Un Passo Indietro
Apro gli occhi e mi accorgo di essere ancora sul divano. Mi guardo la pancia, Liz non c'è.
Mi alzo ancora intontito e vado verso la cucina dove sento il rumore dei fornelli accesi, appena entro vedo Lizzie che scola la pasta nel lavandino.
Guardo l'orologio.
《È mezzanotte.》Dico.
《E io non ho cenato.》 Risponde.
Rido e mi avvicino a lei.
Mi guarda negli occhi e sorride, la abbraccio e fa lo stesso anche lei, noto che scotta ancora, poi si separa subito da me.
《Io non so cosa provo per te. - Dice con lo sguardo puntato sui suoi piedi. - So solo che mi fai bene qui. - mi mette una mano sul petto all'altezza del cuore. - Mi fai sentire al sicuro. Con te non riesco a pensare a tutto quello che non va nella mia vita, mi fai vedere il lato bello delle cose e te ne sono grata ma...》
Le prendo la mano che ha lasciato sul mio petto e la stringo.
《Prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno. Io aspetterò.》
《Ma non voglio che ti senta in dovere di farlo, non...》
《Non sei tu che me lo stai chiedendo, sono io che sto prendendo la decisione, voglio aspettarti perché non c'è nessuna ragazza come te, e non mi interessa se ci dovessi mettere giorni, mesi o anni, io ci sarò.》Dico interrompendola.
Sorride con gli occhi che le brillano.
《Mi sa che a quest'ora la pasta si sarà tutta attaccata.》 Dico tornando con lo sguardo sul lavandino della cucina.
《Cavolo dovrò rifarla.》
***
Liz è rimasta a dormire da me, le ho lasciato il mio letto e io ho dormito di nuovo sul divano, quando ci siamo svegliati siamo andati dal rettore a dirgli quanto accaduto, gli abbiamo fatto ascoltare la registrazione e poi lui stesso ci ha detto di andare alla polizia per fare una denuncia mentre si occupava di contattare un avvocato per difendere Liz in caso in cui dovessero finire in tribunale. Poi siamo andati a parlare con Zia Alana che ha avuto un mezzo attacco di panico per lo spavento ma si è tranquillizzata quando ha capito che li ho interrotti prima che potesse succedere qualcosa. Non ha voluto parlarne invece con i nostri amici. Non so perché sinceramente ma rispetto la sua decisione e non dirò nulla.
Negli ultimi giorni Liz è rimasta a casa. Alla fine le è salita la febbre ma ho continuato a messaggiare con lei e ad accertarmi che stesse bene.
Oggi invece sono andato a trovarla per sapere come sta.
Una volta a casa mi sono intrufolato in camera sua e mi sono seduto sul letto al suo fianco.
《Allora? Come va?》
《Ieri notte deliravo e mi si è alzata tantissimo la temperatura, forse mi passa nei prossimi giorni.》
Annuisco.
《Per le lezioni?》
《Ho già qualcuno che prende appunti per me. Comunque noi due avevamo litigato.》Dice alzando un sopracciglio.
《Sei davvero ancora offesa?》
《Oh, ma per favore. Mi porto dei rancori dall'asilo.》
Scoppio a ridere, amo le citazioni, a maggior ragione se sono di serie tv che ho adorato. Lei cerca di trattenere la risata ma poi ride anche lei con me.
Ride spensierata e ha gli occhi che brillano per la gioia.
Sta bene e fa sentire bene anche me.
Liz adesso si sente meglio ma ha messo le cose in chiaro con Ryan, questa sarà una fase di stallo per loro due oppure un punto di partenza?
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Grazie per essere arrivati fino a qui❤
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