Eccomi qui, con il mio zainetto, il cellulare, le cuffiette e la mia amata macchinetta che mi consente di leggere e scrivere sul cellulare.
L'elettricità è l'unica cosa che sento dentro in questo momento.
Come di consueto andremo in un villaggio e io non potrei essere più felice.
Io amo i villaggi, amo la stagione del Sole e dell'acqua e amo i programmi d'animazione.
Posso dire di essere cresciuta tra gli animatori perché sono cresciuta nei villaggi, ma dubito che tutti loro ricordino questa ragazzina timida e soggetta all'imbarazzo facile.
Il lavoro dell'animatore mi ha sempre affascinata perché si devono saper unire tanti aspetti contrapposti: si deve sapere come coinvolgere la gente senza starle col fiato sul collo, si deve riuscire ad essere divertenti ma non mettendo "in croce" gli altri. Beh, almeno secondo me funziona così!
"Francy! Ehi tesoro, dobbiamo andare!" dice mia madre.
"Arrivo subito mamma" dico correndo verso la porta del mio appartamento.
Beh, ora se non altro si sa come mi chiamo: Francesca! Però non so se dire che sono una ragazza molto strana.
I miei occhi non sono mai stati utilizzati per quello che di solito è il loro compito perché io, forse per un inconveniente genetico, sono nata senza nervo ottico e a uno degli occhi ho una protesi. La mia vita, però, è comunque serena e felice.
Sono timida e amo leggere, scrivere e cantare, anche se quest'ultima cosa mi riesce difficile perché mi vergogno.
Sono un'amante del cabaret e un giorno vorrei essere in grado di regalare un sorriso a qualcuno.
Beh, ora sto per partire per una nuova avventura. Non vedo l'ora di arrivare a destinazione!
So che sembrerà strano, ma ho la sensazione che questa vacanza sarà diversa dalle altre... che ci sarà qualcosa in più... vedremo!
Spazio Autrice
Ciao a tutti! Spero di cuore che questa storia possa piacervi, anche perché mi rispecchia molto più delle altre e per me è stato un grande traguardo  scriverne anche solo il prologo.
P.s.: so che è un po' corto rispetto ai miei standard, ma non credo sia facile scrivere un prologo di 1000 e passa parole, no?
Beh, detto questo... a presto!