Capitolo I
Sto camminando per gli infiniti corridoi di casa.
Non c'è mai nulla da fare qui dentro a parte leggere, è la mia sola distrazione.
Non posso nemmeno uscire in giardino se sto da sola.
Deve almeno esserci mia sorella maggiore.
In più oggi si prospetta una giornata davvero noiosa. Più del solito.
Ho finito tutti i libri che avevo da leggere e mia sorella è via con mamma a far compere.
Mi resta solo di vagare per casa.
Magari riesco a convincere una delle cameriere a preparare insieme un dolce in cucina, anche se dubito.
Non posso fare nulla in questa casa.
Temono che mi faccia male, ma a questo punto sarebbe da chiudermi sotto una campana di vetro.
Mi sento soffocare.
Continuando a camminare m'imbatto in uno strano corridoio - E questo da dove arriva? -
Sono abbastanza sicura di conoscere ogni singolo angolo, o crepa sul muro, di casa mia.
Eppure questo posto non l'avevo mai visto...
È pure tutto buio.
Dove stanno le lampade a muro di cui sono dotati tutti i corridoi?
Curiosa da tale scoperta inizio a percorrere quella direzione fino ad arrivare ad una strana porta in fondo.
Sul serio... è strana fisso.
È azzurra e sembra luccicare, gli intarsi poi sono così elaborati da affascinarmi.
Basta osservare la porta!
Che ci sta dietro?
Non riesco a poggiare la mano sul pomello che si apre da sola.
Affascinante o terrificante?
Non so decidermi.
Al suo interno è tutto buio fatta eccezione per un altarino al centro, illuminato da una luce sul soffitto.
Su questo altare è poggiato un libro chiuso e rilegato in pelle color tabacco.
Perché mio padre ha nascosto un libro qui?
E perché fare una stanza per un solo libro?
Avanzando quatta quatta arrivo fino ad esso.
Papà è con un cliente, vero?
Non rischio di venir colta in flagrante, giusto?
Al diavolo!
Sono troppo curiosa.
Osservando il libro mi sento come attratta da esso.
Come se mi stesse chiamando.
Che cosa singolare.
Arrivataci di fronte leggo il titolo - Alice Nel Paese Delle Meraviglie? -
La protagonista si chiama come me.
Aprendo gli occhi di scatto mi trovo a fissare il mio familiare soffitto.
Da quanto era che non facevo questo sogno?
È stato il giorno in cui ho scoperto la verità.
La mia vita era già stata scritta senza che io potessi far nulla.
All'inizio pensavo fosse solo una strana coincidenza se la protagonista era uguale a me.
Però più leggevo più mi rendevo conto di quanto tutto fosse inquietante.
Non era una mia impressione, quella ero io.
Descriveva perfettamente ciò che avevo fatto nei giorni precedenti. Davvero, davvero molto inquietante.
Quel giorno lessi il libro tutto d'un fiato sconvolgendomi sempre di più, riga dopo riga.
Finire in un mondo fantastico.
Incontrare gente e creature strane.
Crescere e rimpicciolirmi con dei semplici biscotti o delle pozioni.
E rischiare la decapitazione.
Tutto perché poi?
Per tornare nel mondo normale come se tutto fosse stato un semplice sogno.
Però tutta questa faccenda non era un sogno.
E io non volevo perdere l'occasione.
Quel luogo così strano m'ispirava come non mai e per nulla al mondo avrei perso l'opportunità di visitarlo.
A detta del libro avrei dovuto finire a seguire il Bianconiglio qualche giorno dopo, però, così facendo, avrei assecondato la storia.
Io volevo fare tutto con le mie regole.
Rimanere in quel mondo, altro che sogno.
Ecco cosa desideravo.
- Niseeeee!!! Sei sveglia? - sento urlare Haruka.
Ormai mi sono abituata al mio nuovo nome.
Quando ho raggiunto il paese delle meraviglie ho deciso di modificarlo per rendermi meno visibile.
Il mio obiettivo era di trasferirmi qui e rimanerci, ma per i cavoli miei.
E ci sono riuscita per quattro anni.
Ho evitato le zone narrate nella storia e ancor di più i personaggi.
Ammetto che avrei tanto voluto conoscere quei luoghi singolari e magici, ma non volevo rischiare.
Una volta ho pure rischiato d'incontrare il Bianconiglio, ma sono scappata in tempo.
- Nise!! Lo sappiamo che sei sveglia! - urla anche Harumi.
Sbuffando mi alzo.
Quelle due gemelle sono davvero rumorose già dal primo mattino.
- Arrivo, arrivo! -
Almeno stavolta non sono entrate in casa senza permesso.
Quando sono fuggita qui sono stata accolta da questo piccolo villaggio e, facendo ciò che potevo, ho guadagnato il diritto di vivere pacificamente in questa casetta.
Non sarà nemmeno un decimo di quella dove abitavo prima, ma è mia.
In più non mi sembra una gabbia.
L'unica cosa che nel tempo non è cambiata è il mio modo di vestire.
Forse è troppo infantile per una diciassettenne però a me piace molto.
- Eccomi, che volete? - apro la porta alle due gemelle.
Da quel che ho capito in questi anni, ci sono una coppia di gemelli per ogni villaggio.
Mi sono sempre tenuta ben distante da Panco Pinco e Pinco Panco, ma con loro due non ho problemi.
In più siamo diventate molto amiche.
- Era ora! Vieni a far colazione da noi? - chiedono in coro.
Questa cosa può scombussolare all'inizio.
La perfetta sincronia con cui parlano è disarmante.
Ci ho messo un anno buono per non andare più in tilt ogni volta che parlavano.
- Va bene, andiamo? - afferro la borsa.
Saltellando sul posto - Oggi ci sono i pancake! - mi comunica Haruka.
- Pancake! - saltella anche Harumi.
Le due sono davvero identiche se non per il colore di capelli e occhi.
Fosse altrimenti sarei davvero nei guai.
Haruka è rossa con gli occhi blu mentre Harumi il contrario, capelli blu e occhi rossi.
Seguendo le due ragazze finisco nella loro adorabile e singolare casa.
È a forma di fiore, sì... un fiore.
La prima volta che la vidi non ci credevo che dentro potesse starci davvero una casa.
Eppure questo mondo ha regole tutte sue.
Non dipende la forma che può avere una casa, dentro sarà confortevole e fantastica come desideri.
- Dopo colazione che si fa, Nise? - chiedono in coro.
- Che volete fare? -
- Mi piacerebbe andare al mare! - scatta Haruka.
- No, io voglio andare in montagna! - ribatte Harumi.
Ecco che iniziano... perché ho fatto quella domanda?
Queste due, per quanto siano gemelle sono come il giorno e la notte quanto a molti gusti.
- Lasciamo perdere. Andremo nel campo fiorito in collina. Né mare né montagna, così nessuna della due litiga! - sbuffo.
- Siiiii! Il campo fiorito! - saltano insieme.
È uno dei pochi luoghi che adorano entrambe, per questo lo propongo in momenti come questi.
- Ok, allora è deciso. Ma andremo questo pomeriggio. Stamattina devo occuparmi dell'orto. -
- Lavoro... che brutta cosa! - mi guardano disgustate.
- Sì, ma poi adorate mangiare le verdure che ci crescono. Non fate le bambine. -
Salutate le due corro ad occuparmi dell'orto e il tempo vola.
Prima che me ne renda conto è ora di pranzo e dopo una folle corsa schizzo dalle gemelle.
- Scusate il ritardo, possiamo andare. -
- Oh... non è arrivato Feni? Doveva portarti l'avviso. - si riferiscono al loro sciocco fenicottero viaggiatore.
Confusa - Che avviso? E perché usate ancora quel cavolo di fenicottero? Lo sapete che si perde sempre anche se siamo vicine di casa! -
- Feni è solo confuso, un giorno riuscirà a trovare la strada! - lo difende Haruka.
- Esatto! Noi abbiamo fede in lui! - si accoda la sorella.
Sospirando - Ok, ma che avviso era? -
- Abbiamo ricevuto un invito dal Re e la Regina di Quadri! - rispondono in coro.
- Un invito per cosa? - aggrotto la fronte.
In quattro anni non era mai successo.
In più... perché dal regno di Quadri? Qui siamo in quello di Fiori.
- Per un ballo! A quanto pare il Principe, loro figlio, è in età da moglie! - inizia Harumi.
- Gli stanno cercando una compagna tra tutti i regni e tra tutte le giovani. Noi siamo nella fascia d'età giusta a quanto pare. - aggiunge Haruka.
- C'è scritto che non possiamo rifiutare. E dato che il ballo si terrà tra una settimana... se non partiamo ora, non arriveremo mai in tempo. -
- Se solo avessimo una carrozza alata ci metteremo così poco. - sbuffa Haruka.
- Oh, capisco... quindi state per partire. Ecco perché quelle valigie. - indico i bagagli dietro di loro.
- Nise... non capisco come mai non ti sia arrivato l'invito. Dopotutto hai la nostra età. -
- Lo sapete che sono fuggita dal mio regno... quindi è come se fossi un'ombra, un fantasma. - sorrido tirata.
Questa è stata la spiegazione che usai per giustificare la mia presenza.
In fondo non è una bugia, sono fuggita dal mio "regno", solo che non è un regno di questo mondo.
- In più non ho più nemmeno il simbolo di appartenenza al regno. - faccio notar loro.
Ogni abitante dei quattro grandi regni ha un marchio, del luogo di appartenenza, sulla spalla sinistra.
Per spiegare l'assenza del mio dissi che era sparito quando fuggii.
- Non è comunque giusto! E se il Principe fosse un figo da paura? Ti staresti perdendo una grande occasione! -
- Anche se fosse un figo spaziale, dubito che un Principe potrebbe interessarsi a me. -
- E perché mai? - scattano irritate.
Ecco che riparte la solita solfa.
- Tu sei bellissima Nise, i capelli color del sole! - parte Haruka.
- E gli occhi color del mare! - si unisce anche Harumi.
- Sì e il corpo di una modella del regno di Cuori. Lo dite ogni volta. - termino la loro solita tiritera.
- Ma perché è vero! Tu sei favolosa! - ribattono.
- Grazie ragazze, vi voglio bene. Però lo sapete, io sono... normale. - sorrido loro.
In un mondo così singolare, abitato da così tante persone particolari io sono davvero la normalità fatta persona.
L'unico motivo per cui mi definiscono "speciale" è perché, a quanto pare, sono così normale da essere singolare.
Ridicolo, no?
- Bah, non concordiamo! -
- Comunque, dato che ci hai beccate partire.. mi è venuta un'idea! Vieni con noi! Diremo che sei una nostra amica! -
- Giusto! Ottima idea Haruka! L'invito non è solo per noi, c'è scritto "tutte le ragazze in età da marito del villaggio Fresia"! A casa nostra ne è arrivato solo uno per entrambe, basta dire che sei con noi! -
- No, no e no! Ragazze, grazie dell'interessamento, ma io non voglio sposarmi. - agito le mani davanti a me.
- Oh, andiamo. Come hai detto tu... è probabile che non ti filerà. Prendila come una visita al castello, un viaggio con noi. Sarà divertente! -
- Sono d'accordo con Harumi. Non vuoi vedere il castello? E poi... un ballo sarà divertente e pieno di buon cibo! -
- No, davvero! Anche volendo... chi si occuperà del mio orto?! Non posso lasciarlo incustodito. -
- Nessun problema! Se ne occuperà Mr Potato. Sai quanto ama gli orti, ti ha insegnato lui e sarà felice di badare alle tue verdure per un paio di settimane. -
- Haruka... davvero non... -
- Niente lamentele. Andiamo a preparare in fretta la valigia e poi possiamo partire. - mi supera Harumi.
E così non riesco a fermarle mentre entrano in casa mia come fosse loro.
Iniziando a buttare all'aria i miei vestiti ficcano roba a caso nella mia povera valigia.
- Ragazze... davvero... poi come faremo per il simbolo? -
- Basterà disegnarlo! - ribattono in coro e dannatamente serie.
- Dai... non potete essere serie.. ragazze... -
- Questo? Cosa dici Haru? - chiede Haruka mostrando un mio top azzurro.
- Non male, tu che dici di questo Haru? - ribatte Harumi sventolando un gilet blu.
Sì, entrambe usano come soprannome Haru.
Per questo davvero ringrazio il cielo che abbiamo colori diversi.
- Ma... Nise! - si voltano di scatto verso di me.
- Sì? - sbuffo.
Tanto lo so, le conosco da abbastanza per sapere che non cambieranno idea.
Bah... e va bene.
Tanto, finché mi tengo lontana dal regno di Cuori, dovrei essere a posto.
In più devo ammetterlo.
Sono curiosa di visitare uno dei quattro castelli.
- I tuoi abiti sono quasi tutti uguali! - ribattono sbuffando.
- Scusate. A me va bene così. - borbotto.
- E va bene! Compreremo qualcosa prima del ballo. Ci sono dei favolosi negozi nel regno di Quadri. -
Che testarde.
Avevo detto che mi andava bene così.
Però... ok, effettivamente non ho nulla degno di essere indossato in un ballo del genere.
Dopo nemmeno dieci minuti hanno terminato di prepararmi la valigia e, sempre trascinandomi, partiamo.
- Ci divertiremo! Insieme andremo! Al castello balleremo e il Principe incontreremo! - canticchiano.
- Avete davvero intenzione di arrivare al regno di Quadri a piedi? - le fisso allucinata.
Sono fuori di testa.
Queste valigie sono speciali, come le case, perciò non pesano nulla, ma è comunque troppa strada da fare a piedi.
- Faremo l'autostop a chi passa! Con noi ogni persona se la spassa, smetti quindi di essere così complessa! - cantano ancora.
- E basta! Lo sapete che mi fate impazzire quando parlate in rima! -
- Ma è divertente! - si lamentano.
- Solo per voi. - sbuffo.
- Noiosa! - mi fanno la linguaccia.
- Buone, sta passando un carro. Dobbiamo vedere fin dove può portarci. - inizio ad agitare una mano.
Non so chi potremo incontrare, ma di certo sarà un tipo singolare.
Oddio!!
Ho fatto la rima pure io.
Ecco perché odio quando iniziano.
Quando il carro si ferma trovo a fissarci un tipo con le orecchie da cane e gli occhiali a fondo di bottiglia.
- Serve un passaggio, ragazze? -
Finché siamo nel regno di Fiori siamo al sicuro.
Chiunque lo abiti ha indole pacifica e rassicurante, per questo non è un problema chiedere un passaggio.
- Sì! Dove deve andare, signore? - scattano in coro il duo Haru.
- Al villaggio Gerbera. -
- Whoaaa! Perfetto! È a metà del regno di Fiori! Sarà già un buon punto, possiamo viaggiare con lei? - saltella Harumi.
- Salite a bordo. - ci sorride.
- Scommetto che siete dirette al regno di Quadri per il ballo, vero? - ci chiede lungo il viaggio.
- Sì! Ci sarà da divertirsi! -
- Mia figlia ci è rimasta male, ha un anno meno dell'età richiesta. Io invece sono contento, è la mia piccola. - ride l'uomo.
- Io nemmeno volevo andarci, ma a quanto pare è obbligatorio. - sospiro.
- Smetti di lamentarti, Nise! Ti si legge in faccia che sei curiosa anche tu! -
- Non ammetterò nulla. - incrocio le braccia.
- Buon uomo. Dica anche lei a questa testona che è una stupida. - chiama il signore Haruka.
In risposta lui si limita a ridere.
- Grazie a questo passaggio riusciremo a guadagnare molto tempo! Almeno un giorno, sicuro! - si esalta Harumi.
Come sono spensierate.
Adoro questo mondo, mi ha dato così tanto.
Non lo perderò per nessun motivo.
Ad un certo punto, mentre stiamo chiacchierando allegre sentiamo il signore frenare bruscamente.
- Che succede? - chiediamo tutte e tre in coro.
- Ragazze! State giù! C'è una strana perturbazione davanti a noi! -
Purtroppo, la mia stupida curiosità mi fa alzare per guardare cosa sta di fronte a noi.
Uno sciame di mughetti volanti si sta pericolosamente avvicinando e io, come conferma della mia scemenza, non riesco ad abbassarmi in tempo.
Travolta dai mughetti vengo scaraventata giù dal carro.
Inizio così a rotolare lungo una discesa e il peggio è che finisco in una buca.
- Che due scatole! - urlo mentre cado giù... sempre più giù.
È come la buca che usai per arrivare in questo mondo, ti sembra di caderci in eterno e dentro ci sta di tutto.
Afferrando una poltrona mi ci siedo, almeno cadrò comoda.
Nel paese delle meraviglie ci sono molte di queste buche. Servono per spostarsi più facilmente, ma... hanno un grosso difetto.
Ognuna di esse dovrebbe avere un luogo determinato dove terminare, ma se la buca stessa non è del giusto umore potrebbe portarti dove vuole.
Spero non sia questo il mio caso.
Se così fosse sarebbe più difficile, per le ragazze, contattarmi.
Al termine della caduta esco dalla buca e stringo gli occhi a causa dell'aggressione del sole.
Dove sono finita?
Credo di essere ancora nel regno di Fiori, ma precisamente dove?
Uffa... dovevo studiare meglio la mappa delle buche.
In più quanto ci mettono le ragazze?
- Oh, eccole! - commento tra me vedendo uscire dalla buca una lettera.
Sono comode anche per questo, la posta.
Anche se di solito si predilige i fenicotteri viaggiatori, magari però altri oltre Feni.
Leggiamo la lettera, va.
- "Nise, sei nel villaggio Ibisco a quattro ore di distanza dal villaggio Gerbera! Ci troviamo direttamente lì! Saluti, Haru e Haru!" -
Sbuffando accartoccio la lettera.
Figuriamoci se mi raggiungevano.
Entrambe soffrono il mal di buche e per questo preferiscono farmi viaggiare da sola.
Belle amiche!
Borbottando qualche insulto inizio a guardarmi intorno cercando un modo per orientarmi o qualcuno a cui chiedere un altro passaggio.
Improvvisamente sento un rumore tra i cespugli che mi fa sussultare - Che cavolo?! - sbianco quando vedo due orecchie bianche sbucare tra le foglie.
Non è il Bianconiglio, vero?
L'istante dopo però vedo apparire.. un ragazzo?!
- E tu chi sei?! - lo fisso allucinata.
♡♡♡Ohayou minna♡♡♡
Sono tornata con un nuovo racconto! Mi mancava davvero molto scrivere.
Spero vivamente che questo primo capitolo vi sia piaciuto e grazie di cuore di averlo letto ♡♡♡
Come al solito ci si vede lunedì prossimo per il seguito. Grazie in anticipo per la pazienza che porterete.
Vi voglio bene, grazie del supporto che mi avete sempre dato. Spero di vivere un'altra piacevole avventura con voi, grazie a questa nuova storia ♡♡♡
♡♡♡Mata nee, alla prossima♡♡♡
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro