Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 12 "E non aver paura mai..."

La mattina dopo, uscì con delle mie amiche, e verso metà mattinata andammo a fare un bagno in piscina per sconfiggere il caldo.

Quella sera c'era la festa e la partenza dei miei.

Michele sarebbe venuto a prendermi verso le 19.

Non sapevo che mettermi, non sapevo che festa era.

Ero così in ansia.

Poi mi venne un'idea, ma la cosa mi imbarazzava molto.

Po mi decisi.

Presi il telefono e composi il numero.
Feci squillare e al terzo squillo una voce allegra mi rispose.

"Ehi Alessia, tutto bene?"

Sofia...

"Ehi Sofia si va tutto bene, volevo chiederti...non è che passeresti da me?" chiesi abbastanza timida

"Sì certo, come mai?" chiese

"Ecco...ho bisogno di consigli per stasera" sussurrai

La sentì ridere.

"Sto arrivando"

Le dissi dove abitavo e 10 minuti dopo Sofia suonò al campanello.

Andai ad aprire prima che lo facessero i miei.

"Ehi" disse abbracciandomi

Tutto questo era molto strano per me.

Salimmo in camera.

"Allora, di cosa hai bisogno?" disse guardandosi intorno

Adoravo la mia stanza, era grande ma non troppo, ma la cosa che mi piaceva di più era la parete di fronte al mio letto.

Avevo attaccato le mie Polaroid, cioè le foto.

Sofia le guardò.

C'era quella mia e di Michele al ristorante e sul treno, mentre lui dormiva. Poi altre ancora, con le mie amiche.

Ne avevo fatte alcune anche a Roma, davanti al Colosseo e in altri luoghi.

Sofia sorrise guardandole.

"Come lo hai conosciuto?" chiese

"Musicalmente o di persona?"

"Di persona" spiegò

"Lasciamo stare" dissi arrossendo

"Perché? Dai" rise lei

"Ecco...un giorno stavo piangendo seduta su dei gradini e lui...mi ha vista e si è seduto accanto a me per consolarmi" dissi arrossendo ancora di più

"Dolce" disse lei con gli occhi a cuoricino

Io risi.

"Allora...io volevo chiederti dei consigli sul mio abbigliamento di stasera"

"Be ecco...è in discoteca la festa quindi elegante...credo" rifletté

"Dai ti aiuto io, se vuoi" propose

"Sì per favore" la pregai

Lei rise.

Alla fine mi aiutò a scegliere un abito.

"Grazie Sofia, davvero" dissi accompagnandola di sotto

"Ma ti pare" rise

"Ci vediamo stasera" disse per poi uscire dalla porta

"Dove vai stasera?" chiese mia madre

"Ad una festa" dissi indifferente

"Ne approfitti già della nostra partenza? Tu non ci vai!"

"Cosa? Perché dovrei ascoltarti?" sbottai

"Perché sono tua madre" disse lei fredda

Papà fece per dire qualcosa ma io parlai.

"Ah adesso saresti mia madre? Dov'eri l'anno scorso e quello precedente? Sei mia madre solo quando ti fa comodo ma tu non ti sei mai comportata da tale e mai lo farai.
Tu non sei mai stata una madre per me" sputai tutta la rabbia che avevo dentro

Poi sentì un dolore alla guancia e mi accorsi che mia mamma mi aveva tirato una schiaffo.

Portai una mano alla guancia sentendo gli occhi pizzicare.

"Carla!" la rimproverò mio padre

"Fai quello che vuoi ma io alla festa ci vado, con o senza il tuo permesso" e scappai in camera mia sbattendo la porta alle mie spalle.

Piansi, piansi tutto quello che avevo dentro.
Non la sopportavo.

Mi feci una doccia per poi vestirmi.

Indossavo un abito blu scuro fino al ginocchio e i capelli li avevo lasciati sciolti sulle spalle.

Mancava ancora mezz'ora prima dell'arrivo di Michele e io dovevo ancora coprire gli ultimi residui di pianto con il trucco.

Avevo gli occhi rossi, si capiva che qualcosa non andava.

Poi sentì il campanello suonare, non poteva essere già Michele.

Era troppo presto, poco dopo sentì mio padre chiamarmi.

"Ale, ti vogliono alla porta" scesi tirando su con il naso, dopo essermi messa le scarpe

Sullo stipite della porta vidi Michele in tutto il suo splendore.

"Sei in anticipo" cercai di dire

Lui mi guardò strano, probabilmente si era accorto che avevo pianto.

"Lo so" sussurrò

Si presentò ai miei genitori, poi salì in camera con me.

"Ale cos'è successo?" chiese dopo aver chiuso la porta della mia camera

"Niente" dissi facendo finta di nulla

"Certo, ma ti sei guardata allo specchio?" ribatté appoggiandosi alla porta incrociando le braccia

Abbassai lo sguardo andando in bagno a truccarmi.
Non volevo esagerare con il trucco.

"Quindi?" chiese raggiungendomi

"C'è stata una discussione con mia madre" dissi secca

"E ora come stai?" chiese

"Non lo so" dissi uscendo dal bagno

"Ricorda che io ci sono" disse girandomi con un braccio

Mi tornarono gli occhi lucidi.

"Ale..." mi chiamò

"Non piangere" sussurrò accarezzandomi il viso

Io lo abbracciai.

"Ti voglio bene Michele" confessai

"Sei tutto per me" lui in risposta mi strinse di più

"Anche io Ale"

Non mi staccai velocemente, avevo bisogno di quell'abbraccio.

"Va meglio?" Chiese

Io annuì.

"Comunque sei molto bella" arrossì un po'

"Grazie, anche tu" risi

Indossava dei pantaloni neri e scarpe bianche, una camicia bianca e una giacca.

Era bello, molto.

"Andiamo?" Sorrise

"Andiamo"

Salutai mio padre, non guardai nemmeno mia madre, dopodiché uscì con Michele.

Salimmo in macchina e Michele mise in moto.

Arrivammo dopo 15 minuti.

Michele parcheggiò e insieme ci avviammo all'entrata della discoteca.

Ero molto agitata dall'incontro degli amici di Michele, erano sicuramente gente famosa e io invece non ero nessuno.

Michele mi afferrò la mano avvertendo il mio disagio e nervosismo.

Mille brividi mi percorsero il corpo.

"Tranquilla, non c'è niente di cui preoccuparsi" mi sorrise

La festa era già iniziata ma c'era qualcosa di strano.

Non era una festa come le altre, come quelle che si facevano di solito in discoteca, c'era meno gente.

Sicuramente era una festa privata, che cosa ci facevo io là?

Poi di fronte al bancone si trovava un gruppo di ragazzi.

Saranno stati più o meno dell'età di Michele, tra la mia e la sua, erano di spalle ma io li riconobbi subito.

In fondo era gente famosa quella.

"Ehi ragazzi" disse Michele facendoli girare

Strinsi di più la mano del ragazzo accanto a me.

"Ehi Michele, hai portato qualcuno a quanto vedo" sorrise un ragazzo guardando le nostre mani intrecciate

Era alto, quasi quanto Michele, biondo.

L'avevo visto spesso con lui, lo conoscevo già ma non volevo dare l'idea di fan pazza e sfegatata.

"Si, vi presento Alessia" sorrise Michele staccando la mia mano dalla sua per spingermi leggermente in avanti

"Ehi" dissero in coro sorridendo

Che cosa inquietante.

"Bene Alessia, ti presento Luca, Muriel, Potta, Sofia la conosci già, Lea, Alberico, Alice e Vicky" disse Michele sorridendo indicando per ogni nome una persona

"Ciao" dissi imbarazzata

Loro mi sorrisero.

"Da qualche parte di là dovrebbero esserci anche Alessandro e Alessio" disse Luca indicando la gente in pista

"Siete fidanzati?! Da quanto vi conoscete? Oh mio Dio quando vi sposate?!? Sei incinta?! Quanto ha il bambino!?" Iniziarono ad inondarci di domande e io iniziavo ad arrossire sempre di più

"Ehi ehi, ragazzi, state calmi, è solo una mia amica e Sofia ne è testimone" rise Michele

"Confermo" disse Sofia

"Peccato ci speravo, avevo già iniziato a preparare tutto per il vostro matrimonio" scherzò Alice

"Stupida" rise Michele avvolgendole le spalle con un braccio

Spostai lo sguardo da loro.

"Bene e ora...divertiamoci" esultò Chiko

Il gruppo si disperse.

Alcuni andarono verso il bancone per ordinare da bere, altri andarono verso la pista da ballo per iniziare a ballare.

Luca invece si diresse verso di me con un sorriso allegro.

"Ciao, come va?" Sorrise

"Oh beh, tutto bene" dissi leggermente a disagio

"Balli?" Chiese indocando la pista

"Ehm...non mi piace molto ballare, ma forse potrei fare un'eccezione" risi

Lui sorrise e mi tirò in pista.

Sarebbe stata una lunga serata.

~Spazio autrice☆~

Che ne pensate fino ad adesso?
Lasciate una stellina e un piccolo commentino qua sotto se vi va.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro