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Capitolo 25 "Io ti metterò al riparo prima o poi..."

La sera dopo, quando decidemmo di organizzare un bel piagiama party, le ragazze mi convinsero a invitare anche i ragazzi, ovvero Michele e Chiko.

Così ci riunimmo tutti casa mia: io, i ragazzi, Alice, Sofia e si aggiunse anche Lea.

Erano le 19 e 30 più o meno.

Le prime ad arrivare furono Sofia, Lea e Alice, poco dopo anche Luca ma Michele era stranamente in ritardo.

"Io gli ho telefonato prima di uscire di casa, non mi ha risposto" disse Alice

''Spero non si sia dimenticato" sospirai

Passarono 20 minuti, stavo per chiamarlo quando bussarono alla porta.

Corsi ad aprire per poi ritrovarmi Michele sulla soglia.

Indossava dei jeans blu e una maglietta bianca lasciata scoperta dalla giacca, con uno zainetto in spalla.

Lo feci entrare.

"Sei in ritardo" mi lamentai mentre tutti ci guardavano con le braccia incrociate

"Scusa, mi ero steso un attimo e mi sono addormentato" si giustificò chinandosi un poco per baciarmi una guancia

Sorrisi a quel gesto dimenticandomi di essere arrabbiata con lui.
Arrossì leggermente abbassando lo sguardo.

Era le 7 e 30 passate e tutti ci guardavamo indecisi sul da farsi.

"Facciamo così, ordiniamo la pizza, ci mettiamo il pigiama, poi colleghiamo le casse e mettiamo la musica, più tardi possiamo vederci un film, vi va?" Proposi

Tutti accettarono.

"Io ordino le pizze" disse Sofia scomparendo in cucina

"Le casse?" chiese Alice

"In camera mia lo sai" dissi ridendo

Lei andò a prenderle.

"Dove possiamo cambiarci?" dissero Luca e Lea

"C'è un bagno sopra, un altro è in fondo al corridoio" risposi

Loro annuirono e andarono diretti verso i bagni.

"Tu non hai una domanda da farmi?" Chiesi a Michele ridendo

"No, sto bene così" disse sedendosi sul divano e aprendo il suo zainetto dove al suo interno aveva oltre al pigiama e una maglia di riserva per l'indomani, anche il suo solito quadernetto e le sue cuffie

Io lo guardai incuriosita.

Prese il quadernetto, poi alzò lo sguardo verso di me.

"Non vieni?" Disse indicando il posto sul divano accanto a me

Mi sedetti, chissà cosa voleva fare.

Aprì il quadernetto, c'erano frasi, parole, scarabocchi, non capivo molto.

"Sai che sto scrivendo le canzoni per il mio nuovo Album..." disse guardando le pagine bianche

"Si" dissi

"Continuo a pensare a queste canzoni, voglio che quest'album vada bene, sto impiegando tanto tempo per questo nuovo disco e...spero vada tutto bene" disse

Mi passò il quadernetto e mi fece leggere qualche ritornello, piccole frasi.

Rimasi incantata, erano parole bellissime, alcune tristi certo, ma bellissime.

"Io...sono dei testi bellissimi Michele, da quello che ho letto penso che farà molto successo, non preoccuparti" dissi mettendogli una mano sulla spalla

Lui non mi guardava, i suoi occhi erano puntati dritti davanti a noi.

"Dopo i tre mesi di pausa, I Hate Music è andato alla grande, ma con questo Album vorrei fare di più, soprattutto con quello che ho passato" disse triste

"Ehi Michy, tranquillo" dissi mettendogli una mano sulla guancia e costringendolo a guardarmi

Si alzò di scatto e aprì le braccia.

"Vieni qui, per favore" sussurrò

Io non me lo feci ripetere un'altra volta e mi catapultai tra le sue braccia.

Lo strinsi forte.

Sentivo il suo fiato nel mio collo, cosa che mi fece rabbrividire.

"Tranquillo" lo confortai accarezzandogli i capelli

"Ragazzi ho trovato le cas..." sentimmo la voce di Alice che si bloccò quando ci vide in quella posizione

Ci staccammo subito e l'aiutai a collegare le casse mentre Michele riponeva le sue cose e si andava a cambiare.

"Ma è successo qualcosa tra te e Michele?" Chiese Alice

"No, ma che dici?" Dissi

Alice non rispose ma sorrise tra sé e sé.

Poco dopo Sofia ritornò da noi, già in pigiama.

Dopo che anche i ragazzi tornarono, mi andai a cambiare.

Misi il pigiama, poi ritornai nel salone, trovando tutti seduti sul divano.

Stavano litigando per scegliere il film.

"Ehi, e io dove mi dovrei sedere? Vi siete presi tutto il divano e le due poltrone, a terra non mi ci siedo" dissi imbronciata incrociando le braccia al petto

Alice, Sofia e Lea erano sedute sul divano, Luca e Michele sulle due poltrone.

"Puoi sederti con me se vuoi" propose Michele un po' imbarazzato

Le ragazze si guardarono complici, poi sorrisero.

Io arrossì un po', poi alzai le spalle e mi diressi da lui.

Mi fece accomodare sulle sue gambe, appoggiai le spalle al suo petto e sentì le sue braccia allacciarsi alla mia vita.

Era imbarazzante, però ero comoda.

"Quindi che film vediamo?" Dissi cercando di non fare caso alle braccia di Michele intorno alla mia vita

"Stiamo decidendo, noi vogliamo vedere un horror..." disse Luca indicando se e Michele

"Però loro vogliono vedere una commedia romantica, siamo due contro tre senza contare Alessia" disse lui per poi guardarmi

Io alzai le spalle.

"Per me è lo stesso" esclamai

"Quindi che horror vediamo?" Chiese Michele sorridendo

"Ehi non avete vinto voi" replicò Alice

"E quindi che facciamo?" sbuffò Lea

"Ho trovato" esclamai entusiasta

Tutti si girarono a guardarmi.

"Horror con una storia d'amore?" proposi

I ragazzi risero.
"Ci stiamo" dissero alla fine

Era fatta.
Mi girai verso Michele.

"Vuoi vedere un horror?" Sussurrai

"Sì...dai non è che sono un fifone" sorrise per la mia espressione

"Era per sapere" mi lamentai poggiandomi a lui

Lo sentì ridere.

Decisero il film, poi collegammo le casse e iniziammo a ballare canzoni a caso.

Fino a quando non passarono Sweet Suicide, allora costrinsi Michele ad alzarsi dal divano e lo feci ballare un po'.

Poco dopo arrivarono le pizze e iniziammo a mangiare.

Stavolta sul divano c'eravamo io, Michele e Alice, Sofia e Lea sulle poltrene e il povero Chiko ai piedi del divano.

Poco dopo fecero partire il film.

All'inizio andava tutto bene, ma andando avanti con il film, l'atmosfera diventava sempre più inquietante.

Io e le ragazze, certe volte, ci lasciavamo cappare piccoli urletti mentre i maschi ridevano sotto i baffi, strinsi forte il braccio di Michele

"Cosa ridi tu?" Dissi seccata colpendolo al braccio

"Sei buffa quando hai paura" disse ridacchiando

"Vattene a quel paese" sbuffai allontanandomi un poco da lui

Lo sentì ridere.

"Non ti arrabbiare, dai" disse riavvicinandosi a me

Lo spinsi per una spalla per allontanarlo.

Lo sentì ridere ancora.

Incrociai le braccia al petto e continuai a guardare il film.

Cercai di rimanere neutra ma inutilmente.

Il film andava e io cercavo di non guardare la Tv.

"Hai paura, vero?" Rise Michele vicino al mio orecchio

"No" risposi secca

''E allora perché non guardi la Tv?" Chiese divertito e io rabbrividì

Abbassai ancora di più gli occhi arrossendo, fortuna che era buio e non poteva vedermi.

"Dai, vieni qua" disse battendo una mano accanto a lui

Alla fine mi arresi e mi avvicinai un po'.

Cercò di rassicurarmi mettendomi un braccio attorno alla vita, poggiai la testa sulla sua spalla sospirando.

P.O.V Alice

Li guardai, erano così carini insieme.

"Sofi" la chiamai

Lei si avvicinò piano.

"Guardali" li indicai

I suoi occhi erano a cuoricino.

"Ci serve un piano" dissi

Lei annuì complice.

P.O.V Alessia

E poi, dopo un ennesimo spavento, Sofia si alzò e staccò la Tv.

"Ehi" si lamentarono i due ragazzi.

Lea accese la luce.

"Basta, è troppo, facciamo qualcos'altro" disse Sofia

Luca sbuffò mentre Michele rise.

Mi alzai dalla sua spalla stropicciandomi un occhio.

"Che facciamo?" chiesi con tono assonnato

Michele rise.

"Sai che sembri una bambina così?" Chiese divertito toccandomi una guancia

Diventai tutta rossa soprattutto perché gli altri ci stavano guardando.

Se ne accorse anche lui, infatti si grattò la testa imbarazzato.

"Obbligo o verità?" Chiese Sofia

Noi annuimmo.
E che obbligo o verità sia.

~Spazio autrice~

Piccolo capitolo notturno.
Spero vi sia piaciuto.
Buonanotteee

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