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Capitolo 26 "Di trasformare i sogni in realtà..."

Ci sedemmo per terra, in mezzo a noi una bottiglia.

"Ok, inizio io" annunciò Chiko

Girò la bottiglia, che puntò subito su di me.

E te pareva

"Obbligo o verità?" Disse sorridendo

"Obbligo" dissi sicura

Lui ghignò.

"Devi chiamare Alessandro dei TheShow e dirgli che hai una cotta per lui"

"Cosa?!" Esclamai arrossendo

"È un obbligo, devi farlo" sorrise

Guardai Michele accanto a me, non mi guardava, fissava male Luca mentre tutte le ragazze ridevano

Sbuffai e presi il telefono.

"L'avrò visto si e no due volte, tu mi devi dire come caspita dovrei avere una cotta per lui" brontolai

Lui alzò le spalle.
"Colpo di fulmine?" rise Lea

Io le lanciai un'occhiataccia.

"Scusa" rise Luca

Alzai gli occhi al cielo e composi il numero.

Sperai vivamente che non rispondesse.
Ma nemmeno a dirlo che rispose subito.

"Metti in vivavoce" dissero gli altri e io eseguì

"Pronto?" esclamò una voce

"Ehi Ale, sono Alessia, ti ricordi?" dissi

"Aleee, si certo che ti ricordo" rise lui al telefono

"Ti ho chiamato per dirti una cosa..." dissi dopo un po'

Cercai di non ridere e mi tappai la bocca con la mano libera

Guardai gli altri che si stavano sbellicando dalle risate.

"Ti ascolto" rispose lui

"Devi sapere che...che...non so come dirtelo" finsi agitazione per rendere tutto più credibile

"Provaci, mi stai facendo preoccupare" rispose Alessandro

Vidi Sofia mettersi entrambe le mani sulla bocca per quanto stava ridendo.

"Credo di avere una cotta per te" dissi infine

Avevo paura della sua risposta.

"Oh... Beh questo non me lo aspettavo" esclamò

E a quel punto non ressi più.
Scoppiai in una sonora risata seguita da tutti gli altri.

"Scusa Ale, dovevo farlo per forza" risi

"scusami Ale è colpa mia" disse Luca al telefono

Il ragazzo fece una risatina.
Lo salutammo, poi continuammo a giocare.

"Bene Alessia, gira" disse Luca

Mi sporsi un po' per girare e la bottiglia puntò su Sofia

"Bene, obbligo o verità?" Le chiesi sorridendo

"Verità" disse

"Chi è il ragazzo più carino nella stanza?" Chiesi

Lei arrossì un po'.

"Chiko" ammise

"Ohhh" facemmo tutti

"State zitti, sono anche fidanzata" si lamentò girando la bottiglia

"Mi sento offeso Sofia" disse Michele ridendo

"Aspetta a parlare Michele, obbligo o verità" disse Sofia ridendo visto che la bottiglia si era appena fermata su di lui

"Obbligo" disse lui fiero

Sofia ridacchiò scambiandosi un'occhiata con Alice che annuì.

Finirà male, me lo sento.

"Fai un succhiotto ad Alessia" ghignò Sofia

Spalancai gli occhi.

"Cosa?! No" esclamò Michele arrossendo lievemente

"Ma perché oggi c'è l'avete tutti con me" esclamai arrossendo terribilmente

Le ragazze risero.

"Lo devi fare" rise Luca

"Ma dai ragazzi..." provò lui

Sto per morire, me lo sento.

Si grattò la nuca imbarazzato.

"Si invece" rise Alice

Poi Michele mi guardò e mi fece segno di avvicinarmi.

Voglio scomparire.

Mi avvicinai di più a lui evitando il suo sguardo.

"Lo devo fare per forza?" Disse lui spostandomi un po' i capelli

"Si" dissero tutti in coro

"Devo trovarmi altri amici" sospirò Michele

Io risi leggermente.

Sentivo il mio cuore battere più velocemente soprattutto quando sentì le labbra di Michele poggiarsi sul mio collo.

Trattenni il fiato mentre le ragazze ridacchiavano.

Rabbrividì quando sentii la mano di Michele sfiorarmi il fianco.

Me l'avrebbero pagata cara per questa situazione imbarazzante.

Michele succhiò leggermente la pelle per una decina di secondi per poi staccarsi e soffiare leggermente.

Sentì la pelle bruciare.

Michele si allontanò e io mi alzai portando una mano sul collo.

Mi guardai ad uno specchio appeso al muro.

"Ma che m'hai fatto?! E adesso come lo spiego ai miei? Lo vedranno tutti!!" Esclamai

Sentì tutti gli altri ridere di gusto.

"Tanto i tuoi genitori non ci sono" disse Luca

"Cavolo ragazzi torneranno fra un paio di giorni, mi uccideranno" dissi risedendomi accanto a Michele

"Non ti preoccupare" disse Sofia tranquilla

Sbuffai.

P.O.V Michele

Sofia mi tirò per un braccio mentre Luca rispondeva ad una domanda.

"Hai marchiato il territorio eh?" Sussurrò Sofia ridendo

"Oh ma stai zitta" risi colpendola leggermente

Ok, era stato imbarazzante ma un po' aveva ragione Sofia.

A me Alessia faceva uno strano effetto, non sapevo ancora se era solo amicizia quella che provavo per lei.

La guardai, rideva per quello che aveva detto Chiko e aveva un segno rosso quasi violaceo sul collo.

Mi venivano i brividi se pensavo che era opera mia.

P.O.V Alessia

Giocammo un altro po', obblighi strani e verità imbarazzanti, ma all'una decisi di ritirarmi.

"Basta, io me ne vado a dormire" dissi alzandomi dal divano.

"Dai così presto?" Si lamentò Lea

"Anche se domani è domenica non vuol dire che dobbiamo stare svegli fino a tardi" dissi salendo le scale

"Aspetta ti accompagno" disse Michele alzandosi

Le ragazze lo guardarono maliziose.

Lui guardò male tutti.

Ero stanca morta.

"Sei stanca?" Disse lui facendomi entrare in camera

"Troppo" dissi scostando le coperte per infilarmici

Vidi Michele sospirare e sedersi a bordo letto.

"Dopotutto è stata una bella serata" disse sorridendo

Io risi.

"Scusami per quello" disse indicando il mio segno sul collo

Alzai le spalle.

"Non ti preoccupare" risposi un po' imbarazzata

Lo guardai. Era così bello.

Incollai i miei occhi ai suoi, poi distolsi lo sguardo arrossendo.

"Sai che ti voglio bene vero?" Dissi senza pensarci

Lui sorrise facendo comparire le sue adorabili fossette.

"Si Ale, anche io ti voglio bene" rispose abbassando lo sguardo

"Rimani un po' qui con me?" Chiesi

"Certo" disse stendendosi di fianco a me

Mi avvicinai un poco a lui poggiando la testa sulla sua spalla.

Mi addormentai poco dopo.

"Buonanotte stella" sentì prima di addormentarmi

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