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20: Sorpresa!

Francesca's Pov
Alla fine la flebo non è stata poi tanto terribile, come ricordavo del resto. Ginevra è venuta in ospedale e lei, Linda e Daniel sono rimasti fino alla fine dell'orario di visita, poi sono andati via insieme a mio padre. L'unica che può restare qui è mia madre.
Quando loro sono andati via chiudendosi la porta alle spalle mi suonava strano il silenzio che ancora regna in questa stanza, ma forse riuscirò a resistere almeno fino a domattina. Non so come, ma in qualche modo ce la farò. Beh, spero che lei mi dica qualcosa, questo silenzio mi mette ansia.
"Ti fanno male i graffi?" mi chiede di colpo.
"No, bruciano solo un po'." le rispondo con un tono abbastanza tranquillo.
"Ti va di dirmi come te li sei procurati?" mi chiede.
Questa domanda mi colpisce come un pugno dritto alla bocca dello stomaco.
Non so cosa fare. Non so se raccontarlo o meno a mia madre, ma sono felice di sapere che Daniel non si è spinto oltre un certo limite nel racconto del mio "incidente".
"Francesca, ci sei?" la voce di mia madre mi fa tornare al presente.
"Sì mamma... ci sono" rispondo.
"Tesoro, se non vuoi parlarne è normale, non ti costringerò..."
Mi getto tra le sue braccia, ma senza lacrime.
"S-Samuele..."
Le sue braccia si stringono intorno alla mia vita. Lei ha capito tutto.
"Quello che ti derideva quando eri all'asilo... oh amore mio, ma che cosa ti ha fatto?"
"Mi ha... mi ha quasi fatto del male" rispondo, non sapendo che intenzioni avesse quando mi ha aggredita. Forse voleva solo spaventarmi per prendermi ancora in giro.
Il nodo che ho alla gola si stringe più del dovuto. Con una grande fatica evito di piangere, apro la finestra e mi avvicino. Non farò sciocchezze perché ne commetto già troppe, ho solo bisogno del vento sul viso.
Dopo qualche secondo il magone mi passa.
Chiudo la finestra e mi volto verso mia madre.
"Ti ha solo fatto dei graffi?" chiede.
"Sì, solo dei graffi" rispondo cercando di non agitarmi. È vero, mi ha fatto soltanto qualche graffio, ma il pensiero che quel ragazzo mi abbia toccata mi fa provare ribrezzo perché sento la sua cattiveria, anche con un semplice tocco.
Con Daniel, invece, è tutto diverso. Io sono sicura di potermi fidare di lui.
Daniel's Pov
L'immagine di Samuele che spinge al muro Francesca e la graffia senza pietà mi fa nascere istinti di rissa, ma non lo prendo a pugni solo perché lei è il mio calmante, se così si può dire. Quando le ho tolto di dosso quello scimmione ero tentato di rincorrerlo e prenderlo a pugni, ma quando mi sono voltato e l'ho vista in lacrime, quella rabbia è stata sostituita dalla paura che potesse fare qualche sciocchezza.
Forse sarebbe contenta di rivedere anche gli altri della compagnia. Ma sì, lo faccio!
Invio un messaggio ai ragazzi per dire loro quello che desidero fare per Francesca, spiegando solo il minimo indispensabile di quello che è successo. Non dirò nulla dell'aggressione se non sarà lei a consentirlo.
Ginevra's Pov
Sono a casa. Sono preoccupata per la mia amica perché lei mi ha detto tutto.
Dev'essere stata un'esperienza orribile per lei e non so come stia adesso.
All'improvviso sento il fischio del cellulare, segno che mi è arrivato un messaggio.
Giorgio: "Ehi bellissima, sono qui fuori, mi apri?"
Poco convinta ma al contempo emozionata vado alla porta e guardo nello spioncino: è lui! Spalanco la porta e lui entra per poi stringermi a sé e sollevarmi da terra.
"Principessa!" mi saluta baciandomi dolcemente.
Credevo che non avrei più avuto questo contatto con lui, quindi scoppio in un pianto di gioia.
"Ginevra! Ehi! Non piangere!"
Giorgio si mette sul divano e mi prende sulle ginocchia.
Appoggio la testa al suo petto scolpito e le lacrime continuano a scendere, inarrestabili.
"Sto iniziando a pensare che tu non sia tanto felice di vedermi!" dice.
"Ma cosa vai a pensare? Sono felicissima di vederti!" dico asciugandomi le lacrime.
I nostri cuori battono insieme, forte, come formiche un po' troppo laboriose ed è magnifico.
"Allora perché piangi?" chiede.
"Perché non ci posso credere e perché sono troppo felice!"
"Tu sei la mia principessa, è ovvio che la mia prima sorpresa fosse per te!" dice sfiorandomi una guancia.
Sento le sue labbra andare più volte tra i miei capelli e i suoi muscoli si contraggono ogni volta, cosa che mi fa pensare che lui stia sorridendo.
"Non ti dispiace se faccio così, non è vero?" chiede.
"No che non mi dispiace!" Ora la crisi di pianto si è calmata e io sto sorridendo mentre rispondo.
"Sai per chi è la prossima sorpresa?" chiede ridendo.
"No, chi è il fortunato o la fortunata?" chiedo.
"La piccola Francesca" mi risponde lui semplicemente.
Ahi, immagino la faccia di Francy se lo avesse sentito!
"La... cosa?" chiedo retoricamente.
"LA PICCOLA FRANCESCA!" mi ripete lui, marcando un po' tropo le ultime parole.
"Guarda: meno male che non ti ha sentito!" gli faccio notare, sempre ridendo. "Sai, già le bastano Alex e Daniel che la chiamano in questo modo!"
"Ahahah, lo so, è per questo che lo faccio!"
"Io questa la chiamo cattiveria!" gli dico senza smettere di ridere.
"Vuoi la guerra, eh?" Oh no, che guaio ho combinato!
Capisco dove vuole arrivare e mi alzo subito dal divano per cercare un qualsiasi nascondiglio che mi eviti la tortura del solletico. Mi ficco sotto il letto, in camera mia, ma lui è furbo, infatti mi becca subito!
Mi prende per le braccia con delicatezza e mi fa uscire dal mio covo. Divento di pietra, non ho mai sopportato il solletico, solo che l'unica cosa che fa Giorgio è far scorrere su e giù una mano lungo la mia schiena. Ma che cosa vuole fare? Di colpo, con le dita, inizia a tracciare dei ghirigori sulla mia pelle. Okay, non lo capirò mai! Sono più rilassata quando lui mi dà un colpetto sulla schiena.
"Avevi una mosca sulla schiena" mi dice.
"Primo: mi stavi facendo una radiografia con quella mano! Secondo: se anche fosse stata una mosca l'avresti mandata dritta all'altro mondo" gli faccio notare, ridendo.
"Io non conosco i tuoi punti deboli" d@ce Giorgio.
"E tu puoi scordarti che te li riveli, sarebbe un gioco troppo facile!"
"Mi aspettavo una risposta del genere" dice. "Dai, ora alzati da lì che se ti becchi un raffreddore poi te la prendi con me!"
"Lo fai per questo o perché tieni a me?" gli chiedo.
"E pensare che mi sembravi così timida, invece sei una furbetta!" dice.
Sento le guance ardere... Questa me la paghi Giorgio De Martino!
"Ehi, Ginevra! Non te la prendere... stavo solo scherzando" dice vedendomi rossa come un pomodoro.
"N-non si tratta di questo Giorgio, non me la sono presa!" dico. "È che sono troppo timida e ti giuro che non è piacevole..."
"Lo so piccola" mi dice lui, "e se ti serve una persona con cui sfogarti... io ci sono sempre."
Questo lato confidenziale di Giorgio non me l'aspettavo, ma in fondo sapevo che lui non era solo il tipo scherzoso alla Mr Bean, come dice Francesca.
"Sai, io non sono solo un po' pagliaccio" mi dice. "So essere serio quando voglio e mi piacciono le ragazze intelligenti, proprio come te! Non sopporto le ochette!"
"Nemmeno io!" gli dico.
"Mi permetti di restare qui?" chiede Giorgio.
"Sì, tanto i miei tornano domani" rispondo sorridendo. "Ma dormiamo in camere separate se non ti dispiace, okay?"
"Va bene signorina, tanto lei sa che non oserei mai farle alcun male." mi fa il verso.
"Lo so SIGNOR CAVALIERE..."
Gli indico la stanza in cui può sistemarsi e intanto vado a mettere il pigiama...
...LA MATTINA SEGUENTE...
"Amore, svegliati." dice dolcemente Giorgio. "Dobbiamo andare a prendere Francesca in ospedale."
Salto dal letto cadendo sul pavimento quando mi viene in mente che sono mezza intontita dal sonno, lui mi sta guardando e, come se non bastasse questo, oggi la mia amica esce dall'ospedale e io sono ancora qui.
"Ginevra, ti sei fatta male?"
"No, sto bene!"
"Accidenti! Tu e Francesca vi somigliate un po' troppo, eh?"
"Non ti seguo."
"Sei saltata giù dal letto... come è nello stile di Francesca e per giunta secondo me adesso hai un tamburo al posto del cuore" spiega per poi sentirmi il polso. "Proprio come pensavo!"
Mi prende tra le sue braccia e mi adagia sul letto.
"Ora tu prendi un bel respiro e ti rialzi, però con calma!"
Faccio un respiro profondo e mi rialzo con maggiore calma.
"Okay" dice lui soddisfatto, "e adesso prendi!"
Mette tra le mie mani una tazza di latte caldo e un cornetto.
"Ehi, non buttarlo giù tutto d'un fiato altrimenti rischi di scottarti!" mi raccomanda con tono premuroso.
Questa volta procedo con più calma visto che lui è seduto accanto a me con le stesse cose che ho io tra le mani. Appena finita la colazione vado a vestirmi e lo ritrovo lì ad aspettarmi, bello come un angelo.
"Come arriviamo all'ospedale?"
"In auto, mia signora" mi risponde lui.
Mi conduce verso un'auto e mi fa accomodare sul sedile del passeggero.
Giorgio's Pov
È incredibile, la bionda e la bruna si somigliano in un modo a dir poco incredibile a livello caratteriale. La loro timidezza, la facilità con la quale si imbarazzano e la dolcezza che le caratterizza mi stupiscono. Ogni tanto, mentre sono alla guida, tendo la mano verso la mia biondina e le accarezzo una guancia. Mi piace tracciarle dei simboli sulla pelle, sia per il fatto che è morbida che per il suo essere rilassata quando la tocco.
Il viaggio è un po' troppo silenzioso, quindi chiedo la prima cavolata che mi viene in mente.
"Tutto okay?"
"Sì, solo che sono preoccupata per Francesca. Sai, io e lei siamo molto amiche e il fatto che lei sia finita in ospedale non può farmi piacere!"
"Sta tranquilla Ginevra, visto che l'hanno dimessa non deve essere nulla di grave... e se ti preoccupa il suo stato emotivo ora che è "libera" potrai parlarle più facilmente."
Lei annuisce e sembra un po' più tranquilla.
"Ci siete tutti, vero?" mi chiede per cambiare discorso.
"Sì, andremo tutti a prenderla" rispondo.
"Sarà contenta" afferma lei.
"Lo spero tanto!"
Arriviamo fuori dall'ospedale e ci sono quattro ragazzi con degli strumenti musicali a portata di mano.
Ginevra's Pov
Luke, Calum, Ashton e Michael sono già qui! Ma come hanno saputo che Francesca è qui?
Decido di presentarli a Giorgio e corro verso di loro insieme a lui.
"Ehi Ginevra!"
"Ehi Ashton!"
Stringo il mio amico in un abbraccio e lo presento al mio ragazzo. Faccio lo stesso con tutti gli altri, poi chiedo: "Come avete saputo che lei è qui?"
"Ce l'ha detto Matilde" mi risponde Luke, "è la cugina di Francesca e ci ha detto che era qui."
Una ragzza si fa timidamente avanti. Ha dei lunghi capelli castani e gli occhi dello stesso colore. Non è né alta né bassa, ma è alquanto magra.
"Io sono Matilde" ci dice.
"Ginevra" la saluto stringendole la mano.
"Piacere, Giorgio" saluta il mio ragazzo.
"Beh, gli altri mi conoscono" afferma la ragazza.
"Eccola, eccola! Nascondetevi lì, i vostri amici vi aspettano!" ci dice Calum.
Corriamo a nasconderci e troviamo il resto degli animatori.
Francesca's Pov
Dopo aver firmato delle carte io e la mamma siamo finalmente libere! Stiamo uscendo dall'ospedale quando una musica ritmata e allegr mi fa fermare. Corro nella direzione da cui proviene quella canzone e dopo qualche secondo sento due braccia cingermi la vita.
"Come stai brunetta?" mi chiede... Luke?
"BIONDO!" dico abbracciandolo.
[Me l'ha detto lui!]
"Allora? Come va?" mi chiede ancora Luke.
"Considerando che sono appena uscita da un ospedale... sto benone" rispondo con un sorriso.
"Allora vieni a vedere le altre sorprese che ti abbiamo preparato!" dice Michael prendendomi per mano. Mi fa mettere seduta e aggiunge: "Ora aspetta qui."
È passata un'eternità da quando Michael si è allontanato ed io ho il nervosismo a mille, quindi inizio a giocare con i miei capelli, cosa difficile poiché li porto corti.
All'improvviso una mano ferma i miei movimenti.
"La smetti di torturarti i capelli in questo modo?"
Mi alzo di scatto, mi libero dalla sua presa e lo abbraccio forte.
"Oh, Giorgio!"
Lui mi stringe a sé, poi si stacca e mi alza il viso con una mano. Sento le guance ardere, ma non come quando mi guarda Daniel. È sempre imbarazzante sentirsi osservati, ma in modo così evidente diventa tremendo. Se poi lo fa una persona specifica allora diventa impossibile controllarsi.
"Chi ti ha graffiata in questo modo(" mi chiede.
"Giorgio, io... non me la sento di parlarne..."
"Va bene, sta tranquilla. Non ti obbligherò a parlare" dice lui.
Salvatore e Alessandro si avvicinano e mi abbracciano.
"Ragazzi, siete stati davvero gentili a venire fin qui per salutarmi!" dico abbracciandoli.
"Come si vede che ancora non conosci bene i due Boss!" dice Alessandro. "Ma ti pare che noi non saremmo venuti a trovarti?"
"In più io sono stato il tuo cavaliere" aggiunge Salvatore, "non potevo non passare a salutarti e vedere come stavi Francesca, non credi?"
Sorrido, poi i due Boss mi lasciano andare e vengo raggiunta da Giulia e Simone.
"Ehi tesoro!" mi dice Giulia.
"Giulia! Oh, quanto sono felice!" dico gettandomi tra le sue braccia.
"La Veneta", come la chiamano i ragazzi, è una ragazza fantastica. È dolce, gentile e simpatica e se deve abbracciare qualcuno per strada per confortarlo non bada alla forma: lo fa e basta!
Simone mi si avvicina e mi circonda del tutto abbracciandomi da dietro.
"Allora Cenerentola, come ti senti?" mi chiede.
"Al Ballo" rispondo a tono.
Questo provoca l'ilarità generale ed io ne sono felice.
Alice mi si avvicina e, come Gaia e Valeria, mi dà un bacio sulla guancia.
"Allora Fra, te la senti di fare un giretto?" chiede Gaia.
"Sì" acconsento sorridendo.
Gaia e Valeria mi prendono le mani mentre Giorgio mi si posiziona davanti e mi solleva da terra prendendomi per le caviglie. Alle mie spalle c'è Davide, che finora non ha detto nulla.
"Stai bene Francesca?" mi chiede quest'ultimo.
I ragazzi sembrano divertirsi a farmi sobbalzare ogni momento.
"Più o meno" gli rispondo a stento. "Temo che vogliate farmi venire le vertigini! Io non credevo che: "Fare un giro" significasse... QUESTO!"
È divertente, ma un po' troppo movimentato per il mio corpo.
All'improvviso Davide mi lascia, poi è il turno di Gaia, Valeria e infine Giorgio.
Non inizio nemmeno a cadere perché sento due braccia afferrarmi e una voce che mi dice: "Non saresti caduta!"
No! Non ci posso credere! È lui che ha organizzato tutto questo! È... Daniel!

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