28. TUTTI ABBIAMO LE NOSTRE CICATRICI
Lovie
Okay, Lugh mi sta abbracciando. E sta dormendo. Devo sgusciare via. Possibilmente senza svegliarlo. Mi spingo di lato nel tentativo di scivolare giù e di scendere dai piedi del letto. Ho il cuore che batte all'impazzata. I nostri corpi sono troppo a contatto. Non va bene. È...
Lugh mugola qualcosa che non capisco. Le sue braccia stringono più forte. Mi trovo con la schiena contro il suo petto e il respiro incagliato in gola.
Apro e chiudo la bocca.
Nonostante la stoffa che ci divide percepisco il suo calore.
So che devo fuggire. Perché questo contatto mi toglie la lucidità. Mi fa perdere la voglia di allontanarmi.
Giro la testa e vedo la luce del sole che filtra tra le tende. Che ore sono? Devo sbrigarmi.
Afferro la sua mano e cerco di spostarla. Non ci riesco, ma non posso nemmeno stare ferma qua ad aspettare.
-Lugh- chiamo piano.
-Mmm- si gira e mi tira a sé. Mi ritrovo semisdraiata su di lui. Okay, è ufficialmente imbarazzante.
-Lugh, sveglia
-La colazione
-Cosa?
-Mmm, la colazione- sta parlando nel sonno.
-Lugh- chiamo ancora.
La sua bocca scivola nell'incavo del mio collo. La pelle mi va a fuoco. Che disastro.
Mi giro e mi ritrovo sopra di lui. Il mio seno schiacciato contro il suo petto. I nostri capelli che si mischiano.
Ecco, di male in peggio.
Cerco di allontanarlo, ma Lugh non ne vuole sapere.
La mano mi scivola sotto la maglietta. Okay, è...
Sento qualcosa di ruvido.
M'irrigidisco.
Perché so cos'è. Mi è già successo di toccare qualcosa di simile.
Le mie cicatrici.
Lugh però non ha cicatrici. Ha... i tatuaggi. I draghi che assomigliano a serpenti. Sono...
Lugh sussulta. Apre gli occhi. E m'incenerisce.
-Cosa fai?- ha il tono d'acciaio.
-Niente, io...
Mi lascia e scivola via.
-Cercavo di liberarmi dalla tua stretta senza svegliarti e...
-Non toccarmi... okay?
Ripenso a quello che è successo con Alya. A come lui ha reagito... e alle cicatrici che lo ricoprono. Che sta succedendo? Cosa nasconde?
-È tardi- scende dal letto. Ha i muscoli tesi. -Dobbiamo fare colazione
-Lugh, se hai bisogno di... - ma di cosa? Non so come comportarmi.
-Tutti abbiamo le nostre cicatrici
Sussulto. Non può sapere delle mie. Allora...
Lugh va in bagno e sbatte la porta.
So di avere rovinato qualcosa, ma non so cosa.
Chi è davvero Lugh?
❤️
Al tavolo della sala da pranzo è seduto un ragazzo con i capelli neri stretti in uno chignon alto. Smette di mangiucchiare il croissant e mi punta gli occhi azzurri addosso non appena si accorge di me. Occhi identici a quelli di Lugh.
-Sei tu la pietra dello scandalo?- chiede.
-Il suo nome è Lovie- Lugh mi guida a una sedia. È la prima volta che articola una frase da quando è uscito dal bagno.
-Lovie, Love... un nome un po' troppo dolce per gente come noi, non credi?- ridacchia il ragazzo.
-Lasciali stare, Puck- Kayla entra nella sala, avvolta in una vestaglia nera.
-Puck è uno dei miei fratelli- spiega Lugh.
-Arrivato stamattina con il jet privato... devo cercare una fotografia o sai cos'è?
Kayla gli dà un colpetto sul braccio e prende una tortina alla marmellata dal suo piatto.
-Ehi- protesta Puck.
-Sono di passaggio... maman vuole che sappiate che la prima prova del Ballo avverrà stasera
-Stasera?- Lugh contrae la mascella. -Non è troppo presto?
-Non ho deciso io... e, Lovie, più tardi noi due abbiamo un brunch
Il cuore mi salta in gola. -Un brunch?- mormoro.
-Dove ci conosceremo meglio, una cosa tra donne- mi strizza l'occhio e di colpo ho paura.
Per l'ennesima volta mi chiedo in che guaio mi sono cacciata.
NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao!
Che ne pensate della svolta che sta prendendo la storia?
A venerdì!
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