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21: Gita in comitiva

Francesca's Pov
Sono sorpresa e felice che lui mi abbia fatto un regalo tanto semplice e al contempo... magico!
Sono ancora tra le sue braccia e credo che lui abbia sentito il mio battito un po' troppo veloce!
"Stai bene piccola?" mi chiede.
"S-sì... beh... ecco... io..."
Lo sento lasciarmi un piccolo bacio tra i capelli e spontaneamente sorrido. Non può toccarmi le guance visto che mi tiene in braccio e non so se sentirmi sollevata o meno da questo particolare.
Lui mi porta su di una panchina e si mette al mio fianco, nella stessa postazione in cui era quando abbiamo fatto la foto... ha anche un braccio sulle mie spalle! Ahi, un po' troppi ricordi! Di colpo sento un click e scatto in piedi.
"Ma che cosa mi combini, Francesca? È venuta mossa!"
"Ashton, inizia a correre!" dico ridendo.
"Nah, tanto non mi farai nulla, vero brunetta?"
La sua è una domanda retorica e io, per rispondergli, corro verso la sua voce. Lui fraintende e mi sfugge, ma alla fine lo fermo e lo abbraccio.
"Scemo! Credevi davvero che ti avrei fatto qualcosa?"
Ridiamo entrambi e veniamo raggiunti da quello scatenato di Giorgio.
"È stata una tua idea quella di portarmi in giro così vero("
"Mmmm... Sì?"
"Tu... sei... completamente... ANDATO!"
Gli getto le braccia al collo e lui mi dice: "Lo so bene, Francesca!"
...TRE MESI DOPO...
La scuola è ricominciata da tre mesi, ma oggi sono sollevata per due motivi: il primo è che questo sabato è l'ultimo giorno di scuola, il secondo è che con i ragazzi della Crazy Smile Company, i miei amici australiani, Linda, Mirko, Ginevra e Matilde andremo per qualche giorno sulla neve. Per fortuna i miei mi hanno dato il permesso e c'è chi mi sta vicino.
Sono tornata da scuola e mia madre mi sta preparando gli abiti mentre io infilo nello stesso zaino gli accessori che porto sempre con me, che non includono prodotti di bellezza esclusi una crema corpo e il set da bagno.
Dopo un po' noto che mia madre sta mettendo via un po' troppe cose.
"Mamma, un guardaroba del genere andrebbe bene per un esercito!" le faccio notare.
"Okay, tranquilla, non ti chiederò di portarti dietro l'intero armadio tesoro. Comunque ho sistemato i vestiti in buste diverse per i colori e su ogni busta c'è scritto il colore. Ogni volta che ne userai una metti un pezzo di skotch sui manici e chiudila, okay?"
"Okay mamma! E grazie!" dico saltandole al collo e abbracciandola.
"Su, ora vai da Linda" dice la mamma, "è nel salone, ti aspetta!"
"Okay" dico andando a raggiungere mia cugina con quella specie di troll tramutato in pietra sulle spalle.
Linda mi corre incontro e mi abbraccia.
"Ehi cuginetta! Sei pronta?" mi chiede.
"Per questo tipo di esperienze... io sono nata pronta!" dico.
"Allora siamo a posto!" afferma lei.
Salutiamo i miei genitori e usciamo.
"Allora, quello con cui andremo sulla neve è un pulmino che conterrà tutti e non sai quanti sacrifici hanno fatto i ragazzi per acquistarlo! È giallo e sul davanti ci sono il logo e la scritta: "Crazy Smile Company". Sono convinta che ti piacerà molto!"
Arriviamo al fantomatico veicolo subito dopo la fine della descrizione e Linda aveva ragione: questo pulmino è bellissimo!
I posti, a quanto pare, sono 18.
"Lo scalino è piuttosto alto" dice Linda, ma fa appena in tempo a dirlo poiché una mano afferra la mia.
"Attenta, vai un po' più avanti" dice Daniel. Io semplicemente obbedisco.
Mi aiuta a salire e dopo si occupa di Linda. Io, lei e Ginevra siamo sedute in fondo al veicolo.
Tutti ridiamo e scherziamo, raccontandoci un po' di cose visto che non ci vediamo da tre mesi. Non posso spiegare quanto mi siano mancati...
Quanto ti sia mancato Daniel, vorrai dire!
Anche in partenza per la montagna devi darmi sui nervi?
Ovvio! Io sono qui per questo!
E ti piace pizzicarmi, non è così(
Interrompo il mio litigio interiore quando Salvatore mi dice: "So che sei molto brava a scuola."
"Beh, ci metto impegno ma è molto faticoso!"
"Ah, capisco... quindi è una vacanza meritata Francesca!"
"In pratica sì" rispondo.
Poco dopo Davide propone di accendere lo stereo e la prima canzone che parte è: "'Ngoppe 'a neve" di Luca Sepe. Addirittura Luke, Calum, Ashton e Michael la cantano, ma io mi limito a battere le mani.
Non che non mi piaccia, anzi, la conosco e mi piace moltissimo ma la voce non viene fuori dato che le maestre che mi hanno distrutta mi appaiono davanti in ogni momento e questo mi blocca.
Quando finisce chiedo: "Era a tema con il viaggio?"
"Sì, esatto" risponde Salvatore.
La successiva è: "Nu juorno bbuono" di Rocco Hunt. Per questa è la stessa storia, ma non importa. Devo pensare che sto andando a divertirmi.
Poi una parodia di Violetta: "Te creo", di cui non capisco tutto, quindi se mi sfugge qualcosa chiedo a Giorgio dato che qui si parla della sua Terra.
Passa il tempo e si fa notte.  Ginevra, Mirko e Linda sono crollati credo, non parlano più!
Anch'io sto per cedere, ma non voglio, non qui.
Daniel's Pov
"Piccola, se sei stanca dormi" dico guardando i suoi occhi che a causa della stanchezza lacrimano.
"Non preoccuparti, sto bene" dice lei sottovoce.
Passa un'ora e io mi volto a causa di un rumore di denti che battono. Oh povera piccola, non ha resistito e immagino che stia congelando!
Visto che ora è il mio turno di guidare questo coso spengo il motore e scendo.
Vado verso il portabagagli, prendo lo zaino e ne estraggo una coperta e una maglietta.
Le file di sedili sono un po' distanti l'una dall'altra, quindi non faccio fatica ad entrare. Vado davanti al suo sedile: lei è tra Linda e Ginevra, avvolta su se stessa come un fagottino e come sempre ha una mano sulla bocca. Riesco a toccarle l'altra mano ed è fredda come se qualcuno l'avesse messa nel ghiaccio. Abbasso un po' il sedile, la sollevo apena e l'avvolgo nella coperta, poi le metto la maglietta piegata sotto la testa per farla stare più comoda. Mi chino a baciarle la fronte, anch'essa gelida, e le dico: "Riposati piccola mia..."
Poi rivolgo un falso sguardo intimidatorio agli altri e dico: "Non mettetela in imbarazzo, ci siamo capiti?"
Il turno di guidare passa a Salvatore e io mi siedo accanto a lui.
"Ti sei proprio innamorato, eh?" chiede Salvatore.
E adesso che cavolo gli dico?
"Sì, che io sappia non è un reato!"
"No, non lo è."
Mi guarda come se avesse altro da dire.
"Sai, anche lei è innamorata di te..." mi dice.
Ora sono io che lo guardo.
"E tu come te ne sei accorto?"
"Il sospetto ce l'avevo da non so quanto, credo da quando l'ho vista la prima volta. Quando facevamo quegli sketch e tu apparivi nelle vesti di chiunque, anche di un vero Boss o un supereroe che deve portare il mantello alla rovescia, le si illuminava il viso e a momenti si alzava dalla sedia! Le avrebbero potuto descrivere un qualsiasi aspetto strano o poco gradevole e lei sarebbe corsa ad abbracciarti."
"Ma figurati, si è affezionata a tutti noi, l'avrebbe fatto per chiunque..."
"Però tu non hai visto come è arrossita quando ti ho nominato! Al giro a cavallo, ricordi? Lei era imbarazzata e quando le ho chiesto: "Fai sempre così con Daniel?", lei è diventata di fuoco, si è voltata dall'altra parte per non farsi vedere e a momenti cadeva da cavallo senza essere stata disarcionata..."
Resto di stucco per quelle parole. So che Salvatore è intuitivo, ma non immaginavo fino a questo punto!
All'improvviso il motore si spegne.
"Ma che cosa è successo?" chiede Salvatore.
"Siamo a secco" rispondo. "Non saprei dove trovare qualcuno che ci fornisca della benzina!"
Mi volto e vedo che la mia piccola si è svegliata e sta cercando qualcosa. Ma cosa vuole fare?
Francesca's Pov
Vengo svegliata dal modo brusco in cui si ferma il pulmino e mi accorgo di avere addosso una coperta e qualcosa di morbido dietro la testa.
Sento due voci che inizialmente non riconosco, poi capisco chi sta parlando e la situazione in cui ci troviamo.
Prendo il cellulare e attivo il comando vocale.
"Cerca una casa nelle vicinanze" dico, naturalmente a bassa voce.
"Ma che stai facendo, Francesca?" mi chiede Giorgio.
"C'è una casa qui vicino" dico celcando di non gridare, "mi è apparsa una mappa!"
"E come ci arriverai?" mi chiede Salvatore.
"Io non avrò l'occhi di falco forse, ma voi sì! Qualcuno può prendere il mio cellulahe e andare, oppure andiamo insieme" dico convinta.
"Okay, allora ti accompagno io" dice Alessandro.
"Se non vi dispiace mi aggrego anch'io" scatta Daniel.
Mi tolgo di dosso la coperta, mi alzo e scendo dal pulmino. Da un lato Alessandro e dall'altro Daniel mi accompagnano seguendo le indicazioni del mio cellulare.
"Eccola!" dice Alessandro.
Io vado verso la casa e busso.
La porta viene aperta e una signora mi dice: "Senti, se sei venuta a chiedere l'elemosina vattene!"
"Senta signora, non..." inizia Daniel, ma io lo fermo.
"Sta calmo" gli dico, poi mi rivolgo alla donna. "Scusi, non sono qui per questo, volevo solo sapere dove posso trovare un'area di servizio, abbiamo finito la benzina!"
"Ah, bene" dice la signora per poi darmi quella che probabilmente è una mappa, "seguite le indicazioni!" E prima che io possa ringraziarla sbatte la porta.
Alessandro e Daniel mi tirano indietro prima che la porta mi colpisca in faccia.
Per fortuna l'area di servizio è qui vicino, quindi arriviamo subito.
"Come hai fatto a restare tanto calma di fronte alla cattiveria di quella tipa?" mi chiede Daniel.
"Ho sentito tante stupidaggini che riguardano i miei occhi! Mi crederesti se ti dicessi che quella signora mi ha fatto pena? Una cosa del genere la dice uno stupido e se ti dicessi tutto quello che mi sono sentita dire finora daresti in escandescenza! Sai, anche a me dava fastidio prima, ma ora è diventata una cosa con cui convivo!"
"Però ti giuro che anche io avrei fatto mangiare la polvere a quella strega!" dice Alessandro.
"Ale, lascia perdere! Non è la prima scemenza che mi sento dire e non sarà l'ultima!"
"D'accordo, ma perché non hai voluto che ti difendessimo?" domanda Daniel.
"Perché in quel momento non era il caso. Avete visto il modo in cui ha sbattuto la porta, no? È la prima persona che ci ha aiutati e non era il caso di inimicarcela!"
Arriviamo e ci si avvicina un ragazzo.
"Come posso aiutarvi?" chiede, ma di colpo abbass la voce.
"Daniel? Alessandro?"
"Come fai a..." inizia Daniel, ma poi si ferma. "Stefano!"
Stefano? Questo nome l'ho già sentito.
Il ragazzo si avvicina e li saluta, se ho ben capito con dei colpetti sulle spalle.
"E chi è questa ragazza?"
"Lei è Francesca" dice Alessandro.
"Ah, Francesca! Sai, Daniel mi ha parlato molto di te! So che sei una ragazza ribelle, addirittura terribile!"
Arrossisco e abbasso la testa fino a farla scontrare con il petto. Stefano, questa me la paghi!
Daniel si accorge che sono in imbarazzo e, stringendomi la mano, dice: "Io veramente ho detto che lei è bella, sei tu che fraintendi! E poi lei si imbarazza facilmente, quindi non farle venire dubbi su cose che non esistono!"
"Ehi, tranquilla, non volevo certo offenderti" dice Stefano, "e se l'ho fatto mi dispiace molto!"
"No, non mi sono offesa" gli rispondo. Infatti non ero offesa, ero solo un po'... imbarazzata.
"Bene, allora come posso aiutarvi?" chiede Stefano.
"Abbiamo finito il carburante e siamo qui per fare rifornimento." risponde Alessandro. "Il nostro veicolo è quello là in fondo."
"Bene, rimediamo subito" dice Stefano e noi lo seguiamo.
Arriviamo al pulmino, facciamo rifornimento e credo che uno dei ragazzi stia per pagare dato che Stefano dice: "No, non voglio nulla! È un piacere! Ah dimenticavo: se tornate potete fare un salto qui, io ho il turno di notte."
Poi si rivolge a me: "Non sei arrabbiata, vero?"
"No, tranquillo" gli rispondo.
"Sai, mi sembra di conoscerti e mi dispiace che tu ti sia sentita in imbarazzo per una cosa che ti ho detto."
"Ehi, tranquillo Stefano, è tutto a posto, davvero! E poi anche a me sembra di conoscerti."
Poverino, mi sembra un cucciolo spaesato!
"Allora siamo amici?"
"Beh, suppongo di sì."

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