Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 32 "Sento tutti gli occhi su di me..."

Mi toccava andare a casa mia prima, per recuperare lo zaino.

Fortuna che lo lasciavo all'ingresso.
Così dovetti solo aprire piano la porta, prendere lo zaino e uscire velocemente.

Non ero ancora pronta per parlare con i miei genitori.

Mentre andavo a scuola mi telefonò Alice.

"Ehi Ale! Com'è andata ieri con Michele?" Chiese cuoriosa

"Bene...più meno" aggiunsi

"In che senso?"

"Siamo andati al cinema, poi siamo tornati a casa sua dove siamo rimasti per un po', sono rimasta a dormire lì" dissi

"Ehi ehi, mi devi dire qualcosa?" Chiese ridacchiando

"No, non è successo niente"  sorrisi

"Ieri sera poi, mia mamma mi ha chiamato, sono tornati in città, dicono che mi devono parlare ma io non li ho ancora visti" dissi preoccupata

"Andrà tutto bene vedrai"

"Stamattina a Michele è arrivata una telefonata, non so chi era, solo che a lui non faceva piacere, ha iniziato a gridare e poi quando gli ho chiesto se stava bene se l'è presa con me" ammisi poi

"Se l'è presa con te perché non c'era nessun altro con cui scaricare la rabbia" cercò di tranquillizzarmi Alice

"Lo so ma io me la sono presa e me ne sono andata via" dissi infine

"Sai com'è fatto lui, è un po' bipolare" ridacchiò

"Si lo so" sussurrai

"Ma ieri sera è successa una cosa un po' strana" riflettei

"In che senso?" Chiese confusa

"Parlo di Giulio, sapevi che è partito?" Chiesi

"No, non ne sapevo niente" disse balbettando un po'

Stava mentendo. Lo capivo dalla sua voce e anche perché sapevo che lei era la migliore amica di Michele, lei sapeva sempre tutto.

"Stai mentendo, perché nessuno vuole dirmi niente!?" Sbottai

"Non sto mentendo, avanti dimmi di più"

Feci finta di tenerle il gioco.

"Dice che è partito, che lui viaggia sempre ecc... ma era strano, mentiva, non voleva dirmi la vera ragione" dissi infine

Lei esitò e io mi innervosì sempre di più.

"Vedrai che tutto si sistemerà" disse solo

Non capivo cosa stava dicendo.
Sospirai e decisi di piantarla.

"Ora vado, sono arrivata a scuola" la salutai, poi chiusi la chiamata

Le ore di scuola passarono in fretta, mi feci coraggio e tornai a casa mia.

Ma appena aprì la porta ricevetti una sorpresa.

Sul divano, mentre scherzava e rideva con mio padre, c'era Michele.

Appena entrai, si accorsero di me.

Mio padre mi sorrise, Michele puntò i suoi occhi verdi su di me.

"Alessia, il tuo amico Michele è venuto a trovarti, così lo abbiamo invitato a pranzo, sapevi che è un cantante?" Chiese mio padre

"No papà non lo sapevo" dissi sarcastica posando lo zaino nell'ingresso

Michele lo capì e sorrise.

Io non risposi, ero arrabbiata con lui, anche tanto.
Sia per avermi mentito e sia per avermi urlato contro.

"Comunque grazie eh, non mi vedi da chissà quanto e l'unica cosa che mi sai dire è -oh guarda Michele è venuto a trovarti e noi lo abbiamo invitato a pranzo-" sbottai nervosa

Mio padre si alzò seguito subito da Michele.

"Scusami tesoro" si avvicinò per abbracciarmi ma io lo scansai

"Ale...posso parlarti un attimo?" Chiese Michele avvicinandosi a me

Lo guardai un secondo, era davvero bello.
Indossava dei jeans blu e una maglietta bianca con una giacca marrone a coprirla.

"No" risposi secca scansandolo

Ma prima di superarlo sentì le sue dita sfiorare le mie e per poco smisi di essere arrabbiata. In quel momento ricordai solo di essere innamorata di lui.

Ma poi mi ripresi. Sbattei le palpebre velocemente raggiungendo la cucina

"Ciao Alessia" disse mia madre entrando dalla cucina

"Ciao" mormorai

Poi mi sedetti a tavola.

"A tavola" chiamò lei

Michele si sedette di fronte a me.

Mia mamma servì tutti e mentre i tre iniziavano a parlare, io mangiavo in silenzio sentendo lo sguardo di Michele bruciare su di me.

"Ma allora era lui quel cantante che dovevi incontrare l'anno scorso al firmacopie" esclamò la mamma

"L'avresti saputo prima se ti fosse importato qualcosa di me" mormorai a denti stretti

L'avevo detto così a bassa voce che non ero sicura fossero riusciti a sentirmi.
E se lo avevano fatto, non gli avevano dato molto peso.

"E come siete diventati amici? Insomma lui è un personaggio pubblico, famoso" Chiese papà

Alzai lo sguardo verso Michele e con lo sguardo lo pregai di non dire niente dell'accaduto.

"Ci siamo incontrati per strada e abbiamo parlato un po', poi abbiamo iniziato ad uscire insieme" spiegò lui

Non era una vera e propria bugia, mi andava bene così.

"Tu hai finito il liceo vero Michele?" Continò mio padre

"Si signore, sono uscito dal liceo classico con il massimo dei voti"

Modesto il ragazzo

Nella sua voce percepivo un certo orgoglio, giusto per fare buona impressione sui miei.

"Che bravo, vedi Alessia, dovresti prendere esempio da lui" replicò mia mamma

Sbuffai esasperata e mangiai le ultime fette di carne.

"Sono sazia così grazie, ho tanto da studiare, vado di sopra" dissi secca alzandomi dalla sedia

"Perché non vai con lei Michele? Potresti darle una mano a studiare" disse la donna accanto a me

Lui annuì e le sorrise.

Sbuffai mentre salivo le scale, sentendo quelle parole.

Entrai in camera mia e poggiai lo ziano per terra che avevo recuperato dall'ingresso.

Chiusi la porta alle mie spalle e iniziai a tirare fuori i libri per studiare.

Li poggiai sulla scrivania e mi sedetti davanti ad essa.

Pochi secondi dopo sentì bussare alla porta e successivamente questa si aprì scricchiolando.

Sentì i passi di Michele dietro di me, mentre questo richiudeva la porta.

Si sedette sul letto e lo capì dal cigolio che provocò, con la coda dell'occhio lo vidi scrutare la stanza con curiosità.

L'ultima volta che era entrato qui dentro era stato per il pigiama party.

Aprì il libro di storia nelle pagine da studiare e inziai a leggere il loro contenuto.

"Ti serve aiuto?" Chiese la voce dolce di Michele

Non risposi, cercai inutilmente di concentrarmi sul libro.

"Lo so che sei arrabbiata, non avrei dovuto prendermela con te" disse dispiaciuto

Lo ignorai ancora.

Ero arrabbiata con lui non solo perché mi aveva urlato contro, ma anche perché mi aveva mentito su Giulio.

La cosa mi incuriosiva.

Perché avrebbe dovuto mentirmi poi? Che motivo avrebbe avuto? Non capivo.

"Alessia..." mi richiamò con più sicurezza

"Per quanto tempo hai ancora intenzione di ignorarmi?" Si alzò dal letto per avvicinarsi a me

"Finché non mi dimentico della tua presenza" ribattei acida

"Alessia ti prego, sono stato gentile con te, hai dormito da me per non tornare dai tuoi, sono venuto a pranzo per te, ti ho anche prestato la mia giacca" sbottò frustrato

Mi ricordai di avere ancora la sua giacca addosso, strinsi i pugni e mi alzai, girandomi verso di lui.

"Bene se è per questo puoi anche riprendertela" replicai togliendomela e lanciandogliela fra le mani

Lui sbuffò.

Mi risedetti sulla sedia e continuai a guardarlo.

Si passò una mano tra i capelli.

"Non intendevo questo" sospirò appoggiandola sul letto

"Non volevo alzare la voce con te, ero solo arrabbiato tutto qua, tu non c'entri" si sedette sul bordo del letto, guardandomi dispiaciuto

Lo scrutai in silenzio, in attesa di altre parole.

Lui mi guardò accennando un sorriso e avrei tanto voluto baciarglielo quel sorriso.

Nonostante ce l'avessi con lui non riuscivo a nascondere a me stessa quanto lo desiderassi, quanto in realtà lo amassi.

~Spazio Autrice~

TAN TAN TAN

Suspance😂😂

Cosa succederà nel prossimo capitolo??

Se volete presto un nuovo capitolo mettete una stellina qui sotto e commentate dicendomi cosa ne pensate della storia!!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro