Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

16.GELO NELLE VENE

"Sabatino ciao, se mi apri sono fuori dalla caserma!" dico al telefono con le mani che mi tremano.

Sabatino è un volontario e lavora nella polizia di stato. Studia per diventare avvocato, è molto indietro con gli esami, fa molta fatica a studiare, ed effettivamente studiare le leggi e gli articoli non è per nulla facile.

"Entra sto aprendo il cancellone, tanto sono solo, sono tutti fuori di pattuglia"

Mi viene incontro e mi abbraccia forte. E' sempre molto carino e gentile con me. E' un buon amico con lui posso parlare di tutto, non mi sento a disagio. L'ho conosciuto in compagnia di Mattia, è stato l'unico che si è presentato senza avere pregiudizi nei confronti di noi "nuovi".

"Ehi che succede? perchè mi hai detto di venire da te?" dico con tono preoccupato, tenendo le mani sui fianchi e battendo il piede.

"Vuoi dell'acqua?" mi chiede cercando di prendere tempo.

"Si grazie ma voglio che mi parli ora, non ne posso più...mi fai venire l'ansia..." e scuoto la testa, quasi in segno di disperazione. È da ieri sera che la mia testa sta macinando l'impossibile.

Nel frattempo inserisce i soldi nella macchinetta dell'acqua, schiaccia il tasto frizzante e me la porge. Rimane in silenzio e il suo sguardo è molto teso.

"Andiamo a sederci fuori, non mi piace che fumi, lo sai bene, ma questa volta so che ne avrai bisogno...e ti giuro che non te lo impedirò..."

Lo seguo e non dico nulla. Deve essere veramente grave quello che mi dirà e lo posso intuire dalla sua agitazione: continua a sfregarsi le mani e soprattutto la sua voce è tremolante. Tengo la testa bassa e penso cosa mai abbia da dirmi di così sconvolgente. Vengo distratta dalla vibrazione del telefono, mi ha scritto Mattia.

«Sei già da Sabatino?»

«Si perché hai bisogno?»

«No, sto facendo le ultime consegne, visto che sei già a Galliate, aspettami in piazza mercato alle cinque»

«ok gioia, a dopo»

Non risponde più. Intanto Sabatino ha preso due sedie e le ha messe sotto al porticato della caserma.

"Ti conviene dirmi quello che mi devi dire perché mi sto facendo mille seghe mentali e non ci arrivo...cos'hanno fatto ancora quei bastardi? " dico, con un filo di rabbia, ma cerco di non farla trasparire troppo perché so che sono suoi amici.

Scuote la testa "Loro nulla, stai zitta, ascoltami e se puoi non interrompermi..." Mi guarda dritto negli occhi e mi prende una mano, la stringe forte.

Le cose sono peggio di quello che pensavo, però di solito lui è molto tragico, sicuramente starà esagerando "Sono tutta orecchie"

"Chiara non so da dove cominciare...è difficile...parto dall'inizio...tu sai chi ha accompagnato a casa Mattia dall'ospedale, te l'avrà detto..."

Cosa c'entra Mattia e l'ospedale? Mi chiedo, sento il gelo nelle vene, non capisco, libero la mano dalla sua presa, apro la bottiglia a fatica perché sto sudando, bevo un sorso di acqua e quasi fatico a mandarla giù. "No non lo so, penso qualche suo parente o Ludovica"

Scuote di nuovo la testa.
"Io quel giorno passai dall'ospedale per caso, lo incontrai appena fuori, mi disse che l'avevano dimesso e che stava tornado a casa a piedi, suo padre era in ospedale con la mamma e non poteva raggiungerlo, Ludovica non c'era...così decise di arrangiarsi da solo"

Mi si gela anche il cuore, povero Mattia, poteva chiamarmi. "E quella stronza di Ludovica al posto di scoparsi Roberto non poteva andare a prenderlo?" dico senza pensarci.

Sabatino sembra sconvolto "Cosa hai detto? Ma da quando e da quanto lo sai?"

"Lo so da gennaio, mi ha detto di uscire con Mattia, così lei era libera di stare con il suo Roberto, di curarlo, prendermi cura di lui, di farlo innamorare di me e altre mille cattiverie che non sto qui ad elencarti...ho accettato...e ora come mi sono ridotta? mi sono presa veramente per lui...lo sai!" e una piccola lacrima mi scende dall'occhio destro, ma l'asciugo subito, non voglio che mi veda così.

"Caspita..." è scioccato da questa rivelazione ma continua "senti io lo portai a casa, mi chiese di fermarmi al tabaccaio che doveva prendere le sigarette, scese e appoggiò i documenti dell'ospedale sul sedile, mi cadde l'occhio, ho letto la diagnosi, c'era scritto SM e non è bello quello che ti sto per dire...ti dico subito che lui non lo sa che ho letto quelle prime parole su quel foglio, non gli ho chiesto nulla, ma per me Mattia è un fratello, e tu a questo punto sei un'amica stretta per lui..per questo te lo dico..."

Le braccia mi tremano, accavallo la gamba e continuo a muoverla, su e giù, sempre più velocemente "Taglia corto, cosa c'ha?Dimmelo Cazzo" e alzo la voce. Prendo una sigaretta, faccio fatica ad accenderla dal forte tremolio delle mie braccia. "Cazzo Sabatino, muoviti, dimmelo, dimmelo porca puttana"

Sabatino è sorpreso dalla mia reazione quasi aggressiva"Stai tranquilla Chiara, ci sono cure, mi sono informato, a volte può essere grave a volte no...e lui spero sia forte...Mattia è affetto da sclerosi multipla"

Mi sento gelare, non sento più le gambe, non sento più le braccia, la sigaretta mi cade dalle mani e mi ritrovo Sabatino in ginocchio davanti a me, che mi tiene le spalle e mi scuote. "Chiara, bevi un po' di acqua...parla..di qualcosa"

"Sto bene, ridammi la sigaretta, fammi bere" e scoppio a piangere.

"Chiara, ma non ti devi preoccupare, ho fatto mille ricerche, e poi è una roccia lo vediamo tutti, sicuramente ha bisogno di qualcuno che gli stia vicino, tu puoi farlo...sei sua amica, visto che la sua Ludovica fa la troia" e sospira " non te l'ho detto per farti preoccupare ma tu passi molto tempo con lui, è giusto che lo sai...Chiara però di qualcosa ti prego, ora sei tu a preoccuparmi"

"Io...non...sono...sua amica....sono ...la...sua...amante cazzo...e sono...fottutamente...innamorata...di lui...." piango.

"Cosa?????Chiara ma cosa stai dicendo?" dice Sabatino ma sul viso ha un sorriso mentre io continuo a piangere.

"Ieri sera abbiamo fatto l'amore, per la prima volta, è nato tutto in montagna, gli eventi precedenti già li sai, i miei sentimenti passati anche...ora ne sono certa...non ho mai amato nessuno come amo lui...e questa notizia mi ha ammazzato...ora capisco perché quella puttana sosteneva che Mattia non poteva dargli futuro, ora capisco perché ha detto tutte quelle cattiverie..ah e comunque sono solo l'amante lui da me non vuole altro..." e piango ancora più forte.

Sabatino mi abbraccia. "Scusami io non lo sapevo ma mi fa piacere, starò zitto, non dirò nulla, anche se secondo me sei molto di più.. ma Riccardo?"

Bella domanda, non so cosa rispondere. "non ci voglio pensare, ma non deve sapere nulla di me e Mattia..." Non faccio in tempo a finire la frase che mi suona il telefono. E' un messaggio di Mattia.

«Dove sei? Io tra dieci minuti sono li...vieni con me in vigna?»

«Ok arrivo, ma non li conosco i tuoi amici della vigna»

«Tranquilla, non ti basta di conoscere me?»

«Eccome...arrivo subito»

"Saba, devo correre da lui..mi ha scritto... grazie, scusami lo sfogo ho bisogno di tempo per accettare la sua malattia, anzi farmene una ragione, gli starò vicino, farò il possibile, ma lui è forte, vero cazzo che è forte..vero?? e noi lo sappiamo, anche tu lo sai??e io lo sarò più di lui... io lo amo veramente credimi ti prego" cerco di trovare conforto e delle risposte, mi sento persa e impaurita davanti alla malattia.

Mi accarezza una guancia, mi asciuga la lacrima mi sposta i capelli "Forza Chiara, sorriso, sistemati i capelli e corri da lui...amalo e fallo ogni secondo...e se un giorno smetterai di essere la sua amante custodisci il ricordo nel cuore e non avere rimpianti, tu ci stai provando, vai fino in fondo, magari lo farai innamorare di te...Corri muoviti"

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro