VIAGGIO IN AUTO
Se avessi un fiore per ogni volta che ti penso, potrei camminare per sempre nel mio giardino.
(Alfred Tennyson)
Ci ho messo tutta la mattina a prepararmi. Sono nervosa, agitata, mi sembra d'impazzire. Sto per andare in iperventilazione. Mia madre è contenta che passi qualche giorno con Katy. Sostiene che in questi giorni sono strana e che una vacanza mi farà solamente bene. Le ho detto che andremo nella sua casa in campagna.
-Sono certa che ti divertirai- sostiene.
Mio padre non ha espresso il suo parere. Non lo esprime mai.
Ho preparato con cura la valigia. L'ho rifatta ben tre volte prima di essere soddisfatta. Non sapevo cosa metterci dentro.
Giro l'angolo di casa. Mi tiro dietro la valigia. Sto tremando. Harry mi aspetta appoggiato alla sua auto sportiva, una sigaretta tra le labbra. Quando mi vede mi sorride.
-Allora, Mariebel, pronta per la nostra piccola vacanza?- chiede, sarcastico.
-Ho forse altra scelta?-
Ride. –No, credo di no- il vento muove i suoi capelli. Lotto contro il desiderio di toccarli. –Dammi la valigia-
Annuisco e gliela do. Lo osservo prenderla e metterla nel bagaglio. I muscoli si gonfiano sotto la sua maglietta. Guardo altrove, il cuore in gola. Sto tremando e spero che lui non se ne accorga.
-Ancora ferma lì?- chiede lui, divertito –Non ti mangio, sai-
Mi sforzo di sorridere. –Ti chiamano Lupo-
Lui mi fissa senza parlare e per un attimo temo che non voglia che lo si chiami in quel modo. –Allora tu sei Cappuccetto Rosso- commenta invece sarcastico.
-Non ho il mantello- ribatto.
-Te ne posso sempre trovare uno- fa un passo avanti e mi apre la portiera dell'auto.
Mi siedo. Ho il cuore in gola.
Lui entra dalla parte del conducente. È di ottimo umore.
-Niente allenamenti di football?- chiedo perché non sopporto il silenzio.
-Oh no, mi devo riposare un po', non credi?-
-Certo- e mi chiedo cosa vorrà dire stare tutto il giorno insieme a Harry. Come minimo diventerò pazza.
-E poi potremo esercitarci per la recita- mette in moto l'auto.
Annuisco. –Già, la recita- al momento è l'ultimo dei miei problemi.
L'auto sfreccia sulla strada. Mi rendo conto di non essermi messa la cintura e rapida provvedo a farlo. L'ultima cosa che vorrei in questo momento sarebbe un incidente. Mi sembra quasi di vedere la mia fotografia sul giornale. Ragazza muore in un incidente stradale. Era con un ragazzo senza aver avvisato la propria famiglia. Forse sto esagerando. Sì, sono decisamente pessimista. Afferro il sedile con entrambe la mani per darmi un ulteriore senso di illusoria sicurezza.
-Non avrai paura?- mi chiede Harry, sarcastico.
-Io? Perché dovrei aver paura? Hai una guida decisamente rilassante- dico ironica.
-Se vuoi posso migliorare- aggiunge lui scherzosamente.
-Oh, spero proprio di no, spero che non andrai a schiantarti da qualche parte-
-Tranquilla-
Chiudo gli occhi per non vedere un sorpasso troppo veloce.
Quando arriviamo davanti alla villa mi sfugge un sospiro di sollievo. Almeno la prima parte è andata. Sono arrivata salva fin qua, è già qualcosa. In realtà il peggio deve ancora cominciare.
NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao!
Come vi sembra questo capitolo?
Mercoledì non penso che riuscirò a pubblicare.
A domenica ❤
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