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11: Febbre baci e sogni

Francesca's Pov
"Francesca... ti senti male?"
La sua voce mi riporta alla realtà.
"Io? No, no, sto bene... sono solo un po' sorpresa, sai com'è? Mi hai stupita entrando dalla mia finestra, tutto qui, ahahah!"
"Oh, mi dispiace di averti messo paura, scusami!"
"Ma no, non mi hai messo paura! Tutt'altro, mi sembra un sogno visto che nessun ragazzo si prenderebbe la briga di fare questo per me!"
"Ora devo andare via, ma prima lascia che ti dica che ti sbagli! E se fosse come dici tu sono tutti un branco di idioti!" Mi dà un bacio sulla fronte. "A domani mia piccola principessa!"
"A... a d-domani" dico balbettando e aiutandolo a scendere dalla finestra.
Lui la richiude e io mi rimetto a letto. C'è qualcosa che non va, ho la testa che mi fa molto male e il mio corpo è scosso dai brividi, ma mi sento come se dovessi andare a fuoco. Ma che mi succede?
Decido di provare ad addormentarmi, forse sono solo un po' stanca. Di lì a poco il buon vecchio Morfeo decide di prendermi tra le sue braccia.
I miei sogni, stavolta, sono dolci e magnifici...
È mattina ed io vado a fare colazione con gli altri e prepararmi visto che tra poco scenderemo in spiaggia.
Come al solito andiamo a fare il bagno e sono sicura che ormai l'intera spiaggia ci conosca. Abbiamo gridato come dei pazzi!
Mirko ha vinto il gioco aperitivo e quello che ci ha portato è l'unico aperitivo che considero piacevole, infatti l'abbiamo condiviso!
Restiamo in spiaggia avendo portato un "pranzo al sacco", e iniziamo a parlare della sfilata che ci sarà stasera. Essendo per l'appunto una sfilata io non mi aspetto molto, ma qualcosa mi fa pensare che sarà una serata divertente, come del resto lo sono state le altre.
Sono le sette di sera, quindi torniamo a casa.
Le docce sono all'esterno, spero solo che nessuno passi da qui perché mi vergogno. Per farla breve è un calvario, sarà meglio che cerchi di sbrigarmi.
Sto per chiudere l'acqua quando avverto un forte dolore alla testa e sento che tutto mi gira intorno.
"Francy, c'è qualcosa che non va?" chiede la mamma.
Questi attacchi sono brevi, quindi rispondo: "Oh no, nulla! Io sto bene!"
Esco dalla doccia con l'accappatoio addosso e corro dentro per vestirmi.
Per fortuna ho i capelli corti, di conseguenza ci vuole poco tempo per asciugarli. Non capisco come mai, ma mentre svolgo qualsiasi attività il mio pensiero torna sempre a ieri notte. Perché lui è venuto a salutarmi e  a farmi quei complimenti? Meriterò davvero tutte queste attenzioni da parte sua? Non tutti vanno da una ragazza nel cuore della notte per dirle cose stupende e augurarle la buonanotte... non so cosa pensare.
Indosso gli abiti che la mamma mi ha procurato e vado in giardino.
Subito dopo cena io, Linda e Mirko iniziamo ad andare all'anfiteatro.
Anche Mirko si è iscritto alla sfilata e io mi sto rompendo le corde vocali per fare il tifo per lui, in più la gola mi brucia già moltissimo per conto suo.
Accidenti, ancora! Ma che mi succede?
Dopo la sfilata Linda richiama l'attenzione del mio an... ehm, di Daniel, e come al solito lui riesce a strapparmi una risata, inizialmente anche grazie ad una richiesta che, a quanto pare, Linda gli ha fatto da parte mia.
Non so quanto tempo sia passato, ma all'improvviso, quando tento di alzarmi, ho di nuovo quella sensazione.
"Francesca! Ehi! Che ti prende?" chiede Daniel prendendomi le mani.
Sento che potrebbe esplodermi la testa da un momento all'altro.
"M-mi fa tanto male" dico facendo toccare la fronte con il mio braccio. "Mi gira tutto, ho tanta paura!"
Lui mi conduce non so dove e alla fine mi fa mettere seduta.
"Sta calma, agitarti non ti servirà a niente!" dice continuando a tenermi la mano e lasciandomi un tenero bacio sulla guancia.
Mi stringe la mano e io sto tremando, ho tanto freddo.
"Ho freddo. Ho tanto freddo..." dico iniziando a singhiozzare.
Il dolore è davvero fortissimo, non so che fare se non piangere.
Lui mi si avvicina e pochi secondi dopo sento la sua mano posarsi delicatamente sulla mia fronte. Questo gesto mi coglie di sorpresa, ma ora penso al fatto che sono sicura di avere qualcosa, altrimenti non mi sentirei così male.
"Oh, accidenti! Povera Francesca, tu... tu scotti, hai la febbre!"
Mi alzo a fatica, qualcosa mi dice che ho bisogno di lui. Non è solo una sensazione fisica, non voglio solo aggrapparmi a lui per non cadere, ma ho bisogno di essere rassicurata perché la paura sta prendendo il controllo su di me.
"Io... io non ce la faccio, mi sento... mi sento mancare... mi manca il respiro!"
Sento che tutto mi gira vorticosamente attorno e crollo tra le sue braccia.
Daniel's Pov
Povera piccola!
Si vede che sta male, ha il viso contratto dal dolore. La prendo in braccio e la porto verso la casetta. Lei trema anche se sta letteralmente bruciando di febbre. Sussurra parole incomprensibili con quella sua vocina flebile.
Arriviamo alla casetta e ci sono tutti i suoi amici che si stringono intorno a noi.
Poco prima di entrare, però, vedo la piccola Clelia correre verso di noi.
"Ehi Daniel! Ma Francesca sta tanto tanto male?"
Poverina, ha gli occhi lucidi!
"Beh, abbastanza tesoro."
"Pensi che se le stringessi la mano starebbe meglio?"
"Non lo so, ma quello che posso assicurarti è che ne sarebbe felice! Su, dalle la mano!"
La bambina stringe la mano a Francesca e le dice: "Guarisci presto!"
Subito dopo va via.
"Hai visto? Qui tutti ti vogliono bene... motivo in più per guarire, non credi("
Sua madre apre la porta della casetta e mi fa segno di entrare.
"Posso farla sdraiare sul tuo letto?" chiedo.
[Parlo a tu per tu con sua madre perché tra di noi si è instaurato un rapporto abbastanza familiare, come del resto accade con quasi tutti gli ospiti.]
"Sì, è meglio che stia lì" acconsente lei, "io vado a prendere il termometro. Tu se vuoi resta con lei."
Mi limito ad annuire e metto a letto Francesca.
"Povero angelo, mi dispiace vederti così, lo sai?"
Sono un po' distante da lei, ma non tanto da impedirle di prendermi una mano e stringerla forte nella sua.
"No-n v-vo-glio es-sere e-e-goi-sta, ma ti... ti pre-go, non andartene!"
"Ehi, ehi, stai tranquilla. Io non voglio lasciarti sola!"
La guardo: sta piangendo e trema come una foglia. Con i palmi delle mani le asciugo le guance e le sollevo con delicatezza il volto per guardarla meglio. È bella nella sua semplicità... anzi, bella è dire poco. È... meravigliosa, anche quando è ridotta così.
Non so cosa mi prenda, ma ho la sensazione che quello che il mio istinto mi suggerisce di fare aiuterà sia lei che me.
Mi avvicino alla mia piccola che intanto sta iniziando a calmarsi, ma non del tutto.
"No, no! Ti prego, non piangere!"
Mi avvicino sempre di più al suo viso e alla fine la bacio.
Lei rabbrividisce, ma allo stesso tempo... sorride! Lei sta sorridendo!
"So che forse non avrei dovuto farlo, ma giuro su quello che vuoi che io... io non ho potuto fermarmi... ti prego, scusami!"
Lei mi stringe la mano e dice: "No!"
Le bacio la fronte e la stringo a me. È incredibile come questa ragazzina riesca a farmi provare una sensazione tanto... magica.
Sento la porta aprirsi ed entra la madre della mia piccola con un termometro in mano.
"Ecco" dice passandomi l'oggetto.
Io guardo la mia piccola e vedo che si è addormentata.
Le metto il termometro sotto il braccio facendo attenzione a non svegliarla. Poverina, questa febbre deve averla sfinita!
Quando lo tolgo leggo il numero 40 e per un attimo mi si ferma il cuore.
"Hai uno straccio da mettere nell'acqua?" chiedo.
"Sì, ce l'ho" risponde sua madre, "ora vado a prendertelo."
Detto questo  lascia la stanza e io resto da solo con Francesca.
"Ho freddo. Ho molto freddo..."
Quella voce mi fa stringere il cuore. Non so cos'altro fare se non stringerla forte a me.
"Sta tranquilla, ti passerà tutto."
Restiamo così per molto tempo, anche quando la sua mamma mi porta la pezza bagnata.
Io gliela adagio sulla fronte e lei rabbrividisce.
"Fatti coraggio tesoro, non sei sola."
"N-no... io non mi sento sola... e so di essere al sicuro quando sono qui con te."
L'ha detto. Con voce tremante, ma l'ha detto e io non posso credere di farle questo effetto.
Francesca's Pov
Se questo vuol dire avere la febbre, voglio avere la febbre per sempre. Riesco ancora a percepire la sensazione di calore sulle mie labbra, quel tocco tanto delicato che mi ha portata al mio primo bacio, le farfalle nello stomaco e il cuore che sta imparando a seguire un ritmo nuovo, suo e di nessun'altro. In più ho avuto il coraggio di dirgli che quando siamo vicini io non ho paura, non mi sento sola, e desidero riuscire a dire molto di più di questo... solo che forse, anche per il fatto che sono molto debole fisicamente proprio a causa della febbre, le parole migliori sono quelle dette in silenzio, in quest'abbraccio.
Forse il delirio mi sta facendo sognare, forse è la mia mente che sta costruendo tutto mentre perdo gradualmente il contatto con la realtà e capisco solo di essere di nuovo nel mio letto, ma non m'importa. Se questo è un sogno, quando mi sveglierò sarò felicissima di aver sognato.

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