prologo
Dal libro I delle regole di Zortaj
Capitolo XIVV
Paragrafo VII
Legge VII
La convivenza pacifica con un magico non è possibile, quindi non è di conseguenza consentita.
Chiunque viva con un magico verrà mandato al patibolo con esso a menoché non venga accertata l'inconsapevolezza del convivente umano. Se il magico si rivela pericoloso e/o aggressivo la guardia di custodia è OBBLIGATA dalla LEGGE UNIVERSALE ad eliminare il magico e con esso il problema. Per questo motivo d'ora in avanti ogni essere magico, consapevole o no dei suoi poteri, verrà bandito dal regno e ucciso se tentasse il rientro.
Avevo appena finito di studiare le leggi del sire Zortaj per il test che avrei dovuto affrontare il giorno dopo. Il sire era il primo sovrano del grande regno ed il suo nome non viene rivelato se non negli antichi testi andati perduti. Dato che nessuno ne sa il vero nome l'antico sovrano viene chiamato con quello del suo forte regno. Avrei dovuto passare l'ultimo esame scritto per essere un Osservatore. Non sapevo che stavo per affrontare il mio lavoro già da quella stessa sera.
Bussarono alla porta della mia camera. Ero uno dei pochi a non stare in camerata.
-Cadetto Albeheret sei richiesto come custode per un magico livello I-
Un livello I? Nella scala dei livelli I stava per ''Inimmaginabile'' e di quei tempi pochi magici lo raggiungevano, solo alcune streghe Cristallo come la Giada o i Corvi Messaggeri.
Mi alzai e mi precipitai dal soldato che come di consuetudine parlava attraverso la porta, la aprii e chiesi la cella verso cui dovevo dirigermi, ma l'uomo mi comunicò che mi ci avrebbe accompagnato.
Misi velocemente la divisa e ci dirigiemmo verso una zona dell'edificio che non conoscevo.
Arrivammo in un lunghissimo corridoio pieno di splendidi quadri e di vecchi abiti e divise riflesse sul soffitto di specchi. Una volta percorso entrammo in una porta che indirizzava su delle scale che scendevano verso i sotterranei. In quel momento riconobbi la strada: era la via breve per le segrete che veniva usata da quelli di grado superiore. A me, se non ero accompagnato, era vietato andarci, ma tentai ugualmente di memorizzare il più possibile la strada che si sviscerava nel luminoso palazzo della capitale dell'argento e degli specchi Kajera.
L'uomo si fermò alla fine delle scale e percorse tutto il corridoio fino all'ultima cella dove mise una sedia e si fermò. Mi passò un foglietto e si limitò a dirmi che sarebbe arrivato un'altro soldato per spiegarmi gli eventuali dettagli e che dovevo leggere quel foglio contenete alcune informazioni.
Classificazione attuale.
Grado I ''inimmaginabile''
I grado I sono i magici più temibili ed i più rari. Sono costituiti da streghe Cristallo e Corvi messaggeri.
Corvi messaggeri non si fanno catturare se non ne hanno bisogno, mentre le streghe Cristallo, in particolare le streghe di Giada, sembrano prive di coscienza di conseguenza inutili per i nostri scopi. Sappiamo che le streghe non sono inserite nella comunità magica, di conseguenza non ci sono di alcuna utilità.
Ogni magico è riconducibile ad un animale chiamato dal popolo in questione aiuto, ma solo i corvi messaggeri hanno la forza di una I.
Abbiamo accertato che il prigioniero in questione è un Corvo e desideriamo sapere più cose possibili sull'organizzazione della comunità magica all'interno del regno e fuori. Abbiamo scelto te, cadetto Albeheret, per la tua innata capacità di osservazione che ci ha spesso aiutato in questi ultimi mesi.
Confidiamo che tu dia una risposta alle nostre domande come solo tu sai fare.
Superiore Haggan Cole
Quindi avrei dovuto tenere d'occhio una I tutto solo soletto.
Ne ero molto preoccupato. Un po' di volte tentai di guardare dentro la cella, ma puntualmente dall'oscurità si intravedevano solo due lumonosi occhi dorati che si aprivano "casualmente" quando facevo capolino dalla feritoia. Avevo una paura folle e quegli occhi mi ricordavano troppo lui.
Arrivò il superiore che mi comunicò la data dell' esecuzione. Avevo cinque giorni per scoprire tutto quello che potevo
-Signore!-
-Si?-
-Può mostrarmi il viso del prigioniero in questione?-
-Si, se ti è utile-
Avevo cinque giorni per capire come si organizzavano quelle schifezze. Avrei dormito pochissimo per colpa di un Corvo e avrei dovuto rimandare il mio esame. Tutto per uno stupido magico. Probabilmente non era neanche una vera I, ma avrei parlato e passato del tempo nell'ambiente. L'unico vantaggio di essere nel centro della capitale.
Nei pochi secondi in cui il Superiore aprì la porta ebbi una stretta al cuore e un groppo alla gola, io ne dubitavo, ma se fosse stata veramente una "I" mi avrebbe ucciso di sicuro. Provavo una paura inspiegabilmente forte, ma venne subito sostituita da puro e semplice stupore.
Davanti a me era appesa a delle spessissime catene di ferro una ragazza dalla pelle bianca come le nuvole, denutrita, ma con muscoli vigorosi. Era alta ed indossava solo una leggera tunica marroncina. I piedi come le mani erano bianchi e ossuti. Da ogni parte del suo corpo facevano capolino ossa sporgenti per la fame. Il suo viso era duro, dai tratti quasi un po' squadrati, aveva grandi orecchie a sventola anch'esse bianche ed un po' a punta. Il naso all'insù era piccolo e leggermente arrossato sulla punta. La bocca era rosso vivo e grazie al colore sembrava un po' più grande. Gli occhi sembravano quasi sporgere per quanto il viso era scavato. Leggermente coperti dall'unto caschetto nero di capelli rilucevano di vari gialli, ma quello che spiccava più di tutti era certamente l'oro della base. Era uguale a lui, e non lo volevo notare, ma era impossibile non vedere che erano identici.
Mi fissava ed io fissavo lei. Poi chiesi al Superiore di rinchiudere la spessa porta e lei lasciò penzolare di nuovo la testa che non cadeva a terra solo grazie al lungo e sottile collo che sembrava potersi piegare all'infinito. Appena prima di uscire annunciai alla ragazza il giorno della sua morte: il primo di gennaio.
-Lo so-
Quella fu la sua risposta. Mi lasciò di stucco, come poteva saperlo? Come poteva non essere turbata dalla morte? Forse credeva che non sarebbe morta, o forse voleva morire. In fondo era un Corvo, se era in trappola era perché le andava bene. Tornai nella mia camera, presi qualche libro e mi piazzai nella guardiola a parlare con l'altra guardia.
Arrivarono due soldati con un uomo che misero nella stessa cella della ragazza e gli gridarono -Chissà se questa ti salva- Poi sene andarono, ridacchiando.
Il vociare dei corvi che volteggiavano nel cielo si sentiva anche lì sotto metri e metri di terra più in basso.
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1066 Parole e un sacco di migliorie impercettibili. Cambiando anche solo qualche frase è già più decente da punto di vista della trama e della capibilità. Spero non vi dispiaccia il mio revisionamento che non rende la storia bella, ma meno schifosa.
Se nonostante tutto la storia vi piace qualche stellina la potete mettere che non fa mica male! Grazie per aver letto fino a qui e spero di ritrovarvi nei prossimi capitoli!
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