E Così Sia
La festa a cui mi ha invitato quella cheerleader è nella loro confraternita del college, ho sempre voluto farne parte ma sarei dovuto entrare in uno dei gruppi sportivi e non so neanche quale sia la differenza tra il calcio e il football, figuriamoci se posso davvero entrare a farne parte.
Già il giardino pullula di persone ubriache sedute sull'erba intente a limonare e a fumare cannoni.
Dalla casa proviene una musica assordante e tutte le finestre hanno le luci al loro interno accese.
Percorro lentamente con le mani in tasca il vialetto e entro nella porta già aperta.
Mi fiondo in cucina dove cerco una redbull chiusa.
Mi guardo intorno, un sacco di ragazze giocano a beer pong con i difensori della squadra di football ovviamente perdendo.
Altri sono seduti sui divani intenti a giocare a obbligo e verità mentre altri ancora ballano intorno al tavolo da biliardo dando fastidio a quelli che vorrebbero giocare seriamente.
Mi siedo su uno sgabello davanti all'isola della cucina, apro la lattina che ho appena trovato e cerco dei volti familiari mentre bevo qualche sorso.
Harry e Carola mi avevano detto che non sarebbero venuti perché hanno litigato con un paio di cheerleaders per il posto a pranzo.
Vado verso i divanetti e mi siedo su un bracciolo.
《Vuoi unirti a noi?》
Scuoto la testa
《No scusate volevo stare solo un po' in compagnia mentre aspetto una persona.》
Annuiscono e continuano a giocare senza dare troppo peso alla mia presenza.
Vedo Lizzie passarmi davanti.
Mi stropiccio gli occhi: forse l'ho immaginato.
Invece no è proprio lei.
Mi alzo e saluto i ragazzi poi vado da lei.
Le tocco la spalla dolcemente e salta appena e si gira verso di me.
Le spunta il sorriso sulle labbra non appena capisce che si tratta di me.
《Almeno conosco qualcuno.》
《Non saresti comunque passata in osservata.》
Dico guardando il suo abito nero succinto con un'ampia scollatura.
Si porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
《Dici?》
《Sei bellissima questa sera. Non che tu non lo sia di solito. Insomma anche durante le lezioni sei bella. Però stasera...》
Arrossisce visibilmente.
《Ho capito, basta così.》
Rido e ride anche lei.
《Non pensavo saresti venuta qui.》
《Anch'io. Però volevo dare una possibilità a questa confraternita che mi invita da anni ai loro party.》
《Se vuoi possiamo passare insieme una serata tranquilla.》
Scuote la testa.
《No... voglio divertirmi sul serio. Come dite voi? Spaccarmi!!》
《Elizabeth, sei sicura?》
La prendo per le spalle.
Annuisce convinta.
《E così sia.》
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