Trentasei
ANDATE A LEGGERE L'ANNUNCIO PRECEDENTE PRIMA DI QUESTO CAPITOLO E' MOLTO IMPORTANTE ALTRIMENTI NON CAPITE.
Non so perché ma ho deciso di andare un'ora prima della partita. Lyla mi ha detto che, prima di scendere definitivamente in campo, si allenano per un'ora... probabilmente è per questo che non c'è nessuno sugli spalti.
Con un libro tra le mani salgo le scale di metallo e mi metto a sedere in prima fila.
I ragazzi si allenano molto, quindi dubito che si accorgeranno di me.
Invece, in quel momento, un fischio parte dal campo, alzo la testa dal libro e vedo che tutti i ragazzi stanno venendo verso gli spalti, Caleb compreso.
<<ehi... io mi ricordo di te! Sei la ragazza dello sfondo di Evans>> urla un ragazzo dai capelli castani e gli occhi verdi smeraldo.
Caleb gli tira un ceffone dietro la nuca e lui lo guarda male.
Hanno corso per un'ora e non ce n'è uno che abbia il fiatone. Alcuni bevono l'acqua, altri mi guardano sorpresi dal basso, sotto gli spalti.
Caleb mi sta guardando in modo strano, è quasi stupito dal mio aspetto diverso dal solito... o è quasi stupito che io sia uscita di casa.
<<Jennifer... come...>> si interrompe e deglutisce nervoso... è in imbarazzo... <<come mai sei qui? Sei così... diversa>> si rende conto di quello che ha detto e si tira una manata sulla fronte <<in senso buono, ovviamente>>
Sorrido e annuisco.
<<lo avevo capito... e comunque mi hai invitata tu qui, due settimane fa, ricordi?>>
Gli dico.
<<ehm... sì, certo... però non pensavo che saresti venuta>> sembra preoccupato, forse non voleva che venissi... magari farei meglio ad andarmene.
<<oh... qualcuno ha la bava... chiudi la bocca Cal, stai sbavando e non poco...>> dice un ragazzo biondo dagli occhi azzurri <<piuttosto, quella è la tua felpa?>>
Caleb mi scruta bene e nota che ho addosso la sua felpa, fa un mezzo sorriso e poi torna serio, sta arrossendo.
Tossisce e abbassa lo sguardo per poi annuire disinvolto.
<<Tiffany non la prenderà bene... lo sai vero?>>
Divento paonazza, sbarro gli occhi cercando di capire cosa ha detto quel ragazzo.
Chi è Tiffany? Perchè non la prenderà bene? Caleb la frequenta?
Okay... scenate di gelosia a dopo... che poi, parliamoci chiaro, non sono nemmeno tanto gelosa.
Solo... curiosa.
Sì, curiosa di vedere come sta questa Tiffany senza i denti e con un braccio rotto.
Vedrai che non sarà nemmeno tutta questa bellezza.
<<chi è Tiffany?>> chiedo con un sorriso falso stampato sul volto. Se gli sguardi potessero uccidere, Caleb sarebbe già morto.
Vedo qualche ragazzo fare un passo indietro con sguardo preoccupato rivolto a Caleb.
Lui chiude gli occhi e stringe la mascella, come fa ogni volta che impreca mentalmente.
<<è una ragazza...>> spiega il mio coinquilino.
<<è la Cheerleader di Caleb... nonché capo delle vipere...>>
La cosa di chi? Capo di che? Sto cercando di elaborare.
Okay, è il capo delle Cheerleader, non per questo significa che sia bella.
E invece, proprio in quel momento, una voce femminile, calda e sensuale, si disperde in tutto il campo.
<<Ragazze! Tenete il passo e state dietro di me!>>
Urla severa.
Il gruppo di ragazzi si apre e crea un corridoio che porta a Caleb.
Ogni Cheerleader va da un giocatore.
E una di queste va da Caleb.
Alta almeno un metro e settanta, magra ma con tutte le forme al posto giusto, la divisa viola che non lascia spazio all'immaginazione, i capelli lunghi neri come il carbone legati in una coda alta, gli occhi blu e azzurri scrutano il mio coinquilino e le labbra finte di un rosso sgargiante gli sorridono maliziosamente.
Una mano dalle unghie lunghe e curate passa tra i capelli di Caleb che guarda in basso imbarazzato.
<<Caleb... è da un po' che non ti vedo... sei sempre bellissimo e, meno male, altrimenti non vorrei stare con il capitano della squadra di football>>
Sbatto un attimo le palpebre... cosa ha detto?
Tutti i ragazzi stanno pregando con lo sguardo che nè io nè Tiffany decidiamo di uccidere Caleb.
<<...state insieme?>> chiedo con voce strozzata.
<<sì>> dice lei.
<<no>> la smentisce lui.
La vipera alza un sopracciglio e guarda Caleb confusa.
<<scusami?>>
Lui si stacca subito da lei e viene verso di me.
<<Jennifer, io e lei non stiamo insieme, te lo giuro... è solo la mia Cheerleader, ogni giocatore ne ha una e io sono il capitano, di conseguenza lei->>
Lo interrompo con un gesto della mano.
<<Caleb, non fa niente... davvero, se stai con lei non è un problema>> gli dico. E sono seria, può mettersi con chi gli pare e piace, non mi importa.
Cazzata.
È vero.
Mi dà fastidio che una come quella lí stia con Caleb! Solo io posso stare con Caleb!
Cosa ho appena pensato?
Non ci credo... l'ho pensato davvero?
Mi piace Caleb... okay, quello era ovvio, ma voglio davvero stare con lui? Credo di sì.
Oh, miseriaccia.
<<ma io e lei non stiamo insieme! Sai quello che provo per te!>> si giustifica lui. Sono sorpresa che abbia detto una cosa così davanti a tutti, non è suo solito farlo, e questo mi spinge a credergli.
<<scusami? Tu chi sei?>> mi chiede lei in tono provocatorio, mentre si appoggia con una mano sulla spalla di Caleb.
Non dirlo.
Oh, sì che lo dico.
Non dirlo.
<<sono la sua ragazza... infatti, se non l'avessi notato, indosso io la sua felpa e non tu... togli quella mano dalla sua spalla o ti do' talmente tanti schiaffi che insieme al seno dovrai rifarti anche la faccia>> e solo dopo mi accorgo che ho effettivamente dato voce ai miei pensieri.
Lei mi guarda male, sta per dire qualcosa ma io aggiungo un "mi prudono le mani", così lei gira i tacchi, dopo aver urlato contro le altre povere ragazze, e si allontana da lui.
Caleb mi guarda stupito...
<<così sono il tuo ragazzo, adesso?>>
<<no>> gli rispondo in modo ovvio.
<<ma tu hai detto... >>
<<dico molte cose Caleb... vai ad allenarti, che è meglio...>>
<3 Grazie di tutto.
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