Capitolo 17.
"Hai presente l'anima gemella? ecco tu per me rappresenti questo, tu sei la mia persona."
-Fonte: Tumblr
Sono passati due giorni dal momento in cui io e Matteo abbiamo litigato, e non ci siamo sentiti neanche mezza volta. Ho visto che ha messo un post su Instagram riguardante il mini torneo a cui sta partecipando, ma nulla di più.
Inutile dire che mi manca, tanto. Da quando stiamo insieme, non abbiamo passato un solo giorno senza sentirci o vederci, perciò ora è davvero strano stare senza di lui. Sento la sua assenza in tutto e per tutto, ma so che ho preso la decisione giusta andando via dopo la litigata, sono certa che questa lontananza ci è servita a riflettere e a capire dove ci siamo persi per poter poi risolvere.
"Torna oggi Matteo?" alzo lo sguardo dal libro che sto leggendo, sentendo mia mamma pormi questa domanda, ed annuisco appena, così lei continua "Tra voi è successo qualcosa, vero? Questi giorni sei stata molto spenta e non ti ho sentito parlargli al telefono neanche una volta."
Metto il segnalibro in mezzo alle pagine prima di chiudere il libro, poi presto la mia completa attenzione a mia madre, sospirando appena. Lei mi conosce alla perfezione, non serve che io parli per farle capire quando qualcosa mi preoccupa, quando qualcosa mi rende triste o che. Le basta osservarmi per un secondo ed è consapevole che mi è accaduto qualcosa. Non so come faccia, credo abbia una sorta di potere magico.
"Abbiamo discusso prima che partisse."
Lei si siede nel divano accanto a me e mi prende le mani tra le sue, cercando di mettermi a mio agio. "Vuoi dirmi anche il perché?"
"Mi ha visto salutare Mario, che passava fuori scuola proprio quando c'ero anche io, ed è diventato geloso... Ma non è questo che mi ha preoccupato, bensì il fatto che mi abbia detto che lui ha visto la scena di quando mi salutava ma che poi era dovuto tornare in classe e non sapeva cosa fosse successo dopo." una smorfia nervosa mi compare sul viso quando ricordo nuovamente le sue parole "Poi, da lì, la discussione è peggiorata..."
Mia madre arriccia le labbra con fare pensieroso e poi annuisce comprensiva, so che mi sta per dare uno dei suoi consigli ancora prima che apra bocca "Probabilmente non pensava ciò che ha detto, credo che Matteo tenga moltissimo a te e mi ha lasciato spiazzata il modo in cui si è comportato alla cena, nonostante la pressione addosso, e come si è preso cura di te quando stavi male. Secondo me è già pentito di ciò che ha detto e ha già capito i suoi errori. Non è uno che se ne frega dei sentimenti altrui, perciò vedrai che presto parlerete e farete pace."
"Tu pensi?" chiedo debolmente, in riferimento alla sua ultima frase, mentre tiro su con il naso e, come al solito quando sono nervosa, inizio a tirare le maniche del maglioncino verso il basso, coprendomi le mani "Io so che lui è speciale, sta sempre attento a tutto, ed è per questo che ci sono rimasta male quando abbiamo discusso e sembrava non si stesse sforzando di capire e di mettersi nei miei panni."
Lei sorride debolmente e mi accarezza dolcemente il viso, come se fossi ancora la sua piccola bambina che cullava e coccolava quando piangeva per un ginocchio sbucciato, ma devo ammettere che mi piace avere queste attenzioni da lei. Le cure amorevoli di una madre sono sempre in grado di alleviare le pene, almeno per quanto mi riguarda. "Madeleine, a volte quando si litiga con qualcuno si dicono cose che non si pensano, ma Matteo è un ragazzo intelligente e capirà."
Sospiro debolmente sentendo le sue parole e poi mi sdraio appena, posando la testa sulle sue cosce, mentre lei inizia ad accarezzarmi dolcemente i capelli. "Grazie mamma, sai sempre come calmarmi."
"Potrai sempre contare su di me, piccola." sorrido intenerita anche se non può vedermi in viso. Sono consapevole che potrò sempre fare affidamento su di lei. È un punto fisso e sicuro della mia vita, e lo sarà sempre.
*****
Sento il campanello suonare e mi dirigo immediatamente alla porta, legandomi i capelli alla bene e meglio con una pinza nera che ho appena trovato sul mobile del soggiorno.
Sono stranita dal rumore del campanello, perché non sto aspettando nessuno, visto che è leggermente tardi e i miei sono usciti circa dieci minuti fa per andare a cenare da amici. Hanno invitato anche me, ma non essendo dell'umore giusto, ho rifiutato. Non era il caso di trasmettere il mio malumore a tutti, e di fingere felicità non ne avevo la forza.
Faccio scattare la serratura e poi apro la porta, immediatamente mi porto le mani sul viso, non aspettandomi certamente una sua visita. Lui sorride appena, quasi come se fosse in imbarazzo, e a me viene voglia di scoppiare a piangere come una bambina.
Matteo è davanti a me, dopo due giorni, bello più che mai, e io mi sento scombussolata in un momento. Vorrei stringermi a lui ed inspirare il suo profumo, ma decido di attendere che inizi a parlare.
"Madi, posso entrare?" lo chiede quasi come se temesse che io possa dirgli no, così mi sposto dall'uscio e gli faccio gesto di accomodarsi, e lui mi ringrazia.
Immediatamente chiudo la porta e mi appoggio ad essa con le spalle, prestando la mia completa attenzione al ragazzo davanti a me che mi sta facendo battere il cuore come se non ci fosse domani con la sola sua presenza. Sono completamente andata, non esiste un punto di ritorno.
"Tutto bene, Matteo? Spero che il torneo sia andato bene."
Lui annuisce e sorride, capisco subito che non si aspettava che gli facessi questa domanda. Beh, abbiamo discusso, ci sono rimasta male per le sue parole, ma lo amo e mi preoccupo comunque per lui, mi sembra chiaro. "Sto bene, siamo arrivati secondi, è andato tutto ok. Ma non me lo sono goduto pienamente" ora il suo sguardo si è rattristato
"Perché?" lo chiedo quasi con un filo di voce, anche se la motivazione la so già
"Perché ho pensato per tutto il tempo a ciò che ci siamo detti e mi sentivo morire ogni volta che ricordavo il momento in cui sei andata via da me delusa." la sincerità è palese nel suo tono di voce e questo mi fa stringere il cuore "Ho sbagliato, ho esagerato e questo mi fa sentire malissimo. Ho usato le parole sbagliate, volevo che capissi quanto ti amo e quanto sei importante, quanto odio che ti svaluti, invece ho fatto lo stronzo e ti ho fatto passare come se fossi tu la colpevole. Non voglio questo, Madi. Non voglio che cambi, assolutamente. Io amo ogni singola cosa di te."
"Teo..." faccio qualche passo verso di lui e poi poso la mano destra sul suo viso, accarezzandolo appena "Va bene, ora è tutto ok. Volevo solo che capissi ciò che mi ha ferita, per una volta volevo pensare a me, difendermi"
"Hai fatto la cosa giusta, non devi mettere me davanti a te stessa, assolutamente." porta le mani sui miei fianchi e mi stringe forte, come se avesse paura che mi possa dissolvere da un momento all'altro "Ho sentito la tua mancanza ogni secondo, non mi piace stare senza di te, Madi."
Sorrido intenerita e completamente rapita da lui, poi mi alzo sulle punte, e faccio scontrare le nostre labbra, finalmente. Le nostre bocche si muovono insieme, come se fossero nate per combaciare alla perfezione, mentre mi rendo conto che la stessa sensazione di vuoto che ho provato io senza lui, l'ha provata anche lui senza di me, lo percepisco da come mi bacia.
Il bacio, tra l'altro, è diverso dai precedenti. Sembra quasi abbia un sapore più maturo e sfacciato, e le sue mani che mi accarezzano dolcemente ma con decisione la schiena, passando sotto la maglia, me ne danno la conferma.
Io ricambio con la stessa foga e lo attiro più verso di me, perché lo voglio avere ancora più vicino. Sento il cuore compiere milioni di salti mortali e lo stomaco completamente sottosopra. Che effetto mi fa?
Ci allontaniamo quando il fiato si fa corto e sorrido d'istinto quando vedo i suoi occhi brillare e le sue labbra arrossate.
"Madi, è meglio fermarsi..." capisco immediatamente dove vuole andare a parare e annuisco immediatamente, arrossendo di botto. Non è ancora arrivato il momento di fare un passo così importante e, soprattutto, non è il caso che accada in casa mia così. "Sei bellissima quando arrossisci."
"Ti amo, Matteo. Sei quello giusto e so che sarà con te la mia prima volta, so che sarà speciale." non so dove trovo il coraggio per dire queste parole senza morire di vergogna, ma quando lo vedo sorridere sinceramente, sono felice di averle pronunciate.
"Aspetterò quando sarai pronta, non ho nessuna fretta, Madi. Ti amo immensamente" mi bacia dolcemente la punta del naso ed io mi stringo forte a lui, subito dopo. Quando le sue braccia mi accolgono e abbracciano con forza, mi sento immediatamente come se fossi appena tornata a casa dopo un lungo viaggio.
Mi sento protetta e nel posto giusto. Sono certa che Matteo sia il mio posto nel mondo.
Nota: 2:55 ehilà ragaz, ecco a voi un nuovo capitolo.
Quanta dolcezza, eh? Dopo il capitolo scorso, vediamo Madi parlare con sua madre che, come sempre, cerca di rassicurarla, poi vediamo Matteo andare da Madi, dopo che sono rimasti due giorni lontani, e provare a chiarire. Ovviamente riesce e i due fanno pace, tornando ad essere quelli dolci e innamorati che conosciamo da un po'.
Cosa ne pensate?
Detto ciò vi auguro una buonanotte/ un buongiorno. Vi amo, Ele 🤍
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