A CENA
Ti meriti un amore che ti voglia spettinata.
(Frida Kahlo)
Scendo per la cena. Ci ho messo molto tempo a scegliere l'abito. Nulla mi sembrava andare bene. Sono agitata al pensiero di passare la serata solo io e lui. Harry mi manda in confusione. Ripenso ai nostri baci e poi a Katy. Mi sento orrenda, una traditrice. Eppure non posso farci nulla. Mi fermo un attimo sulla cima delle scale. So che tutto questo è solo un sogno ad occhi aperti, nulla di più. Presto scoprirò che non c'è nulla di vero. È tutta una recita.
-Come sei bella!-
Mi volto e vedo Harry fermo dietro di me. Mi sta osservando con attenzione. Mi chiedo da quanto tempo sia lì. –Grazie- mormoro.
Mi viene incontro e, senza una parola, mi porge il braccio. Dopo una leggera esitazione lo accetto. Scendo con lui, fianco a fianco.
Harry mi conduce lungo il corridoio fino a un grande arco oltre il quale vedo una lunga tavola imbandita. La osservo a bocca aperta. Al centro di essa c'è un centrotavola a forma di cigno con fiori colorati che escono dalle sue ali bianche. La tovaglia è dorata. Petali di rose rosse sono sparsi ovunque. Candele dorate illuminano l'ambiente, appoggiate sulle mensole intorno alla stanza. Sembra di essere finita in una fiaba. La bella e la bestia. No, la bella è il lupo.
-Che ne pensi?- mi chiede nell'orecchio. Un leggero sussurro, quasi un bacio. Il mio corpo vibra. Socchiudo gli occhi.
-Molto bello- dico.
-Sono felice che ti piaccia- le sue labbra sono ora premute contro il mio lobo. Mi passa un braccio intorno alla vita e mi lascio cadere contro di lui. La mia schiena è appoggiata contro il suo corpo. Ho il cuore che batte forte.
-Spero che la cena ti piaccia- continua.
-Te lo dirò dopo averla assaggiata- dico, cercando di assumere un tono ironico.
Lui ride, quindi mi spinge avanti. Mi tira indietro la sedia e mi accomodo, sollevando leggermente il vestito per non rovinarlo.
-Ricordo che quando mangiavamo qua i miei si sedevano sempre dall'altra parte del tavolo- dice Harry.
-Ti siederai anche tu dall'altra parte?- gli chiedo.
-Oh, io voglio starti il più vicino possibile- e detto questo si siede al mio fianco –cominciamo- si allunga e prende un vassoio coperto –indovina cosa c'è qua-
-Non saprei... qualcosa di buono, spero-
-Molto buono- lo scopre e mi mostra dei piccoli sformatini.
-Sembrano invitanti-
-Non ti resta che provarli-
La cena è davvero buonissima. Mangio tutto e ben presto la conversazione di Harry mi fa dimenticare dove mi trovo. Non è lo stesso Harry che conosco a scuola, è diverso. Ci sono stati momenti, quando ero piccola, in cui ho conosciuto questo Harry. Improvvisamente mi ritornano in mente alcuni episodi della mia infanzia in cui io e lui eravamo insieme. Una volta Harry mi ha regalato un fiore. Non ricordo esattamente quale fosse, ma voglio pensare che si trattasse di una rosa. Magari una rosa rossa. Un'altra volta mi ha aiutata a portare i libri in classe. Un Harry che quasi non riuscivo più a ricordare. Un Harry che mi piace davvero molto.
NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao ❤
Cosa ne pensate di questo capitolo?
A presto
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