37. SVELATA DAVANTI A TUTTI
Lovie
-Non mi sembra il caso di spogliarla- Lugh scuote la testa e mi tiene tra le braccia. Ne percepisco il calore e la solidità.
-Vuoi davvero perdere la prova per una sciocchezza del genere?- Hilda sorride.
-Non importa della prova
Sposto lo sguardo su di lui. Ha i lineamenti contratti. Sta rinunciando per me? Deglutisco, il cuore che sfarfalla. Non posso permetterlo. Ci tiene troppo a questa storia. -Fallo- mormoro.
Lugh mi guarda. Sembra che mi stia chiedendo il permesso. -Ne sei sicura?- sussurra e mi attira a sé. Mi piace il calore della sua pelle. -Vuoi davvero che lo faccia?
So che lui ha capito. Sa che non voglio mostrarmi senza vestiti e che non si tratta di pudore. Per questo indugia. Ed è proprio questo che mi fa decidere di aiutarlo.
Annuisco. -Ci siamo spinti fin qua, no?
-Okay- fa un passo indietro. Ha il volto in parte avvolto nell'ombra.
Afferra la cerniera laterale del mio abito e l'abbassa. Le dita premono contro la mia carne. E ne sento la consistenza nonostante la stoffa che ci divide. Sono calde e solide. Nicolas non ha questo tocco. Non mi fa bruciare la pelle in questo modo.
È sbagliato. Deve essere sbagliato. Lugh è la tentazione, il peccato, l'onda che ti travolge e ti trascina sott'acqua. Con lui rischi di affogare. Allora perché mi piace stargli così vicina?
Mi fa scivolare l'abito giù dal busto. Ho il respiro corto. È finita. Scende giù dai miei fianchi.
La pancia è scoperta. Lugh contrae la mascella. Le ha viste. E adesso tutti gli altri vedranno le mie cicatrici. Non voglio espormi, non...
Fa un passo avanti e il suo petto si schianta contro il mio seno. Mi avvolge con un braccio. Mi sta coprendo con il suo corpo. Il cuore perde uno, due, mille battiti. Credo che nessuno abbia fatto qualcosa di più bello per me.
-Che fai?- grida Hilda.
-Le ho tolto l'abito, il tuo maledetto gioco è finito
-Ma non si vede nulla
-Tu mi hai chiesto di toglierle l'abito, non di vederla nuda, impara a formulare meglio le frasi
Non ci posso credere. Perché Lugh mi difende? Vorrei scoppiare a ridere.
-Ma non è giusto
-Ha ragione Lugh- interviene Kayla.
-Che nascondi?- Hilda mi si avventa contro.
Non riesco a ritrarmi.
Lugh fa un passo avanti, ma non è abbastanza veloce.
-Fai vedere- Hilda mi trascina e le mie cicatrici sono esposte al mondo. Lo leggo negli occhi di tutti.
Di Hilda che mi lascia.
Di Kayla che sussulta.
Di Puck che impreca.
Di Lugh...
No, non guardo Lugh, non ce la posso fare.
Mi giro, sollevo l'abito e corro. Non so dove, ma voglio allontanarmi il più possibile da qui.
❤️
So che non devo farlo.
La bile mi risale lungo la gola. La sento bruciare. Le gambe mi tremano. So cosa succederà. Sono un animale in gabbia. Sono ingabbiata nel mio stesso corpo. Ossa, muscoli, pelle.
Fragile come vetro.
Non posso farlo smettere. Mi odio per questo.
Entro nella villa. In lontananza si sentono i rumori della festa. Ho il cuore in gola.
-Lovie- grida Lugh. Si avvicina. Mi sfiora il braccio. -Ti senti bene?
Vorrei parlare, ma non ho voce. Sono la sirenetta. La strega cattiva mi ha rubato la voce. Sono muta.
-Lovie? Che c'è?
Vorrei dirgli che mi dispiace. Non ne sono in grado.
Corro. Ho bisogno di un bagno.
Il corridoio è una serie di frammenti d'ombre che vedo a malapena.
Spingo la porta del bagno. Ho il cuore impazzito.
Cado in ginocchio.
Vomito.
La bile mi brucia la bocca. I singhiozzi si mischiano ai conati. Alla fine ci sono conati a vuoto.
Sono un involucro senza anima.
Mi raggomitolo sulle piastrelle gelide.
-Lovie?
Sussulto e sbatto con la fronte contro l'asse del water.
-Non stai bene- Lugh si piega su di me e mi solleva. Non faccio resistenza. Non ne avrei la forza nemmeno se volessi. Lascio che sia Lugh a condurmi via. Sono un ammasso di stracci.
NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao!
Che ne pensate?
Votate e commentate per farmelo sapere!
A lunedì!
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro