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Capitolo X

- Ma certamente Principe! - ma...

Non sono stata io ad accettare.

Tali parole non sono uscite dalle mie labbra.

E quella voce irritante non era certamente la mia, ma bensì quella della Principessa Kokoro. La quale si è piazzata, all'ultimo, tra me ed Usa.

Lui imbarazzato la guarda con un sorriso incredibilmente tirato.

Un'occhiata fuggiasca a me.

Si capisce chiaramente che non sa che fare.

Vuole danzare con me, ma allo stesso tempo non vuole scatenare l'ira facile della Principessa.

Ricordando la scena con le rose bianche sospiro.

Sorridendo ad Usa gli faccio segno di danzare con lei.

Avrei tanto voluto stare con lui, dirgli che non sono arrabbiata e confessare i miei di peccati, ma... toccherà attendere ancora.

Bisogna pensare prima ai rapporti tra i regni, mica voglio che si scateni una guerra a causa mia.

Però...

Più si aspetta a dire certe cose più diventa difficile, ma... ormai ho deciso e non ho più intenzione di tirarmi indietro.

Usashi però mi sconvolge lasciando la mano della Principessa, facendole un inchino - Vi chiedo immensamente perdono, Principessa. Il mio primo ballo è già stato prenotato, sarò però ben lieto di danzare anche con voi stasera. -

L'isterica dapprima lo guarda estremamente stupita, poi incredula ed in fine offesa come non mai.

Cerca però di mantenersi composta - Oh, attenderò con ansia tale momento. - gli sorride a denti stretti.

Oddio... ti prego.

Fa che questo non scateni una guerra.

Per favore...

Subito dopo Usashi mi porge la mano.

Tutti nella sala ci stanno fissando.

MI stanno fissando.

Molti sguardi sono di curiosità.

Altri di stupore.

Diversi di invidia, ma... uno tra tutti spicca.

E non è tanto invidia, quanto odio.

Un brivido mi corre lungo la schiena mentre, la Principessa Isterica, mi lincia con lo sguardo.

Titubante osservo la mano di Usa e, alzando la mia, non so se accettare o meno, però.. basta un'occhiata a lui per far placare tutte le mie ansie.

Il suo sorriso incerto, ma pieno d'amore nei miei confronti.

La voglia di parlarmi, insieme alla paura di avermi delusa, che tinge i suoi occhi è tangibile.

Senza esitazione poggio la mia mano sulla sua, la tensione delle sue spalle si scioglie mentre mi avvicina a sé.

La musica inizia subito ad inondare l'enorme sala.

Sussurri aleggiano intorno a noi mentre altra gente si aggiunge al ballo.

- Sono davvero felice che tu abbia accettato di danzare con me. - stringe la presa sul mio fianco.

- Non avrei dovuto? - gli sorrido.

- Beh... non sono riuscito a dirti per tempo chi sono... - distoglie lo sguardo pentito.

- Io so esattamente chi sei. -

Tornando a guardarmi lo vedo confuso - Tu sei lo stesso ragazzo che ho conosciuto dopo essere caduta nella buca. Sei irritante ed adorabile allo stesso modo, non è cambiato nulla da prima... hai solo, in più, un titolo nobiliare, ma non c'entra nulla col tuo essere. - faccio spallucce.

- Oh... Nise. Non sai quanto, queste parole... avevo proprio bisogno di sentirle, desideravo sentirle, ma non ci speravo minimamente. - gli luccicano gli occhi dalla gratitudine.

- Scherzi? Avevi così poca fiducia in me? - sono leggermente offesa.

- No, ma sai... la mia è stata un'omissione pesante. Non ti avrei dato colpe se tu... insomma... - si sente leggermente a disagio.

- Usashi, non dirlo nemmeno per scherzo. Lo sai che mi piaci... cioè... ecco... - avvampo di botto dopo tali parole.

Il ragazzo si blocca un istante per poi sorridere come non mai.

- Anche tu mi piaci, Nise... anzi... molto di più. Ti ringrazio di avermi compreso. Di aver guardato oltre a ciò che tutti vedono. - mi avvicina di più al suo corpo come cercando di abbracciarmi.

Un senso di oppressione mi assale.

Devo parlare ora.

- Usashi, ora tocca a me. Anche io non ti ho detto una cosa... è davvero importante. - parto a confessare ciò che, per anni, ho custodito più che gelosamente.

- Dimmi pure. - mi sorride dolce.

- Io... in realtà... non so nemmeno da che parte cominciare, è un segreto che nascondo da... da troppo... non pensavo sarebbe arrivato il giorno di raccontarlo. - inizio ad agitarmi pesantemente.

- Tranquilla Nise, qualunque cosa sia l'affronteremo insieme. Non sei sola, condividi con me il tuo peso che nostro diventerà, così da alleggerirti. - insiste cercando di rassicurarmi.

Sì, possiamo farcela.

Non sarà un problema.

Lui mi accetterà, lo so.

Ora ne sono certa.

Sto per dirglielo quando la musica termina.

Uno scroscio di applausi inonda l'aria prima che, Usa, venga nuovamente accerchiato.

Sbigottita rimango a fissare la scena mentre un sacco di ragazze cercano di ottenere il successivo ballo.

Usashi cerca invano di tenerle a distanza rifiutando garbatamente, ma... appena arriva la Principessa Kokoro è costretto a cedere.

- Ti è stato portato via, accidenti. -

Sospirando mi volto verso il gatto - È stato letteralmente rapito, ma cosa posso farci? L'affronto ricevuto per il primo ballo non l'è certo piaciuto, dovevo aspettarmi un seguito del genere. -

Sono in ansia per non essere ancora riuscita a parlare ad Usashi, ma certamente ora mi sento più tranquilla di prima.

- Usashi sembra felice, gli devi aver detto che non sei arrabbiata. - mi sorride Nekote.

- Ovvio, dovevo far altro? - lo fisso confusa.

- Beh... tenerlo un pochino sulle spine sarebbe stato interessante. Giusto per farlo penare un po' dopo l'omissione. - ridacchia divertito.

- Sei davvero crudele... - lo fisso storto.

- Nise!!!! - vengo assalita l'istante dopo.

- Haru... che fate?! - cerco di liberarmi dalla stretta delle gemelle.

- Eravate così carini! Non hai idea di quanta curiosità ed invidia hai suscitato! - rispondono perfettamente sincronizzate.

- Veramente ne ho una mezza idea... - le allontano sentendomi soffocare, ma... non da loro.

- Tranquilla, Usashi dovrà danzare ancora per poco. Dopo ciò tornerà da te a proteggerti da tutti questi sguardi altezzosi. - cerca di rassicurarmi Nekote.

- È tutto così strano... non mi piace essere al centro dell'attenzione di così tanta gente. -

Ho passato anni cercando di farmi notare il meno possibile.

Più passavo inosservata meno rischio c'era di farmi scoprire.

Che ho fatto per continuare col mio stile ombra? Mi sono innamorata del Principe di uno dei quattro regni principali.

Sarà anche stato un caso, ma... che culo.

- Ti ci abituerai, abituerai. - ci raggiunge Kureiji.

- Signor Nekote, chi sono le sue amiche? - ci si avvicina, d'un tratto, un trio di ragazze.

Ogni loro pomposo abito occupa ben più del volume di tutte e tre messe insieme, mentre i loro profumi usati generosamente fanno a pugni l'uno con l'altro creando una combinazione asfissiante, ma è il loro sguardo a colpirmi di più.

La curiosità nei miei confronti è palpabile quanto lo scherno chiuso dietro ai loro sorrisi falsamente affabili.

- E voi chi sareste, graziose dame? Temo di non ricordare i vostri nomi, mi spiace... sono tremendo per certe cose, anche se tirerei ad indovinare il vostro regno di appartenenza. - sorride mellifuo.

Le tre si presentano, aggiungendo di aver dialogato con Nekote già diverse volte a varie feste. Il trio è del regno di Cuori come la Principessa Isterica.

- Guardate, la Principessa Kokoro è così... wow... col Principe Usashi formano una coppia favolosa. Non trovate? - chiedono a tutti noi.

- Voi dite? Solo il tempo ce lo dirà per certo. - fa spallucce Nekote.

- Ma certamente. Però siamo più che sicure, sarà la nostra Principessa a ricevere la proposta di matrimonio del Principe. - si esaltano.

Che vadano al diavolo...

Lo stanno facendo di proposito per mettermi a disagio.

Non le lascerò fare.

- E per quale motivo siete così convinte della vostra idea? - chiedo forse in maniera troppo acida.

- Beh... chi altri potrebbe star al fianco del Principe? Noi siamo venute più per curiosità generale che per la speranza di venir scelte. Sarebbe ridicolo credere di poter sedere sul trono, siamo solo delle umili paesane dopotutto... - sorridono acidamente.

- Perché? Usashi non ha mai badato al rango sociale. - interviene Nekote.

- Questo è sbagliato! Il popolo potrebbe aver da ridire e giustamente, aggiungerei! Al suo livello bisogna farsi affiancare da gente meticolosamente scelta! -

Sono dannatamente convinte della loro idea.

Irritata più che mai faccio un passo indietro, devo allontanarmi o le sbrano. La mia schiena però finisce contro qualcosa, anzi... qualcuno.

- State pure tranquille, so scegliere bene. Inoltre non vedo il problema nello sposare persone senza titoli nobiliari, i migliori regnanti sono quelli che sono partiti dal basso. Essere di umili origini non è un difetto... dimenticate forse come sono diventati sovrani i miei genitori? - Usashi poggia una mano sulla mia spalla.

Non mi ero resa conto che il suo ballo con Miss Isteria fosse terminato.

Le tre ragazze con noi sbiancano - N-Noi non volevamo... è solo che... -

- Tifare per la vostra futura sovrana è lodevole. Spero di diventare un Re degno dello stesso appoggio. - sorride cercando di nascondere il nervoso.

Aver sentito tali commenti non l'ha per nulla ben disposto.

- Vi porgiamo ancora tantissimi auguri di buon compleanno, Principe. Ora vi chiediamo scusa, ma... le nostre amiche ci chiamano. - si dileguano come razzi.

- Ma dimmi te, farsi gli affari propri... mai? - sbuffa irritato Usashi avviandosi verso un angolino della sala.

- Tieni, bevi un pochino, pochino. Ti rilasserà, rilasserà. - Kureiji passa un bicchiere ad Usashi.

- Grazie, mi serviva pro... ma... è tea! - lo guarda sorpreso e contrariato allo stesso tempo.

- Che ti aspettavi? Alcool? - Nekote tenta, invano, di non ridere in faccia al coniglio.

- Mica volevo roba potente, ma un pochino di vino... giusto per poter reggere meglio tutto questo. - sospira allentandosi un poco il colletto.

- Va bene che tu ti fermi a parlare qui con noi? Sei il protagonista... vogliono tutti stare con te. - lo tiro per una manica.

- Peccato, io voglio stare con l'unica persona che invece di dirmi "Sono felice che tu sia qui." mi chiede se va bene la mia pausa. - si scompiglia nervosamente i capelli.

- Ehi... sei ingiusto. Lo dicevo per te, non per altro... ovvio che sono felice di averti qui invece di vederti danzare con quella tipa spocchiosa ed iraconda. - borbotto indispettita.

Subito dopo aver detto ciò mi sento avvampare.

Cosa diavolo... davvero ho parlato così di getto?

Che imbarazzo!

Poi... i sorrisetti dei nostri amici non sono d'aiuto. Per niente.

Usashi invece... oddio!

È avvampato pure lui...!!

Tenendo una mano premuta sulla bocca - Beh.. grazie della sincerità. - distoglie lo sguardo.

- Di... niente. Adesso basta fissarci, però! - mi rivolgo agli altri.

- Oh, ma come siete carini. Potessi vi incornicerei! - ci abbraccia Nekote.

- Non sfottere, gatto. Non sei divertente. - brontola Usashi.

- Noi pensiamo di sì, invece. - ridacchiano le gemelle.

- Comunque Usa, credo potrai rimanere qui ancora per poco. Vedo già tua madre scalpitare. - la indica l'amico.

- Lo so... ma avevo bisogno di un attimo di aria. Stare con gente con cui non devo fingere... - sospira per poi risistemare il colletto.

Non appena fa per dirigersi di nuovo tra la folla lo fermo istintivamente, voltandosi - Sì? - mi sorride già stanco della serata.

- Q-Quando parleremo di... - mi blocca - Mi spiace, potessi anche subito. Ti chiedo di pazientare ancora un poco. Cercherò di liberarmi di nuovo, se ci riesco. -

L'istante dopo torna a tuffarsi tra le ragazze in visibilio.

- Che dovrei fare...? - sospiro pesantemente.

- Tranquilla, anche se sono tante non hanno ciò che hai tu ed Usashi non cambia idea così facilmente. - Nekote poggia una mano sul mio capo.

- Oh? Ho pensato ad alta voce? - me ne rendo conto solo in quel momento.

- Già. - sorride teneramente.

Che gentile a preoccuparsi, ma la mia ansia era rivolta ad altro.

Non posso più aspettare.

Lo so che forse sto per fare una pazzia, ma ora o mai più.

Ci devo parlare adesso.

Sta attesa ed attesa è ridicola.

Sembra che il fato non voglia farmi confessare, ma ho combattuto contro esso fino ad ora, non ho paura di farlo ulteriormente.

Drizzandomi sul posto prendo un gran respiro, mi liscio il vestito, punto il mio ragazzo e parto all'attacco.

Alle mie spalle sento solo le domande di confusione dei nostri amici, ma... ormai è deciso.

Lo dirò così, semplicemente.

"Usashi, io vengo da un altro mondo, era questo che volevo dirti. Ciao, dopo ti spiego meglio."

Sì, penso potrà bastare.

Mi serve solo per liberarmi da questo peso, poi i dettagli si possono dare in seguito. Tanto ora non temo più di venir odiata.

Facendomi strada riesco ad intravedere la sua schiena.

Il muro di ragazze però è decisamente più fitto di prima e finisco per dover allungarmi quasi disperatamente verso la sua spalla.

Le punte delle mie dita riescono quasi a sfiorare la stoffa del suo gilet, ma ad un tratto vengo accidentalmente spinta dalla calca.

"Accidentalmente" finché non noto chi mi è finito contro.

- Oh, chiedo scusa. Non vi avevo proprio notata, con questo semplice abitino da popolana vi si vede appena. - finge malamente la Principessa Isterica.

Ma guarda... sta cercando di intimidirmi.

Pensa davvero di potercela fare?

Ha trovato la persona sbagliata con la quale far la gradassa e glielo dimostrerò.

Vuole giocare? E allora... che il gioco abbia inizio.

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