Cinque
Maledetta curiosità!
Stupida! Stupida stupida!
<<Jen? Jen mi ascolti?>>
No!
<<si... si certo>>
Dico riprendendomi.
<<allora ci prepariamo insieme?>>
Mmh?
<<per cosa?>>
<<si... si certo>>mi scimmiotta per poi darmi uno scappelloto amichevole sulla nuca.
<<ormai è deciso comunque, vieni alla festa>>
<<quale festa?!>>
<<quella organizzata dalla mia confraternita!>>
<<no!>>
《《《《《》》》》》
<<rosso o blu?>>
Chiede mostrandomi 2 vestiti troppo corti.
<<sono improvvisamente diventata daltonica>>
Dico sorridendo.
Si... alla fine vado alla festa, mi ha convinto ritirandomi tutti i libri... la conosco da 3 giorni e già detta legge...incredibile.
<<dai, cretina! >>
Si lamenta.
<<quello rosso!>> cedo io infine.
<<ora muoviti e andiamo>>
Borbotto.
<<ancora con questa storia? Tu non esci cosí! >>
<<io nemmeno voglio andare a quella festa!>>
<<mio dio! ti prego fammi divertire>>
<<okay... ma.. niente... niente di esagerato>>
<<sarai naturale>>
Dopo circa mezz'ora sono pronta per guardarmi allo specchio... e quando lo faccio... beh... wow.
Non sembro io, cioè si vede che sono io ma in una versione molto più bella.
I miei capelli marrone scuro leggermente mossi adesso sono lisci ma sempre pomposo, gli occhi verdi sono circondati da un ombretto marrone e da del mascara, non sono più cadaverica ma ho un leggero rossore sulle guance e gli zigomi sono più in evidenza, mi fa sembrare il viso molto più magro e le lentiggini non si vedono quasi più... devo ammeterlo sto bene... ma non mi truccherei mai così tanto per uscire, anche perché non saprei come fare.
<<wow>>sussurro.
<<lo so, adesso il vestito!>>
<<niente di esagerato>>
<<hai appena visto di cosa sono capace>>
Devo dire che è davvero brava.
Indosso un vestito grigio con le maniche che arrivano sopra il gomito, la parte superiore è aderente e poi si apre in una gonna a giro.
Le scarpe ho messo delle converse nere... non so camminare sui tacchi.
È la mia prima festa... oddio.
Bussiamo alla porta della confraternita di Lyla e ci viene subito ad aprire un ragazzo... a petto nudo... okay.
<<ehi Lyla, chi è la sventola?>>
<<una mia amica Josh... stacci alla larga>>
Lo rimprovera lei mentre entriamo.
Che schifo... la gente si scambia saliva come fossero saluti, ragazzi a terra, ragazze che ballano mezze nude.
<<vado a salutare delle persone, fai un giro>>
Non faccio in tempo ad obiettare che lei è già sparita tra la folla.
La musica è altissima e mi da molto fastidio.
Decido di avventurarmi tra la gente è poco dopo raggiungo un divano, mi ci siedo e tiro fuori il telefono dalla borsa iniziando a messaggiare con Michel, il mio migliore amico.
"Michel sono alla mia prima festa"
"Cosa?! Come va?"
"Noioso... e poco igienico"
"Poco igienico? "
"Sì, poco igienico"
"Ah! Povera Verginella"
"Non chiamarmi cosí!!!>:("
"Scusa Jess!XD beviti qualcosa e goditi il posto poco igienico, ora vado, domani ho un esame"
"Sono astemio, e lo sai, buona fortuna per l'esame Mick"
"Notte Verginella"
Che cretino che è... mi guardo in torno e continuo ad essere disgustata.
Sono qui da 3 ore e di Lyla nessuna traccia.
Sono le 2 di mattina e domani devo svegliarmi presto, quindi ora vado a casa!
Mi dirigo verso l'uscita spintonando un po di gente e tenendomi stretta la borsa e quando sono alla porta vengo bloccata dal ragazzo che ci ha fatte entrare.
<<ciao amica di Lyla>>
È ubriaco fradicio, lo si capisce da come parla e dal suo alito fetido.
<<ciao, scusa devo uscire>>
<<non ti diverti?>> fa il labbruccio.
<<già, quindi fammi andare a casa>>cerco di sorpassarlo ma lui mi prende un polso e mi avvicina pericolosamente.
<<resta ancora un po'... insieme a me ci si diverte>>
<<lasciami>>
<<perché mai...>>
<<ha detto di lasciarla Josh>>
Da dove è spuntato Caleb?!
<<dai Cal... mi sto solo divertendo>>
<<divertiti con un altra ragazza, lei è la mia compagna di stanza>>
Caleb incrocia le braccia e lo guarda dall'alto al basso facendo scattare più volte la mascella.
<<tua sorella no, lei no... sono tutte tue Walker>>
il mio coinquilino sta cambiando colore ho sbaglio.
Si avvicina pericolosamente a Josh e lo sbatte contro la porta.
<<ascoltami bene Boris, se mi chiami un'altra volta cosí giuro che ti spacco il bell faccino che ti ritrovi, e no, non sono tutte mie, solo alcune non puoi toccare e si dà il caso che lei sia una di quelle, quindi stalle lontano>>
Lo lascia andare e, mentre Josh scappa, si gira verso di me come se non avessi sentito niente di quello che ha detto. <<stai bene?>> chiede mettendosi davanti a me a braccia incrociate... dio se è alto.
Sarà 1.90.
Mi sento una nana.
<<si, grazie>>
Rispondo in imbarazzo.
<<devo accompagnarti a casa?>>
Faccio no con la testa e lui se ne va.
Cosí esco dalla confraternita, mai più una cosa del genere.
Mi incammina verso il dormitorio, è lontano circa 30 minuti da qui... quindi meglio andare veloci.
Non c'è anima viva in giro,solo qualche ragazzo ubriaco, e dopo l'asperitenza di qualche minuto fa ho davvero paura.
Sono passati 20 minuti e mancano circa 500 metri al dormitorio.
I ragazzi ubriachi mi guardano quando passo e la paura continua a salire.
sento dei passi dietro di me e inizio a camminare più veloce ma anche i passi dietro si velocizzano, poi ricordo di mio padre e dello spray al peperoncino.
Mi fermo e lo cerco in borsa.
Grazie papà.
Lo trovo e continuo a camminare e i passi riprendono.
Cosí mi rifermo e anche i passi cessano.
Okay questo è troppo.
Mi giro e inizio a spruzzare peperoncino ovunque con gli occhi chiusi.
<<ehi ehi ehi! Mocciosa sono io! Cazzo, sono Caleb!>>
Apro gli occhi e lo vedo seduto per terra con le mani sulle palpebre.
<<Caleb! Mi hai spaventata a morte! Scusa!>>
<<perchè cazzo hai lo spray al peperoncino?!>>
<< me lo ha dato mio padre...scusa... ti fa male?>>
<<vuoi provare?!>>
Lo prendo come un si.
<<sei fortunata che hai una pessima mira e mi hai mancato di poco... peró lo spray è entrato comunque>>
Leggo le istruzioni sulla scatolina.
<<qui c'è scritto che bisogna bagnare gli occhi, ho una bottiglietta d'acqua, aspetta>>
La cerco nella borsa e gliela porgo, lui la prende di fretta e furia la apre e se la versa tutta in faccia... bagnando anche la maglietta.
Deglutisco alla vista dei suoi addominali sotto la maglietta bianca.
Eh cara... sono gli ormoni.
<<meglio?>>
<<Decisamente>>
Sì alza porgendomi la bottiglia e sbattendo gli occhi ancora rossi.
<<muoviamoci ad andare a casa... devo immergere la faccia nel acqua fredda il prima possibile>>
<<scusa>>
<<scusa>>mi scimmiotta.
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