai di farlo per me perché so che è timidissima e si vergogna molto di fare questo. Mi renderebbe felice anche solo sentirle dire: "A", ma per ora non è possibile. Io so che lei può farcela e le darò tutto il tempo di trovare la sua forza interiore, anche perché farle pressione sarebbe inutile e crudele, soprattutto ora.
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