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151: Non tarpare le ali a chi ami!

Giada's Pov
"Come sarebbe a dire che mi vuoi vedere?" mi chiede Nico alzando il tono.
"Desidero guardare le tue espressioni... i tuoi occhi... voglio vederti!"
Sono sull'orlo di una crisi di pianto. Non mi ha mai trattata così e questo mi fa stare male. Lo so che una ragazza ha finto di non avere occhi funzionanti per non so quale motivo, ma io desidero davvero tanto vederlo.
"Tu vuoi vedermi perché quando scoprirai che non sono un bel ragazzo ti allontanerai da me! Sei uguale a tutte le altre, Giada!" mi dice, e quelle parole mi fanno crollare.
"T-ti giu-ro che non è così!"
"Smettila di fare la santarellina!" dice lui.
"Nicolas, ma che ti prende, sei impazzito?" chiede una ragazza. Riconosco subito la sua voce: è Francy.
"È un discorso tra me e Giada, Francesca!" le risponde Nico.
"Un discorso o un'aggressione a senso unico? Vieni con me, e smettila di dare spettacolo, avanti!"
Credo che non sia uscita da sola, perché mi sento toccare una spalla.
"Francesca, portalo via. Di Giada mi occupo io." le dice Daniel.
Sono in piedi e non faccio altro che piangere. Sento Nicolas opporre resistenza e Francesca lo porta via con un po' di fatica.
"Giada, ne vuoi parlare?" mi chiede il ragazzo che mi sta davanti con un tono molto più dolce di quello di Nico.
"O-okay... però non qua. Credo che..." provo a rispondere, ma i singhiozzi mi spengono le parole in bocca.
"Hai ragione... c'è decisamente troppa gente." mi dice, neanche mi avesse letto nel pensiero, ma non glielo chiedo, perché non ne ho la forza. "Dove vuoi andare?"
"Al terrazzo dell'ospedale." rispondo. "Però non credo di farcela ad arrivarci da sola, mi tremano le ginocchia."
"Sai come si dice? "Chiedi e ti sarà dato"!"
Detto questo mi prende per mano e mi fa alzare.
Arriviamo al terrazzo e lui mi fa sedere sotto un albero, poi, con la massima dolcezza di cui è capace, chiede: "Vuoi spiegarmi cos'è successo? Perché Nico ti stava urlando contro in quella maniera?"
"Ecco... il fatto è che... io vorrei vedere il suo viso..."
"Cioè, aspetta: mi stai dicendo che tu non sei nata..."
"No. Prima vedevo, ma poi ho avuto un incidente che mi ha tolto la vista. Ho cercato informazioni su un possibile intervento, poi è entrato Nico, mi ha vista e si è infuriato!"
Scoppio nuovamente a piangere e sto per crollare distesa per terra, ma lui mi prende al volo.
"Ehi! Non fare così, ti prego! Nico non ce l'ha con te. Il problema è che la sua autostima è praticamente sotto zero ed ha paura che se lo vedessi ti vergogneresti di lui e te ne allontaneresti."
"Ma io non sono tanto cattiva!"
"Lo so, Giada, ma cerca di capirlo: è stato ingannato, e... beh, i gemelli sono sempre un po' sulla difensiva, sai?"
"Come... come fai a saperlo?"
"Una volta un tizio ha quasi fatto inciampare Francesca al bar in cui lavora, facendole rompere una scarpa, e Franco si è arrabbiato perché aveva i suoi problemi e la discussione con quel cliente è stata una specie di colmo. Lui si è scusato il giorno dopo. Fidati, Nicolas verrà a cercarti anche prima."
"E se non lo facesse?"
"E se no lo facesse da solo ci faremo aiutare anche da Franco!"
"Sei davvero buono con me, lo sai?" gli dico.
"Mica tanto. Me lo dice anche Francesca, ma con persone come voi due non può essere diversamente."
"Me lo concedi un abbraccio? Tra amici, sia chiaro..." dico.
"Giada, stai tranquilla, se è per me non farti problemi."
Ma quando è arrivata Francesca?
"Ehi piccola... io questa cosa potrei farla, ma credo che una sola persona non basti a risollevare il morale di questa ragazza. Puoi darmi una mano?"
"Io amo gli abbracci, quindi ti aiuto, e con molto piacere!"
Sento la mia amica avvicinarsi, mettersi alle mie spalle ed abbracciarmi da dietro. Lui, invece, mi tiene stretta dall'altra parte e restiamo tutti e tre in questa posizione, senza proferire parola, per qualche minuto.
"Sei riuscita a parlare con Nico, Francy?"
"Beh... ecco... ho provato a parlargli, ma anche lui è scoppiato a piangere, sai?"
"Accidenti!" le dico sottovoce.
"È meglio lasciarlo stare, almeno per ora. Non lo conosco benissimo, però so che quando è arrabbiato è meglio aspettare che si calmi un po'." mi dice Francesca.
"Però... beh... ecco, io vorrei davvero poterlo guardare negli occhi, perché è stato il primo a farmi sentire veramente bene!"
"Eh no! Non... non ricominciare a piangere, amica" dice la ragazza che ho incontrato all'Unione dei Ciechi tanti anni fa, "adesso concentrati su quello che è il tuo desiderio... che poi è un desiderio legittimo perché anche io lo provo sempre. Tu però puoi farlo, c'è l'occhio bionico o, nella migliore delle ipotesi, un intervento che ti restituirà la vista. Tu puoi farlo... quindi non vedo perché non dovresti farlo, capisci?"
"Ha ragione" mi dice Daniel, "se puoi tornare a guardare il mondo e lo desideri fallo!"
"Vi hanno dato un diploma come angeli custodi?"
"No, semplicemente ci dà fastidio che due dei nostri amici soffrano!"
Franco's Pov
È mattina ed io sto cercando in tutti i modi di vestirmi. Sono diventato un acrobata per farlo. Mi sono esercitato con Serena tutto il pomeriggio e dato che per una settimana terrò il braccio fermo ringrazio la mia piccola per l'aiuto che mi ha offerto. È stata davvero dolcissima, non c'è che dire.
Per fortuna domani torno a casa e mi permettono di lasciare la stanza, infatti sto cercando Nicolas perché ho saputo delle divergenze che ha avuto con Giada.
Lo trovo seduto su un muretto del cortile, con la testa tra le mani. Si vede che ci sta male.
"Nico..." lo chiamo sottovoce per poi sedermi accanto a lui.
"Franco..." dice lui per poi scoppiare in lacrime e crollarmi letteralmente addosso.
"Ho saputo quello che è successo." dico.
"Sono stato un idiota, Franco! L'ho trattata malissimo ed ho paura di averla persa per sempre, ma avevo paura anche del fatto che lei avrebbe potuto ingannarmi, come ha fatto..."
So che lui non riesce nemmeno a pronunciare il nome di quella ragazza, so che teme che con Giada si ripeta la stessa storia, ma io ho capito fin dall'inizio che Giada è diversa. Non mi si è avvicinata per fare la carina ed è stata la roccia che ha sostenuto Nicolas mentre io ero in coma.
"Giada non è lei, Nico! Chi ti è stata così vicina mentre io stavo male? Chi ti ha calmato quando hai perso le staffe con quella biondina ridicola? Chi ti ha accompagnato qui quando ti hanno chiamato per parlarti del mio incidente?"
"Lo so, però ho davvero paura!"
"Nico, io me la sono cavata con una ferita alla spalla destra e l'obbligo di non strapazzarmi per una settimana, ma ho rischiato di non rivedere mai più Serena, lo capisci? Carlotta mi ha fatto rischiare parecchio. Serena si è arrabbiata molto e rischiavo di perderla, anche prima dell'incidente."
"Cosa vuoi dire con questo monologo?"
"Quello che sto cercando di farti capire è che non vale la pena di allontanare una persona alla quale teniamo per un nonnulla, specialmente se ci costruiamo castelli in aria popolati da demoni e fantasmi. Nella vita può accadere di tutto e la cosa migliore che ci possa accadere è incontrare qualcuno a cui vogliamo bene... che sia un amico, un fratello, un compagno... chi vuoi, ma incontrare qualcuno a cui vogliamo bene... solo che la vita c'insegna a tenerci stretti i nostri cari e a costruire con loro i migliori castelli. Puoi darmi retta? Va' da lei, chiedile perdono e spiegale cosa ti ha spinto a reagire in quel modo. Al massimo ti terrà il broncio per qualche tempo... un giorno, due, non di più, ma Giada non è cattiva, si lascia intenerire facilmente e ti ama. Dimostrale anche tu quanto la ami e lascia che cerchi una possibilità per recuperare la vista se è questo ciò che vuole. Evita di tarparle le ali, perché le è successo molte altre volte, le si legge in faccia che non ha avuto una vita facile."
"Lo so, ma ho paura. Temo che se mi vedesse e scoprisse che non sono bello mi lascerebbe."
"Senti Nico... io non so davvero più come dirtelo: quella ragazza ti ama perché sei Nicolas, non perché hai la faccia di Brad Pitt! Lei vuole guardarti negli occhi e vedere il tuo sorriso e questo è ben diverso dal giudicare le persone in modo superficiale come credi tu!"
"Nico... posso parlarti un secondo?" chiede timidamente Giada, che si sta avvicinando a noi con il suo bastone bianco.
"Giada, vieni qui, siediti" le dico, "io... me ne stavo giusto andando! Ho dei controlli da fare. A dopo!"
L'accompagno a sedersi vicino a mio fratello, le sussurro all'orecchio un: "Ehi, tranquilla!", notando che è agitatissima, e mi allontano per permetterle di parlare con mio fratello.
Giada's Pov
"Cosa mi volevi dire?" mi chiede Nico con un tono diverso da quello che ha usato ieri.
"Volevo dirti che se non vuoi che io m'informi su un eventuale intervento per i miei occhi non lo farò." dico.
Lo sento tirarmi a sé e sento il suo viso schiacciarsi contro la mia guancia. Le sue lacrime bagnano la mia pelle.
"Nico, non fare così, ti prego" dico sottovoce.
"Perdonami! Io dovrei aiutarti e non faccio altro che farti star male! Tu hai il diritto di operarti e di vedere la luce come gli altri!"
Mi attira verso di sé per poi stringermi in un abbraccio e, baciandomi teneramente i capelli, mi dice a bassa voce: "Perdonami principessa! Ti prego... perdonami..."

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