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Capitolo 15 "Qui mi troverai qualunque volta vorrai rivedermi..."

P.O.V Alessia

Era passata circa una settimana dall'ultima volta che avevo visto Michele.

Non mi aveva più scritto né cercato e questo mi faceva capire molto su quanto gli importasse effettivamente di me.

Ero ancora un po' arrabbiata per come si era comportato l'ultima volta e immagino che in questo arco di tempo anche lui abbia avuto i suoi impegni, la casa discografica e io la scuola.

Intanto la scuola era inziata e io avevo cominciato a mettermi sotto con lo studio.

Quel giorno dopo essere tornata da scuola decisi di fare un giro in centro.
Mi piaceva passeggiare per le strade, con le cuffie alle orecchie e mille pensieri in testa.

Stavo tornando a casa quando mi arrivò un messaggio, abbassai lo sguardo sul mio cellulare per rispondere e andai a sbattere contro qualcuno che non avevo notato.

Inciampai e caddi per terra, insieme al mio telefono.

"Ahia, vedi di stare più attento" dissi senza vedere chi mi avesse fatto cadere

Non mi preoccupai molto per me, ma per il mio telefono caduto per terra ormai con il vetro spaccato.

"Accidenti!" esclamai

"Scusami non ti avevo vista"

Mi bloccai quando sentì quella voce.

Alzai lo sguardo e lo puntai su quelle pozze verdi.

Mi tese la mano e io esitando la presi, alzandomi.

"Ti sei fatta male?" Chiese dopo un po' Michele

Lo guardai un po' prima di rispondere.

Aveva una maglietta bianca, una giacca grigia, dei pantaloni neri strappati sulle ginocchia e le Nike bianche.

"No, tranquillo" disse secca per poi voltarmi dalla parte opposta per andarmene

"Ale aspetta" mi richiamò lui

Io non mi girai.

"Mi dispiace per il telefono, te lo ricomprerò" disse il ragazzo camminando dietro di me

"Non fa niente, non disturbarti a farlo" dissi sempre con lo stesso tono

Mi prese per un braccio per farmi voltare e involontariamente mi feci scappare un gemito di dolore.

Lui mi guardò preoccupato, e lasciò subito il mio braccio.

"Ale cosa..cos'hai al braccio?" Chiese
"Niente" dissi sfuggendo al suo sguardo

"Alessia...fammi vedere" disse con tono più fermo

Io nascosi il braccio dietro la schiena.
Avevo paura che lo scoprisse.

"Alessia. Fammi. Vedere. Quel. Braccio" disse con tono tanto serio quanto arrabbiato

Io abbassai lo sguardo.

Sentì due dita posarsi sotto il mio mento costringendomi a riportare la mia attenzione su di lui.

Era vicino, troppo.
Sentivo il suo fiato sbattere contro il mio viso.

Senza staccare gli occhi dai miei mi prese delicatamente il braccio.

All'inizio feci un po' di resistenza poi mi arresi al suo sguardo, sospirando frustrata.

Sollevò la manica della felpa scoprendo fino a metà del braccio.

Il suo sguardo rimase fisso su quei tagli. Erano vecchi, ma facevano ancora un po' male.

"Ale...perché?" Chiese tornando a guardarmi per poi ricoprirmi il braccio

Tolsi bruscamente il braccio dalla sua presa e lo guardai, allontanandomi di tre passi.

"Non devi farlo mai più" disse incurante della mia espressione cambiata sul mio volto

"Una settimana è passata, dopo che tu mi hai accusata di...di quello, non mi hai più chiamata, né cercata e questo mi fa capire molto su quanto ti importi realmente di me" dissi senza staccare gli occhi dai suoi

"Ti avrei chiamata Ale...dav-" disse dispiaciuto ma io lo interruppi stufa

"E tu adesso vieni qui a dirmi di non fare quello che voglio fare, ma per favore" ribattei infuriata

Era falso normalmente. Gli stavo mentendo, ma era solo per farlo preoccupare un po' di più.

In realtà non lo facevo da un bel pezzo.
Ero in un periodo buio quando avevo iniziato, ora però avevo risolto tutto.

Mi voltai e ripresi a camminare. Ero quasi a casa ormai.

"Senti mi dispiace ok? Sono stato così impegnato nell'ultima settimana che non ho avuto tempo di fare niente. Quella mattina ero ancora frastornato, la sera prima avevo bevuto come un disperato, è normale che fossi ancora confuso, ed ero anche spaventato, spaventato di averti fatto del male, di averti costretta a fare qualcosa che non volevi" continuò a dire

Mi fermai già a metà discorso

Ma rimasi ferma, non mi voltai, avevo le lacrime agli occhi.

"Io ci tengo a te Ale" aggiunse dopo facendomi voltare verso di lui

Si avvicinò a me e mi abbracciò dolcemente, come se fossi di cristallo, come se potessi rompermi da un momento all'altro.

Mi abbandonai a quell'abbraccio, mi accorsi solo dopo di star piangendo.

Lui se ne accorse quando mi lasciai sfuggire qualche singhiozzo.

"Ehi, tranquilla" disse accarezzandomi la schiena

Mi era mancato, tanto.

Quando mi calmai, allentai leggermente la presa.

Mi staccai asciugandomi le lacrime con la manica della giacca

"Dai vieni" disse dolce iniziando a camminare

Ritornammo a casa mia.

"Ascolta, che ne dici se stasera usciamo a mangiare qualcosa?" Chiese sorridendo lievemente

Io annuì.

"Ti vengo a prendere io alle nove" sorrise

Allargò le braccia e io mi ci fiondai di nuovo.

"Però ti prego, non fare mai più quello che hai fatto" lo sentì sussurrare

Lo salutai e ritornai in casa.

P.O.V Michele

Ritornando a casa ripensai a quello che era successo.

Alla sua espressione ferita, al suo braccio e al telefono che avevo distrutto.

Guardai l'orario.

Erano le 4:00 di pomeriggio, alle 9:00 dovevo andarla a prendere.
Pensai a dove potevo portarla, poi decisi un posto abbastanza carino.

Sì, era perfetto.

Mi andai a fare una doccia, mi sistemai i capelli, il ciuffo che non stava mai al suo posto e poi mi rivestì.
Tanto dopo dovevo cambiarmi.

Andai in un negozio di elettronica e le comprai un telefono nuovo.

Glielo dovevo, per tutto.
Pagai e tornai a casa.

Erano le 6:00 e Giulio bloccava il bagno, misi la bustina con il regalo sul tavolo del soggiorno e andai a vedere cosa mettere quella sera.

Aprì l'armadio e mi guardai nello specchio laterale.

Il nostro primo vero appuntamento.

Era un appuntamento? oh Dio

Mi passai le mani tra i capelli.

Lei era una mia amica ma cavolo se era bella, provavo delle cose strane quando le stavo accanto.

Ma ancora credevo niente di serio, quell'uscita mi sarebbe servita per capire meglio tutta quella situazione.
Tanto assurda quanto straordinaria.

Sorrisi al mio riflesso nello specchio.

~Spazio autrice☆~

Ehi!! Buon anno nuovo!!
Spero che la storia vi stia piacendo anche se vedo che non c'è molta partecipazione.

Aggiornerò quando vedrò che ci sono più persone che leggono la storia.

Almeno 10 stelline e qualche commentino, ce la facciamo?

Alla prossimaaa!!

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