Chapter 16
Le strade completamente deserte.
Il cielo plumbeo, gli unici suoni quelli prodotti dai pochi uccelli che ancora non erano andati a ripararsi nei propri nidi.
Non un'auto, una bicicletta o un passante.
Luke si guardò intorno leggermente inquietato, stringendosi nella felpa a causa di un vento freddo che era arrivato da chissà dove.
Con lo sguardo fece passare i profili delle varie case, vedendo la maggior parte delle persiane sbarrate, i giardini con l'erba incolta e le cassette della posta strapiene.
Venne distratto dalla voce profonda di Michael, il quale lo avvisava che se non si sarebbero sbrigati, avrebbero rischiato di bagnarsi per la pioggia che stava palesemente per arrivare.
Annuendo Luke entrò in un parchetto con il cane che teneva al guinzaglio e, vedendo che l'animale si avvicinava alla fontanella, la aprì per fargli bere un po' d'acqua.
"É abbastanza inquietante vedere tutte le strade vuote, vero?" chiese Michael, slacciando i collari dei cani per lasciarli liberi di correre un po'.
Luke annuì, richiudendo la fontanella ed alzando lo sguardo su di lui "Sembra sul serio di stare in uno di quei film ambientati durante la fine del mondo, non ho mai visto le strade così vuote..."
Il maggiore gli sorrise "Beh, qui non c'é mai in giro molta gente, probabilmente in città le strade non sono così vuote..."
Il biondo si guardò un po' intorno, emettendo un sospiro "però é davvero inquietante, secondo te é così che sarà il mondo prima di finire?"
"Secondo me la razza umana si estinguerà molto prima della fine del mondo, Luke" rispose Michael, stringendosi nelle spalle "Qui siamo in un paesino sperduto, ci troviamo anche più in alto del livello del mare... Ma se vai nelle grandi città e guardi il cielo, é inquietante... L'inquinamento a volte nasconde il sole, non credo che potremo continuare così per molto"
"Hai ragione..." disse Luke, annuendo ed osservando i cani rincorrersi per il parco "Quanto hanno?"
"I due maschi li abbiamo presi due anni fa, la femmina invece é arrivata a casa solo da qualche mese"
Luke sorrise e sentì una goccia tra i capelli, seguita da un'altra su una mano.
"Forse é meglio che rientriamo, sta iniziando a piovere" disse il più grande, asciugandosi il braccio, su cui era caduta una goccia "Sarei un idiota se mi prendessi un raffreddore nel bel mezzo di una pandemia, no?" aggiunse ridendo, per poi fare un fischio richiamando i cani.
In meno di cinque minuti Michael e Luke si ritrovarono a correre sotto la pioggia, preceduti dai cani.
"Cazzo! Arriveremo a casa fradici!" urlò Michael, tirandosi il cappuccio della felpa sopra la testa.
"Colpa di Crystal ed Ashley! Secondo me sapevano che stava per piovere!" urlò in risposta Luke, per poi indicare un portico "Mettiamoci lì finché non finisce la pioggia, così non ci bagniamo troppo!"
Michael annuì e, velocemente, si mise al riparo sotto il portico.
Luke lo seguì e, una volta che lo ebbe raggiunto, si tolse il cappuccio della felpa e si passò una mano tra i capelli fradici "Cazzo, li avevo lavati stamattina!"
Michael rise, legando i guinzagli dei cani al cancello sotto la tettoia "Appena si calma un po', corriamo a casa. Chiamo Crys per avvisarla"
Luke annuì e, mentre il maggiore chiamava la propria fidanzata, prese il cellulare ed aprì la chat con il fratello.
Dopo aver scattato una foto alla strada deserta, la inviò allegata ad un messaggio che riportava le parole <Io ho visto la fine del mondo e tu no. Così impari a ridipingere la camera.>
Michael, appena ebbe riattaccato a Crystal, si scompigliò i capelli, sbuffando "Questo mi rovinerà la tinta di sicuro!" esclamò, sedendosi poi per terra "Che ne dici di fare qualcosa? Tanto ho paura che resteremo bloccati qui per un po'"
Luke annuì e, sorridendo, si sedette di fronte a Michael "Qualcosa tipo?"
"Uhm, non so" rispose Michael, ridendo "Sono una persona con poca fantasia, spero avessi idee tu"
Luke rise "Non ho molta fantasia neanche io, a dire il vero... Ogni tanto con Haz giochiamo ad un gioco stupido in cui si parla a turno ed ognuno deve iniziare con una lettera dell'alfabeto successiva"
Michael inarcò un sopracciglio, guardandolo confuso "eh?"
"Oddio, non so spiegarmi... Ti faccio un esempio, io inizio e dico- fece le virgolette con le dita -"amo mangiare la pizza" di conseguenza tu rispondi dicendo qualcosa come "bene, a me piacciono le patatine" ed io continuo con "con il ketchup soprattutto" e continuiamo fino a fine a che uno non sbaglia" spiegò il biondo, stringendosi nelle spalle "e, se é troppo semplice, poi si fa con l'alfabeto al contrario"
Michael rise ed annuì "okay, tanto non abbiamo nulla di meglio da fare! Inizia tu!"Luke annuì e, dopo averci pensato qualche secondo, esclamò "Amo le canzoni di Michael Clifford"
Il ragazzo più grande rise e rispose "Beh, io spesso le trovo scontate o con musiche ripetitive!"
"Che dici?! Sono stupende!" esclamò Luke, sgranando gli occhi."Dai, non tutte. Magari alcune si, ma la maggior parte sono ripetitive!"
"E quali sarebbero ripetitive, esattamente?"
"Forse tutte, la maggior parte delle basi si assomigliano!"
"Questa é una cagata!" esclamò Luke, sbuffando.
"Ti sei concentrato troppo sul discorso ed hai dimenticato di usare la g, ho vinto!" esclamò Michael, ridendo del broncio che fece Luke non appena comprese che il tinto lo aveva battuto.
"Ti odio, sei uno stronzo!" esclamò il biondo, guardandolo male.
"Non é colpa mia se eri troppo impegnato a difendere le mie bellissime canzoni per accorgerti che ti stavo solo distraendo, ragazzino!"
Con uno sbuffo Luke si portò le ginocchia al petto e ci poggiò il mento sopra, abbracciandole.
"Hai freddo, biondino?" chiese il maggiore, osservandolo.
Il minore alzò gli occhi al cielo, sbuffando "Ma ti pare? Sono solo all'aperto sotto la pioggia e bagnato dalla testa ai piedi"
Michael rise "tieni, prendi questa- disse, togliendosi la felpa e porgendogliela -io sono arrivato qui prima di te, non é troppo bagnata"
Luke sgranò gli occhi, guardando la felpa del maggiore "sei sicuro? Non hai freddo?"
"Tranquillo, nei miei tour mi sono trovato in paesi molto più freddi con abiti non adatti" rispose Michael, ridendo "Quello stronzo di Calum le prime volte si divertiva a consigliarmi abbigliamenti sbagliati per vedermi morire di freddo e di caldo, poi ho imparato a guardare su internet"
Luke allungò la mano verso la felpa di Michael e, quando la ebbe presa, gli sorrise "Grazie, sei gentile"
"Beh? Pensavi fossi uno stronzo, scusa?" esclamò Michael, ridendo.Luke si mise la felpa, ridendo ed annuendo "Si, esattamente!"
Sgranando gli occhi Michael gli fece un cenno "Ridammi la felpa, stronzetto! Ma guarda tu come vengo ripagato della mia dolcezza!"
"Mai, ormai ce l'ho io!" esclamò Luke, senza smettere di ridere "é morbita e calda, non la riavrai indietro mai più!"
Michael alzò gli occhi al cielo, per poi alzarsi in piedi "guarda, sembra che stia diminuendo la pioggia! Ancora qualche minuto e poi possiamo andare!"
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