Lizzie la Terribile
Harry prende il suo solito cheeseburger al Mc Donald's accompagnato da un bicchierone di Fanta; appena ci sediamo al tavolo addenta il panino voracemente.
《Da quanto non mangi?》
Mi guarda in cagnesco mentre mastica in silenzio, poi alza gli occhi al cielo sbuffando.
《Okay non parlo più.》
Manda giù il boccone mentre si guarda intorno.
Questa sera i tavoli sono quasi tutti pieni, ci sono un sacco di ragazzi, la maggior parte sono visi conosciuti al campus universitario che ci salutano appena incrociamo lo sguardo con loro. Io e Harry siamo abbastanza popolari tra quelli del quarto anno, fino a quando non ha iniziato a frequentare Carola, organizzavamo delle feste pazzesche nel nostro appartamento del dormitorio, ad aiutarci era anche l'impianto stereo regalatoci da suo padre e il 70" con schermo ricurvo appeso alla parete del salotto, un bel giocattolino grazie al quale riuscivamo ad attirare anche i peggiori nerd e ogni tanto a farne accoppiare qualcuno. Bei tempi. Ci avevano anche soprannominato "I re delle feste" ma qualcuno - Harry - ha deciso di fidanzarsi e di cestinare tutto quel divertimento.
《Non ti ho più sentito parlare della ragazza "wow", ne hai già trovata un'altra?》
Scuoto la testa risvegliandomi dai piacevoli ricordi dei festini all'insegna dell'alcol diventati delle ridicole cenette tra "uomini" al Mc Donald's.
《No assolutamente! Non è una di quelle che puoi dimenticare, o peggio, rimpiazzare.》
Nonostante fossero passati diversi giorni non riuscivo a togliermi dalla testa l'immagine di quella bellissima ragazza che ha attraversato le strisce del semaforo al quale ero fermo. In quel momento pensavo che il tempo si stesse fermando: i capelli castani gettati al vento facevano da cornice al suo sguardo magnetico, si era rivolta verso di me con un sorriso dolce per poi tornare con gli occhi puntati sul marciapiede opposto. Ero completamente perso nella contemplazione di quella ragazza.
《E che pensi di fare? Cercarla per tutto il campus universitario? Potrebbe non essere una studentessa quindi sarebbe introvabile. Insomma se non l'hai mai vista prima c'è una possibilità bassissima che tu possa incontrarla di nuovo.》
È sempre stato pessimista, o realista, come diceva lui, sta di fatto che se io vedo il bicchiere mezzo pieno, lui automaticamente lo vede mezzo vuoto. Non mi sembra essere realisti!
《Non dirmi così! Ho bisogno del supporto morale e mi stai aiutando per la discesa al momento.》Sbuffo rattristato.
Sorseggio la mia Coca-Cola mentre guardo il mio riflesso sulla porta a vetri dell'uscita.
Sono patetico in questo momento?
《Ti ho mai dato l'impressione del...》
Nel frattempo dal riflesso vedo di nuovo quella ragazza scendere le scale verso la nostra sala con un vassoio in mano e le parole di Harry diventano solo un piacevole sottofondo.
Cammina da sola mentre si dirige verso un tavolo vuoto a testa bassa.
Si siede sul comodo divanetto in pelle marrone, accavalla le gambe, prende il telefono e sorride malinconica guardando lo schermo.
Mette la frangia lunga dietro l'orecchio ed inizia a mangiare.
《...Ryan. Ryan? Ryan?! Mi stai ascoltando?!》
《È Lei Harry. È lei. Lì proprio davanti ai miei occhi. Forse la sto immaginando.》
Si gira subito per guardarla e quando si volta verso di me sembra aver appena visto un cadavere.
《Tu mi stai prendendo in giro.》
Scuoto la testa.
《Stai scherzando? Hai idea di chi sia quella ragazza di cui dici di esserti innamorato?》
Dice ad alta voce mentre la indica.
《Fai piano: potrebbe sentirti.》
Prendo il suo braccio e lo appoggio di forza su tavolo.
《Ma sei matto?》
《Oh no qui il matto è solo uno e non sono di certo io! Quella è Lizzie la Terribile. Bella quanto letale. Se vuoi farti spezzare il cuore sai benissimo da chi andare. Al campus hanno provato in moltissimi a conquistarla e non ce n'è neanche uno che ci sia riuscito.》
《Vorrà dire che sarò il primo.》
Mi alzo deciso dal tavolo per andarle a parlare e vado verso di lei a passo deciso.
Le squilla il telefono non appena mette in bocca l'ultima patatina.
Lo prende per rispondere e si alza con il vassoio per andare a posarlo.
《Ciao Zia! Aspettavo la tua chiamata questa mattina, è successo qualcosa? Puoi darmi un attimo, c'è una scocciatura da risolvere...- mette un attimo via il telefono. - ti dispiace farmi passare?》 Dice sorridendo in modo forzato.
《Oh sì certo.》
Mi faccio da una parte e la osservo camminare.
Torno da Harry con la coda tra le gambe.
《Beh almeno mi ha sorriso. Guarda il lato positivo.》
《E ti ha anche chiamato "scocciatura".》 Aggiunge.
《Sempre gentile, come al solito.》
Sbuffo e torno a mangiare il mio panino che ormai si è raffreddato.
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