Capitolo 29 "Come with me and spend the night"
"E se tipo vi chiudo in una stanza?" Propose Sofia
"Io direi in un luogo piccolo" continuò Alice
"Ma dico siete completamente impazzite?!" Soffocai una risata
"Permettetevi e vi uccido" ribattei
Loro alzarono le mani al cielo.
Le ragazze erano a casa mia, come al solito.
E stavano progettando un piano malvagio. Ne ero sicura.
"Volevamo solo aiutarti con Michele" disse poi Alice
"Non ho bisogno di aiuto!" Esclamai
Loro risero.
"Che c'è?!"
"Tu hai molto bisogno di aiuto, sei negata per quanto riguarda l'amore" ribatté Sofia
"Non è vero!" Dissi offesa
"Si, se non capisci che gli piaci, si vede da 30 kilometri" rise poi Alice
Sbuffai. Non era affatto vero. A me non sembrava affatto che Michele dimostrasse un particolare interesse per me.
Però su George avevano avuto ragione. Era stata solo fortuna, forse.
Poco dopo mi squillò il cellulare.
Lo guardai e sbiancai.
Era Michele
"Ragazze Michele mi sta chiamando, ho cambiato idea, mi serve il vostro aiuto"
Era vero. Io ero un'imbranata ma non avevo quasi mai avuto occasione per imparare.
"Rispondi!" Esclamarono in coro
Io annuì e risposi.
Mi fecero il segno di mettere in viva voce e io lo feci anche se ero molto imbarazzata.
"Ehi bella bimba, ma disturbo?" Nascosi un sorriso mentre le ragazze ridevano in silenzio
Le guardai male.
"Ehi Michi...no non disturbi affatto" risposi sorridendo
"Bene...ti ho chiamata per chiederti una cosa" iniziò lui
"Certo dimmi pure"
Il cuore rischiava di esplodermi.
Ma adesso che avevo ammesso a me stessa di essermi presa una bella cotta per lui, andava molto meglio.
"Volevo chiederti se stasera eri libera, e se magari ti andava di andare al cinema per vedere qualcosa" disse
"Io..." esitai, guardai le ragazze che annuivano velocemente
"Si, certo, mi farebbe piacere" dissi sorridendo
"Perfetto, allora ti vengo a prendere alle otto?" Chiese
"Va benissimo"
"Allora ci vediamo dopo, ciao piccola stella" risi per il nomignolo
"Ciao Michele" mormorai prima di chiudere la chiamata
Mi girai verso le ragazze che mi fissavano come delle maniache.
"Hai un appuntamento stasera!" Gridò poi Sofia
"Non è un appuntamento" protestai
"Ovvio che lo è" disse Alice
Era un appuntamento?
Guardai l'ora, le 17 e 30.
"È tardissimo, su forza, andiamo a decidere cosa ti metterai" esclamò Sofia
Mi trascinarono al piano di sopra, nella mia stanza per decidere tutto.
Mi rifiutai categoricamente di mettermi vestiti o robe varie, alla fine però fui abbastanza soddisfatta del risultato.
"Bene, ora...corri a lavarti, su su" Alice mi spinse in bagno
Dopo essermi fatta una doccia veloce ritornai in camera per vestirmi e successivamente Alice mi aiutò con il trucco.
"Ok, noi andiamo, Michele dovrebbe arrivare tra una decina di minuti" esclamò Sofia
"Mi raccomando non combinare niente e...stendilo" mi sorrisero, poi uscirono
Risi mentre le salutavo.
Una decina di minuti dopo, il campanello suonò.
Quando aprì, come previsto, vidi Michele che mi sorrise subito, radioso.
Adoravo i suoi sorrisi.
"Ciao" dissi sorridendogli
"Ehi" si chinò leggermente per lasciarmi un bacio sulla guancia
"Sei pronta? Possiamo andare?" Chiese
Annuì e chiusi la porta alle mie spalle.
Michele mi fece salire sulla sua macchina e mise in moto.
Lo guardai mentre guidava, era molto bello.
"So che sono sfacciatamente bello, non c'è bisogno che mi guardi così" rise
Arrossì subito.
"Stupido" mormorai evitando di guardarlo
Lui ridacchiò.
Arrivammo sotto casa sua, e lui scese.
Lo guardai confuso.
"Il cinema non dista molto da casa mia, ti spiace se proseguiamo a piedi?" Chiese
"No, tranquillo" gli sorrisi, poi scesi dalla macchina
Proseguimmo, in un lungo silenzio, mentre io cercavo qualcosa da dirgli.
"Quindi...che film vediamo?" Chiesi guardandolo
"Mm...non so, vedremo là" rispose
"Niente polpettoni romantici" esclamai subito
Lui rise.
"Sei molto bella stasera" disse all'improvviso facendosi serio
Arrossì.
"Grazie, vogliamo parlare di te?"
Lui ridacchiò.
Non ci mettemmo molto ad arrivare, scelsimo il film che più ci piaceva, ed entrammo dopo aver pagato il biglietto.
"Vuoi qualcosa da mangiare?" Chiese Michele dopo aver preso posto nella sala
"Si grazie" gli sorrisi
"Vado e torno" mi sorrise, poi sparì nell'altra stanza
Alla fine guardammo un film molto carino, era divertente ma anche d'avventura.
Dopodiché ritornammo sotto casa sua.
"Grazie per questa serata" gli sorrisi
"Si è stato bello...v-vuoi entrare? È ancora presto" si grattò la nuca con la mano
Guardai l'orologio da polso. Erano le 10.
"Certo"
Lui sorrise, poi aprì il portone con le chiavi per salire nel suo appartamento.
Ero molto nervosa in realtà, non sapevo perché... In fondo era sempre lui.
"Giulio?" Chiesi appena Michele ebbe chiuso la porta di casa
Lo vidi irrigidirsi.
"Ecco...si è trasferito qualche tempo fa, è partito, lui viaggia sempre perciò..." lasciò il discorso in sospeso
"Perché non mi hai detto niente?" Chiesi sorpresa
Scrollò le spalle. Era nervoso si vedeva.
"Io non...credevo fosse importante" balbettò togliendosi la giacca
Mi stava nascondendo qualcosa, si vedeva che non gli faceva piacere quell'argomento.
Lo seguì fino in camera, sistemò la giacca sulla sedia, poi apri l'armadio.
"Michele...cosa mi stai nascondendo?" Chiesi sospettosa
"Ehm, cosa?" Tirò fuori una maglietta grigia
"Niente, assolutamente niente" non mi guardò neanche
"Michele" lo presi per un braccio per farlo girare verso di me
"Cosa c'è?! Non te l'ho detto semplicemente perché non credevo fosse così importante per te" sbottò evitando il mio sguardo, poi si rigirò
Sbuffai.
Ok, avrei ripreso il discorso più avanti.
Lui non mi fregava così facilmente.
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