Gli amici sono come le pareti. A volte ci si appoggia su di loro, e altre volte è fondamentale solo sapere che ci sono.

-Quanto dobbiamo aspettare per raggiungere Rem?- chiese Sirius impaziente, era ormai più di un anno che i ragazzi seguivano Remus e le lune piene erano quasi il loro momento preferito al castello

-Non sono ancora le sei, Madama Chips lo porterà alla stamberga fra più di due ore- gli fece notare James

-Mi dispiace per lui che deve affrontare i dolori da solo- sussurrò Peter, infatti se nei giorni prima della luna piena cercavano di fare di tutto per alleviare il suo malessere proprio nel momento in cui i dolori si facevano più cocenti si trovavano costretti a lasciarlo solo

-Andiamo da qualche parte per sfogarci un po'?- chiese James anche lui giù di morale

-Dov'è Remus?- chiese Lily avvicinandosi a loro con le ragazze

-A fare uno scherzo ai Serpeverde!- esclamò Sirius

-Cosa? Remus? E da quando?- chiese Mary

-Remus? Cosa c'entra Remus? Io rispondevo a James chi ha parlato di Remus?-

-Noi- rispose Alice guardandolo male -Volevamo sapere dov'è-

-Boh esistono tanti luoghi del castello in cui potrebbe essere... la sua camera- iniziò James

-Magari è qui nascosto che ci ascolta e ride- continuò Sirius

-O nelle cucine- propose Peter

-O in biblioteca-

-O in sala grande-

-O alla torre di Astronomia-

-Magari ha scoperto una passione per il quidditch e si sta allenando-

-O si è perso negli immensi corridoi del castello-

-Alle scale piace cambiare-

Dopo qualche minuto durante il quale le teorie erano diventate sempre più assurde Lily esplose

-POTTER, BLACK, MINUS! SAPETE DOV'È REMUS O NO?-

-Remus chi?- si finse sconvolto James

-REMUS LUPIN-

-Non conosciamo nessun Lupin- si finse serio Sirius

-Noi dobbiamo andare i Serpeverde ci aspettano- concluse Peter e i tre lasciarono la sala grande seguiti dallo sguardo sconvolto delle ragazze.

Dopo qualche minuto, Lily si accorse di averli lasciati andare dai Serpeverde e li rincorse seguita dalle tre amiche che volevano godersi la sua scenata ai danni dei ragazzi. Li trovarono qualche piano più sotto presi da un duello con Severus, Avery e Mulciber

-BASTA!- urlò

I sei si girarono a guardarla e James disse

-Non abbiamo dovuto nemmeno cercarli, hanno iniziato loro-

-Non è colpa nostra se siete arroganti e detestabili Potter- commentò Piton

-Attento a come parli Mocciosus-

-50 punti in meno a entrambe le case e venite dalla Mcgranitt per la punizione- a quelle parole i tre Grifondoro spalancarono gli occhi

-Ci siamo solo difesi non puoi farci mettere in punizione!- esclamò Sirius

-Non ci casco Black, siete usciti dalla sala comune dicendo che volevate fare uno scherzo ai Serpeverde-

-Certo che prendi sempre tutto troppo sul serio Evans non l'avremmo mai fatto, è l'unica sera in cui dovevamo a tutti i costi evitare una punizione e pensi che saremmo andati a cercare i Serpeverde di nostra volontà?- abbassò la voce Sirius per non farsi sentire dalle serpi

-Perché dovreste voler evitare la punizione?- chiese Lily

-Questi sono affari nostri mia dolce Evans- le rispose James

-DALLA MCGRANITT! ORA!- si spazientì lei e i sei la seguirono lungo i corridoi

-Che succede?- chiese la donna vedendoli entrare

-Stavano duellando in corridoio- rispose subito il prefetto, poi spiegò di aver già tolto i punti e di voler discutere con lei della punizione

-Ci siamo solo difesi- chiarirono subito James e Sirius

-Piton, Avery e Mulciber pulirete la sala dei trofei senza magia. Vi aspetto alle 9- commentò la donna -Potete andare- i tre uscirono e lei si rivolse ai tre Grifondoro

-Quanto a voi- ma venne subito interrotta

-Professoressa la prego se proprio deve metterci in punizione possiamo subirla domani?- esclamò subito James

-Perché dovrei farvela scontare domani?- chiese lei

-Se ci riflette un attimo lo capirà da sola- rispose Sirius lanciando una mezza occhiata alla Evans come a dire che non poteva parlare chiaramente davanti a lei

La professoressa diede un'occhiata veloce al calendario e poi pensò al suo alunno steso su un letto d'infermeria

-Capisco il vostro punto di vista- disse poi -Ma non credo che il fatto che voi siate in punizione o meno possa cambiare qualcosa-

I tre ovviamente non potevano dirle che sarebbe cambiato tutto

-Ma abbiamo i nostri metodi per evitare di preoccuparci troppo, tradizioni che portiamo avanti dal secondo anno, credo che senza non riusciremmo a superare la nottata- cercò di sviare James -Ovviamente non possiamo parlargliene ora, ma ci aiutano a rassicurarci a vicenda-

Lily non stava capendo più niente, ma vide che la Mcgranitt stava per cedere. Non si era fatta scrupoli con i Serpeverde e ora se ne faceva con quei tre? Sapeva della loro predilezione per le arti oscure e, dalla litigata, non si illudeva più nemmeno su Piton, ma non gli sembrava il caso di fare favoritismi per quegli arroganti

-Professoressa- la chiamò -Non può davvero spostare la punizione a loro piacimento!-

-Se te ne stessi zitta una volta tanto Evans- ringhiò Sirius. Merlino quanto la odiava!

-Facciamo così- disse la professoressa che non sapeva come risolvere la situazione; trovava inutile che i ragazzi se ne stessero in camera ma capiva che per loro dovesse essere una serata difficile, al tempo stesso però non sapeva come fare senza spiegare nulla a Lily -Troviamo un compromesso-

-Devono essere puniti oggi o non sarebbe giusto nei confronti degli altri studenti, tutti finirebbero per scegliere quando essere puniti-

-Le assicuro che la loro è una buona motivazione per una volta- alle parole della Mcgranitt la rossa rimase a bocca aperta -Però ha anche ragione lei, facciamo così: ormai sono le sei, da ora fino alle otto sconterete la punizione e poi siete liberi di andare-

I tre ragazzi non erano soddisfatti, ma almeno avrebbero finito giusto in tempo per andare da Remus

-Hai il mantello?- sillabò Sirius e James annuì toccandosi la tasca interna del mantello della divisa

-Cosa dobbiamo fare professoressa?- chiese Peter

-Una cosa che non vi dispiacerà del tutto secondo me- disse lei -Dovete pulire i vasi dell'infermeria-

I tre sorrisero e Sirius disse

-Sapevo che in fondo lei ci ama Minnie-

-Ovvio Sir, nessuno resiste al nostro fascino- commentò James

-Non è per voi che l'ho fatto- disse lei

-Lo sappiamo- -Lo apprezziamo- -La ringrazierà- risposero i tre

-Di cosa parlate?- chiese Lily

-Delle ragazze di Hogwarts! Il movimento ci farà scolpire ancora meglio i nostri bellissimi fisici- le fece l'occhiolino Sirius

-Devo andare a controllarli professoressa?- chiese la ragazza

-Non è il caso, se proprio vuole assicurarsi che facciano ciò che devono li accompagni e avvisi semplicemente Madame Chips, ma io sono sicura che per una volta non si faranno pregare-

I quattro percorsero i corridoi fino all'infermeria e lì Lily disse

-Andiamo devo parlare con Madame Chips-

-No- disse subito Peter -Entriamo da soli-

-Ma devo parlare con Madame Chips!-

-Poppy- disse Sirius entrando e richiudendosi subito la porta alle spalle -Qui fuori c'è una signorina che vuole parlare con lei-

Quando uscì la donna trovò James fermo davanti alla porta che cercava di impedire a Lily di entrare

-Ha qualche problema signorina?-

-No, la professoressa Mcgranitt mi ha detto di dirle che sono in punizione fino a questa sera alle 8, devono pulire tutti i vasi dell'infermeria senza magia-

-Va bene, può andare- disse lei e appena la rossa si allontanò i ragazzi entrarono

Quando Remus li vide sorrise e poi gli chiese cosa ci facessero lì dato che non avevano mai ottenuto il permesso di andare a trovarlo durante quelle ore, alla fine del racconto disse

-Siete sempre i soliti, mi chiedo come fareste senza me a tenervi a bada-

-Saremmo stati espulsi al primo anno- rispose semplicemente Sirius

Poi si misero al lavoro. Mai una punizione fu così soddisfacente per i tre ragazzi né le ore prima della trasformazione così serene e divertenti per il licantropo.

Il giorno dopo alla fine della lezione di trasfigurazione Remus si avvicinò alla cattedra e disse

-La ringrazio per quello che ha fatto ieri sera professoressa. È stato molto bello-

-Nessuno dovrebbe soffrire Remus, tanto meno un ragazzo come lei e i suoi amici per quanto testardi e combina guai sono delle persone meravigliose e farebbero di tutto per lei. Siete un gruppo di amici fantastico-

-Siamo una famiglia- le sorrise lui

-Non dica loro come li ho definiti-

-Userò al massimo le parole testardi e combina guai- rise il biondo per poi allontanarsi e tornare dai tre Malandrini che lo aspettavano fuori dall'aula.