Capitolo IX
Dopo un attimo di shock totale sento qualcuno scuotermi - Nise, Nise!! -
Voltandomi vedo le gemelle che mi fissano allibite.
- Quello è Usashi!! - scattano in coro.
- Ho... visto... - torno a puntare lo sguardo sul ragazzo che sta scendendo le scale.
Dietro di lui ci sono i due gemelli di ieri e solo ora realizzo il tutto.
Lo seguivano perché davvero erano le sue guardie.
Gli impegni che aveva erano qui al castello.
Le ragazze che lo guardavano solo per l'aspetto sono quelle che ora stanno urlando "Principe" a destra e manca.
E il suo tormento degli ultimi giorni.
Voleva dirmi questo.
Lui è il Principe del regno di Quadri.
Oddio... mi pare davvero... oddio!
Se le gemelle sono allibite io cosa dovrei dire?
Mi sarei aspettata di tutto, ma... questo?
Questo decisamente non era nella lista.
Ora mi è chiara pure la sua zero preoccupazione nei confronti del Principe.
Non puoi temere di avere un rivale in amore se quel qualcuno sei tu.
- Nise cara. Dalla tua espressione deduco che Usashi non è riuscito a parlartene. -
Sussultando mi volto - Nekote! -
- Sera, ragazze. - ci sorride facendoci un inchino.
- Ci sono anche io, io! - ci saluta Kureiji.
- Mi spiace Nise. Ieri abbiamo cercato di distrarre i gemelli affinché Usashi potesse stare con te, ma quei due sono ossi duri. Hanno approfittato dell'ingenuità di Kureiji, facendo distrarre pure me. - sospira il gatto.
- Usacci non voleva andare al ballo senza dirtelo, dirtelo. - aggiunge Kureiji guardando il suo amico coniglio.
- Già, ha fatto i capricci peggio di un bambino. Oggi lo hanno dovuto vestire a forza Hikaru e Hikari. Non voleva proprio collaborare a causa di ieri. - cerca di non ridere Nekote.
- Quindi le cose stanno così... incredibile... - fisso ancora il mio... ragazzo...
Il suo portamento è così composto e... regale.
Si vede che è un Principe.
Sembra così estraneo rispetto a come sono abituata a vederlo.
Dov'è il ragazzo fastidioso ed ilare che ho avuto modo di conoscere ed amare?
- Sei arrabbiata con lui? Credo che non lo sopporterebbe. Stava davvero per boicottare la festa per paura del tuo odio. - mi studia preoccupato il gatto.
- Uhm... no... in fondo avevo notato che doveva dirmi qualcosa d'importante, che lo preoccupava... non mi aspettavo questo, ma so che non era nei suoi piani tenermi nascosto tutto ciò. In più anche io non sono riuscita a dirgli una cosa importante... -
Ecco... se proprio devo avercela con qualcuno dovrebbe essere me stessa.
Avremo avuto anche zero tempo, ma comunque dovevo dirglielo prima.
Io ho scoperto che è il Principe del regno di Quadri, ma lui come reagirà scoprendo che non sono di questo mondo?
Potrebbe finire per odiare la persona che temeva l'avrebbe detestato.
A quel punto sarei io a finir per non reggere.
- Non preoccuparti! L'hai accettato senza sapere chi era e hai compreso la situazione senza arrabbiarti... qualunque cosa tu debba dirgli non sarà nulla contando questo! - mi sorride il gatto.
Incerta abbozzo un sorriso.
Spero vivamente che sia così.
- Comunque... è davvero popolare il principino! - osservano le gemelle.
- Nessuna di quelle è interessata al ragazzo che avete conosciuto. - sbuffa irritato Nekote.
- È vero, vero! - Kureiji annuisce anche troppo.
- Guardano solo il titolo e l'aspetto. Guardatele... lì a fargli complimenti di ogni genere, ma tutti incredibilmente superficiali. "Principe, state proprio divinamente con questo abito." oppure "I vostri capelli risplendono come la luce della luna." Complimenti effimeri e senza sentimento. Mirano al trono e nient'altro. Per questo Usashi non sopporta gli eventi come questo. -
Anche Nekote sembra non apprezzare queste occasioni mondane.
Come dargli torto.
- È stata una scelta dei genitori? - chiedo curiosa.
- Sì, gli avevano proposto un sacco d'incontri matrimoniali che però lui ha sempre snobbato. Stavolta l'hanno fregato organizzando una festa... se avesse boicottato pure questa non sarebbe più potuto uscire di casa. - mima con le labbra una sorta di brontolio.
Credo voglia imitare gli stessi sovrani del regno.
- Interessante! È tipo un principe tenuto al guinzaglio come un cane! - commenta Haruka.
- Non proprio. Grazie a me e Kureiji riesce a fuggire fin troppo spesso. Hikaru e Hikari ci detestano perché quando Usashi sta con noi è sempre in pericolo... a detta loro. Solo perché a dieci anni è caduto da un albero rompendosi un braccio. - minimizza anche troppo la cosa.
- Beh, poi ad undici, undici è scivolato sul ghiaccio rompendosi un dente, dente. - aggiunge Kureiji.
- Oh, vero! Poi quella volta a tredici quando si è slogato una caviglia saltando da una finestra del secondo piano del castello. - Nekote annuisce al ricordo.
- E quando a dodici, dodici gli si è incrinata una costola quando un pallone da basket l'ha colpito in pieno, pieno?! -
- Ah! Poi c'è stato... -
Alzando una mano blocco le loro parole e con l'altra mi strofino la fronte.
- Credo di aver capito il perché pensano che Usashi sia in pericolo se sta con voi... -
Come dargli torto.
Uno è un incidente.
Due una coincidenza sfortunata.
Tre è malocchio.
- Uhm.. ok. Comunque perché non vai da Usashi? Tra poco ci sarà il primo ballo e sono certo che voglia sia con te. - mi sorride.
- Non saprei... c'è troppa gente attorno a lui... mi sento a disagio... - inizio a torcermi le mani già in ansia al solo pensiero di andare tra tutta quella gente.
- Pensi che per lui non sia lo stesso? Guardalo! - mi afferra per le spalle tenendomi in direzione di Usashi.
Osservandolo bene noto il sorriso farsi sempre più tirato mentre orde di ragazze lo pressano.
Nei suoi occhi si legge chiaramente la voglia di fuggire lontano.
Ora capisco che la sua aura regale e la sua compostezza non sono tanto voluti per scelta, ma perché l'occasione li richiede.
Potesse manderebbe tutti a quel paese.
- Hai ragione, ma... è comunque difficile avvicinarsi. Verrei schiacciata da quella folla di tessuti preziosi. Soffocata dalle tonnellate di profumo che si sono messe! Accecata dal luccichio di tutti i loro gioielli! -
Forse l'ho fatta un po' tragica, ma al solo pensiero mi vedo in quelle scene.
- Nekote. Posso farti una domanda? - lo squadra Harumi cambiando discorso.
- Uhm? Cosa? - la fissa curioso.
- Usashi è il Principe di questo regno e questa festa è per cercargli moglie... in più sta con Nise... perciò... è giusto pensare che stasera farà la proposta a lei?! - s'illumina mentre io m'irrigidisco.
Cazzo...
Non ci avevo pensato.
Avevo totalmente eclissato lo scopo del ballo a causa della sorpresa iniziale.
- Oh, beh... chi lo sa... - fa spallucce ridacchiando.
- Ehi! No! Non puoi dire così... io... io non posso!! A me Usashi piace, ma... il matrimonio? È.. è decisamente troppo presto!! - mi metto le mani tra i capelli.
- Nekote, Nekote! Non prenderla in giro, giro! - lo riprende Kureiji.
- Ok, ok... non volevo... ok, forse si! Calmati Nise... - mi sorride.
- C-Come puoi dirmi di calmarmi? - lo guardo piena di panico.
- Usashi non ha mai avuto l'intenzione di trovare moglie. All'inizio, quando vi siete conosciuti, lui era in viaggio per far mente locale. Cercava una scappatoia a tutta sta storia. Poi ti ha incontrata e si è innamorato.. non era nei suoi piani, ma di certo la cosa non gli dispiace. - comincia a spiegare pacatamente.
- Dove vuoi arrivare? - lo fisso confusa.
- Insomma... anche se ti ama il matrimonio è troppo pure per lui, almeno per adesso. Però già avendo una ragazza che gli interessa farà contenti i suoi genitori e avrete di certo molta più libertà. - mi fa l'occhiolino.
- Quindi ci sarà si o no una proposta? - scattano in coro il duo Haru.
- Non credo. In fondo i suoi non pretendevano di avere una proposta immediata oggi. Tutto questo è più per fargli capire che deve iniziare a pensarci seriamente. - termina con un'alzata di spalle.
Tirando un sospiro di sollievo - Meno male. Sono troppo giovane per sposarmi. -
- Ma va! Ti avrei concesso il "Ci conosciamo da troppo poco!", ma questo... sei perfettamente in età da marito! - sbuffa Haruka.
- A detta tua! Io non sono pronta! Comunque... - fisso il mio ragazzo che ancora sta accerchiato dalla folla di ochette esaltate.
- Come posso avvicinarmi se è così la situazione? - lo indico.
- Va avanti a suon di gomitate! - ridono le gemelle.
Vorrei parlare con Usashi.
Deve sapere che non sono arrabbiata e anche ciò che mi riguarda.
Però c'è troppa calca.
- Non scherzate, ero seria. - brontolo.
- Pure noi! -
Sospirando cerco di trovare una soluzione.
Se solo Usashi riuscisse a liberarsi un poco, ma... la vedo difficile.
Dopotutto lui è l'attrazione principale della serata.
- Nise... non farti troppi problemi. Basta che ti avvicini. Appena ti vedrà penserà lui al resto. - sorride Nekote.
Prendendo un bel respiro mi liscio la gonna per poi avviarmi.
Basta esitazioni.
Due mani si schiantano sulla mia schiena - In bocca al dente di leone, Nise! - mi augurano le gemelle.
Avanzando, titubante sui tacchi, arrivo molto più vicina.
Anche se ancora un po' lontana dalla folla già mi sento soffocare.
Troppa gente.
- Adesso basta!! Lasciate passare la futura Regina!! - sento trillare una voce isterica che ricordo molto bene.
Voltandomi vedo la rossa nevrotica che si fa largo tra la folla a suon di urla megalomani.
- Che modi... - sento bisbigliare una ragazza che quasi stava per cadere a causa dell'enorme abito della rossa.
Il vestito è davvero eccessivo e non posso non chiedermi come ho fatto a non vederlo prima.
E poi... quanti cuori.
- Principe Usashi! Buon compleanno! - fa una riverenza appena giunge di fronte al mio ragazzo.
Una gran voglia di prenderla a schiaffi, fino a farle arrossire il viso come i capelli, mi assale.
- Vi ringrazio Principessa Kokoro, sono lieto abbiate accettato l'invito alla mia festa. Avere la futura Regina del regno di Cuori è un onore. - fa un mezzo inchino in saluto.
Per un attimo rimango scioccata dalle sue parole, ma ripresami capisco la sua velata, e forse mica tanto, frecciata.
Salutandola le ha fatto presente che sarà futura Regina solo del suo regno.
Questa cosa mi farebbe gongolare non poco se non fosse che, Miss Isteria, non ha affettato la poco sottile allusione.
Infatti...
- Figuratevi. Non me la sarei persa per nessun motivo al mondo. - risponde melensa.
Ci credo.
Vuole sposare il mio ragazzo.
Irritata avanzo, questa vicinanza tra i due mi urta altamente i nervi.
Dopo l'arrivo a spron battuto della signorina si è creato uno strano accerchiamento. I due stanno al centro a chiacchierare mentre gli altri stanno attorno ad osservarli.
Vicini abbastanza per parlare con Usashi, ma sufficientemente lontani per non incorrere nelle ire di lei.
Facendomi davvero largo tra la folla riesco a raggiungere la prima fila di persone, le più vicine ai Principi.
Nemmeno un istante e vedo Usashi avvistarmi.
Nel suo sguardo leggo un forte desiderio di raggiungermi, ma allo stesso tempo non può essere scortese con colei che sta parlando a macchina, senza accorgersi di non essere ascoltata.
- Oh, su su... perché non diamo inizio alle danze? Un bel primo ballo, per stimolare la fame, credo sia proprio ciò che ci serve. - batte le mani la madre di Usashi.
Il marito subito - Concordo. Figliolo, perché non scegli la tua prima compagna di ballo? - sprona il figlio.
A quelle parole tutte si mettono in modalità d'attacco pronte a ricevere l'invito.
Ovviamente, tra tutte, è la Principessa Kokoro quella che più è convinta di venir scelta.
Usashi invece è molto a disagio.
Non vorrebbe trovarsi in questa situazione e ne ha tutte le ragioni.
Dopo un bel sospiro avanza di qualche passo.
La Principessa Kokoro fa subito una riverenza appena il coniglio le passa accanto, ma lui va oltre lasciandola di sasso.
Tutte le successive donzelle sperano vivamente di venir scelte, nei loro sguardi lascivi si legge chiaramente la voglia di diventare Regina. Di amore nei confronti di Usashi non c'è nemmeno l'ombra.
Lui però le ignora.
Avanza agitato lanciandomi delle occhiate di sfuggita ogni tanto.
Non sa a cosa sto pensando, ma probabilmente crede sia qualche sentimento di odio. Per questo non sa se, avvicinarsi a me, sia una buona o cattiva idea.
In fine vedo vincere l'amore nei miei confronti e, non appena sta per fermarsi di fronte a me - Buonasera, mi concederebbe l'onore di... - viene bloccato - Ma certamente Principe! - ma...
Non sono stata io ad accettare.
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