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Chapter 2

~Present

Luke entrò nella stanza, che dalle dimensioni sembrava più un bilocale, e poggiò a terra la propria valigia.

"Spero soddisfi le tue aspettative" gli disse Michael, fermandosi all'entrata e posando l'altra valigia del biondo "Dietro quella porta c'é un bagno, ti ho lasciato tutto l'indispensabile... Se dovesse servirti altro chiedi pure" aggiuse poi, osservandolo.

Luke annuì timidamente, guardando la porta per un istante e riportando quasi subito lo sguardo sul tinto.

Accennò un sorriso, come per ringraziare, e poi riprese a guardarsi intorno.

Michael gli fece un cenno "Torno tra quindici minuti per farti fare un giro della casa, va bene? Così hai il tempo per sistemarti"

Luke si portò una mano tra i capelli e sistemò il proprio ciuffo, annuendo leggermente "Va bene"

Pochi minuti dopo Luke stava camminando per gli enormi corridoi della casa al fianco di Michael e si guardava attorno con occhi sgranati, chiedendosi come il tinto potesse orientarsi in una casa di quelle dimensioni.

"Qui c'é la sala da pranzo, mentre lì l'accesso al giardino" disse Michael, indicando prima una stanza alla quale si accedeva tramite un semplice arco e poi una porta-finestra scorrevole che dava su un enorme giardino "In giardino c'é la piscina, ci sono un paio di ombrelloni, le sdraio, un tavolo per mangiare ed una zona che usiamo per allenarci." continuò a spiegare, aprendo la finestra "La mattina facciamo un allenamento a stazioni tutti insieme, se vorrai potrai unirti... O devi seguire le lezioni online...? Non mi é chiara questa cosa della scuola online, come diavolo fate a fare le verifiche?" chiese poi, fermandosi a guardarlo.

"Beh, in videochiamata con i prof...?" rispose Luke, insicuro "Credo che finirà che copieremo tutti, comunque" aggiunse, ridacchiando.

"Beh si, lo farei anche io" gli rispose Michael, annuendo "Comunque dopo ti monto un computer in camera così potrai seguirle, come ha chiesto tua madre quando la hanno chiamata per avvisarla che avevi vinto il concorso" aggiunse, ridendo "Non lasciano in pace voi studenti nemmeno con una pandemia che rischia di uccidere l'intera umanità, sono dei mostri!"

Luke ridacchiò, annuendo, ed osservò gli attrezzi per allenarsi che si trovavano sotto ad un gazebo "Ma qui in quanti ci vivete, esattamente?" chiese poi, notando parecchie borracce sul tavolino vicino agli attrezzi.

"Solitamente siamo io, Crystal ed a volte un paio di amici... Ma abbiamo deciso di invitare qui un po' di gente per passare la quarantena in compagnia, tanto abbiamo spazio" rispose Michael, stringendosi nelle spalle "Siamo sei se non sbaglio... Più te sette, ora che ci penso"

Luke annuì e poi notò degli strani oggetti elettronici su un tavolino, che si trovavano su un piano rialzato rispetto alla piscina ed al giardino "E quelli che sono?"

Michael seguì il suo sguardo e ridacchiò "Mi piace improvvisarmi DJ la sera" rispose, salendo le scalette che portavano alle console "Essendo in tanti possiamo fare delle bellissime feste ogni giorno!" aggiunse poi, prendendo una foglia che si era posata sul tavolo e poggiandola nell'erba "Credo di averti fatto vedere tutto qui fuori, mentre dentro non hai visto nemmeno metà casa, torniamo lì"

Luke annuì e seguì Michael all'interno della casa, chiudendo la finestra dietro di sé.

Mentre Michael gli faceva fare il giro del secondo piano spiegandogli cosa c'era in ogni stanza, si sentì un urlo dal lato opposto del corridoio.

"STA FERMO, NON CI PROVARE!" strillò una voce acuta, accompagnata dalla comparsa di una ragazza dall'altro capo del corridoio.

La ragazza si guardò intorno, cercando una via di fuga, e poi iniziò a correre verso Michael e Luke, accompagnata dal rumore dei piedi nudi sul parquet.

Una volta raggiunti i due ragazzi si mise dietro Michael, come per proteggersi "Quello stronzo di Blake vuole farmi le trecce, Michael! Proteggimi!" disse, controllando da sopra la spalla di Michael se qualcun altro stesse arrivando.

Pochi secondi dopo, dalla stessa porta da cui era uscita la ragazza, uscì un altro ragazzo che, con un pettine in una mano ed una spazzola nell'altra, si guardò qualche secondo intorno, per poi notarla dietro Michael "VIENI SUBITO QUI, VOGLIO FARTI LE TRECCE!"

Michael ridacchiò, guardando il ragazzo "Ma lasciala in pace, perché vuoi farle le trecce? Mica sei un parrucchiere!"

L'altro ragazzo incrociò le braccia al petto, guardandolo con aria di sfida "Potrei esserlo, sono bravo a fare le acconciature."

"PER NIENTE! FAI MALISSIMO E POI SONO PURE BRUTTE!" esclamò la ragazza, arricciandosi una ciocca di capelli rossi su un dito "E poi non ho bisogno di una treccia, sono già bellissima così!" esclamò, facendo un broncio adorabile.

Il ragazzo si avvicinò a Michael, continuando a guardare la ragazza negli occhi, per poi notare la figura di Luke poco distante dai due "E lui chi é?"

La ragazza seguì il suo sguardo, vedendo per la prima volta Luke "Oddio, non l'avevo visto..." disse, girandosi verso Michael "É il ragazzino che ha vinto il concorso e che resterà qui?"

Michael annuì, sorridendo leggermente "Si chiama Luke".

La ragazza sorrise "Beh dai, non é una fan sclerata ed invadente come ti aspettavi, meglio"

Michael rise, annuendo "si, per fortuna".

Il ragazzo con in mano spazzola e pettine, dopo aver squadrato Luke per qualche secondo, si strinse nelle spalle e guardò nuovamente la ragazza dietro Michael "Ti dò dieci secondi di vantaggio."

La ragazza lo guardò, cercando di capire se fosse serio, ma quando egli si mise a fare un conto alla rovescia non ci pensò su due volte ed iniziò a correre nella direzione opposta a quella da cui era venuta, per poi scendere le scale urlando "QUALCUNO MI AIUTI, QUELL'ESALTATO DI BLAKE VUOLE DI NUOVO ROVINARE I MIEI AMATI CAPELLI!"

Una decina di secondi dopo il ragazzo, il cui nome era Blake, corse dietro alla ragazza.

Dopo circa un minuto dal piano di sotto si sentirono rumori di vetri rotti, mobili spostati e porte sbattute, intervallati da urla come "MA QUALCUNO CHE MI AIUTI?!" e "LASCIA ALMENO CHE TI SPAZZOLI I CAPELLI!"

Michael si girò verso Luke e ridacchiò "Facci l'abitudine, questa é una delle cose più normali che accadono qui dentro".

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